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Quali sono le migliori pizzerie in Italia del 2026 secondo Gambero Rosso

Gambero Rosso ha presentato la guida Pizzerie d’Italia 2026, giunta alla 13esima edizione. All’interno ci sono i nomi dei migliori locali del nostro Paese.
A cura di Giusy Dente
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Chi fa la pizza più buona d'Italia? Ognuno ha la sua preferita, quella di riferimento, ma un'indicazione piuttosto attendibile arriva dall'autorevole Gambero Rosso, che ha presentato la guida Pizzerie d'Italia 2026, giunta alla tredicesima edizione e curata da Pina Sozio. Al suo interno ci sono i nomi dei migliori ristoranti del nostro Paese, quelli dove andare assolutamente a mangiare la pizza, se si vuole uscire soddisfatti. C'è posto davvero per tutte le identità, come si legge nella presentazione: "la ruota di carro dei vicoli e la tonda croccante dei romani, la nuova che poi è antica pizza sottile dei pugliesi, ci sono il padellino torinese e il trancio milanese, la pizza alla pala di Roma e quella al metro vicana". La guida è stata presentata a Napoli, alla Mostra d'Oltremare e benché il capoluogo partenopeo sia tradizionalmente la culla di questo piatto, ad aggiudicarsi il primo posto assoluto in classifica non è stato un locale della Campania.

Quali sono le pizzerie più buone d'Italia

La guida Pizzerie d’Italia 2026 del Gambero Rosso contiene un totale di 816 locali, tutti selezionati e accuratamente recensiti. Ci sono nomi molto noti nel settore della gastronomia, ma anche 133 nuovi ingressi, al loro debutto in elenco. La guida ha conferito a cento ristoranti i Tre Spicchi, il massimo riconoscimento per le pizze servite al piatto e ad altri diciotto le Tre Rotelle, massimo riconoscimento per le pizze al taglio o da asporto. Trentaquattro di loro si sono aggiudicati le Stelle: sono i locali che hanno ricevuto Tre Spicchi o Tre Rotelle per almeno dieci anni consecutivi.

Ci sono poi gli ambiti premi speciali: Davide Giallongo di Mazzini60 a Pozzallo (Ragusa) è il Miglior pizzaiolo emergente, attento alla sostenibilità e all'intelligente delle risorse, così da valorizzare ogni prodotto evitando gli sprechi. Il premio per Ricerca e innovazione è andato invece a Madia di Salerno. Entrando nello specifico, nella categoria Tre Spicchi hanno vinto a pari merito con 97 punti su 100: Pepe in grani di Franco Pepe a Caiazzo (in provincia di Caserta) e I Tigli di Simone Padoan a San Bonifacio (in provincia di Verona).

Scorrendo l'elenco si incontrano: Sasà Martucci – I Masanielli di Caserta e Confine – Pizza e Cantina di Milano con 96 punti; ben otto locali con 95 punti su 100 cioè Seu Pizza Illuminati a Roma, Renato Bosco Pizzeria a San Martino Buon Albergo (Verona), Pizzeria Clementina a Fiumicino (Roma), Màdia a Salerno, Lisola Restaurant a Forio (Napoli), La Contrada ad Aversa (Caserta), I Masanielli a Caserta, BOB Alchimia a Spicchi a Montepaone (Catanzaro). Nei Tre Spicchi ci sono sei pizzerie campane, sei toscane, sei lombarde, sei siciliane e sei laziali, le regioni maggiormente rappresentate.

Passando all'altro fronte, quello delle Tre Rotelle, qui si è confermato al primo posto Gabriele Bonci con la pizzeria Pizzarium di Roma, un nome molto apprezzato e famosissimo, che continua a ricevere riconoscimenti. Stavolta si è aggiudicato un punteggio di 96 su 100. Romane sono anche le due pizzerie new entries in classifica: Ruver Teglia Frazionata e Frumentario.

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