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Taglio delle pensioni d’oro, l’ex ministro Elsa Fornero critica la proposta del governo: “Un pasticcio, esporrà a ricorsi fondati”

In un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica, l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero ha criticato la proposta per la riduzione delle pensioni d’oro avanzata dal governo Lega-M5S e spiegato che “tecnicamente è una misura confusa, quando si tratterà di trasformarla in legge non mancheranno i problemi. Quello che più mi preoccupa però è come l’intervento viene presentato. Tutto è basato sul risentimento che si vuole sfruttare da un punto di vista politico. La filosofia di fondo è quella del giustizialismo”.
A cura di Charlotte Matteini
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La bozza di legge che prevede la riduzione delle pensioni d'oro annunciata dal governo M5S – Lega non piace all'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. In un'intervista concessa al quotidiano La Repubblica, la professoressa Fornero ha spiegato che la proposta è "tecnicamente è una misura confusa, quando si tratterà di trasformarla in legge non mancheranno i problemi. Quello che più mi preoccupa però è come l'intervento viene presentato. Tutto è basato sul risentimento che si vuole sfruttare da un punto di vista politico. La filosofia di fondo è quella del giustizialismo". 

"Chiamarle pensioni d'oro mi pare un eccesso. Un modo per accentuare il risentimento popolare. Si tratta di un approccio pericoloso. Il Paese avrebbe bisogno di unità, non di ulteriori divisioni. Sarebbe stato molto più corretto un contributo di solidarietà, strada già percorsa negli ultimi anni", prosegue l'ex ministro del Governo Monti. Diverse sono le perplessità espresse dalla professoressa Fornero, secondo la quale la proposta di legge mancherebbe di adeguate norme per il ricalcolo contributivo: "Non è chiaro ad esempio che cosa succederà a chi ha diverse pensioni. Si guarderà a ciascuna pensione per il ricalcolo o alla somma? Non è chiaro anche come verranno ricostruiti i contributi passati. È un pasticcio. Di sicuro ci saranno ricorsi, e credo fondati. Si sarebbero evitati invece con il contributo di solidarietà visto il nuovo orientamento della Corte Costituzionale".

L'ex ministro Fornero evidenzia inoltre una forte contraddizione insita nella bozza di legge: "Da una parte con il disegno di legge si vuole valorizzare il metodo contributivo, applicandolo al passato. Dall'altra, con il presunto smantellamento della Fornero, si ribadiscono ‘diritti acquisiti' scarsamente compatibili con il nuovo metodo".

Infine, replicando ai numerosi attacchi sferrati a più riprese dal vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, Fornero commenta: "La ricerca del capro espiatorio è un un metodo spesso usato da chi non ha argomenti. Meglio non dialogare e attribuire a una persona tutti gli elementi negativi di una realtà complessa. È ancora più facile se il bersaglio è una donna. In questo chiunque può vedere un chiaro elemento di vigliaccheria". 

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