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Sui social si moltiplicano i finti moduli per chiedere il reddito di cittadinanza

Numerosi sono i moduli fake per la richiesta dell’inesistente reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle. Su Twitter uno dei più condivisi è stato diffuso dall’utente Carlo Santaroni e farebbe riferimento a un falso “decreto Di Maio 03/2018”.
A cura di Charlotte Matteini
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Nella giornata di oggi il reddito di cittadinanza promesso dal Movimento 5 Stelle sta occupando non solo le home page di tutti i quotidiani online, ma è al centro del dibattito pubblico sui social network. Come spiegato in questo articolo pubblicato oggi pomeriggio, nelle ultime ore su Whatsapp sta circolando un finto modulo satirico per la richiesta del reddito di cittadinanza all'Inps, un modulo realizzato presumibilmente da qualche buontempone campano – visto il dialetto utilizzato nel frontespizio – e che ha tratto in inganno molti utenti a causa della sua somiglianza con i moduli ufficiali Inps. Ma quello circolante su Whatsapp non è l'unico fake relativo al reddito di cittadinanza, su Facebook e Twitter ne circolano molti altri, alcuni anche parzialmente e sarcasticamente compilati da un certo "Matteo Renzi di Firenze".

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Tra i vari fake che stanno circolando in queste ore, pubblicati per prendere in giro i cittadini che in queste ore stanno chiedendo informazioni sulla misura pentastellata, sta avendo molte condivisioni il modulo postato su Twitter dall'utente Carlo Santaroni. Nel finto modulo si legge "Modello di richiesta del reddito di cittadinanza – Decreto Di Maio 03/2018". Proseguendo, vengono richiesti una serie di dati anagrafici e di copie di documenti di identità, ma anche un sacco di documenti che nulla hanno a che fare con richieste di prestazioni a sostegno del reddito, per esempio il certificato di sana e robusta costituzione, l'inesistente autocertificazione bancaria di povertà, gli Isee dal 2001 a oggi, le foto dei figli e alcuni modelli chiaramente satirici che fanno riferimento alla famigerata supercazzola del film Amici Miei.

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