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Dove mangiare la pizza più buona di Napoli: la classifica di un famoso pizzaiolo partenopeo

Secondo lo chef Daniele Uditi la vera pizza si può mangiare solo a Napoli: alla BBC ha consegnato la sua personale guida ai migliori locali dove gustarla.
A cura di Giusy Dente
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La pizza a Napoli è una cosa seria e mangiarla qui è una vera e propria esperienza impareggiabile. Non a caso, i turisti arrivano da ogni parte del mondo non solo attratti dalle bellezze della città: sono anche incuriositi dalla sua tradizione gastronomica, fatta di prelibatezze che, per quanto copiate e reinventate altrove, qui hanno tutto un altro sapore. Daniele Uditi ha lasciato la sua amatissima città 15 anni fa per volare negli Stati Uniti, dove continua a fare il pizzaiolo. "Non importa in quale parte del mondo mi trovi, sarò sempre di Napoli" ha detto fiero alla BBC, facendo anche la sua personale classifica delle migliori pizzerie partenopee, quelle che fanno la pizza migliore della città.

La classifica delle migliori pizze di Napoli

Daniele Uditi è il proprietario della catena di pizzerie Pizzana con sede a Los Angeles: vive negli USA da 15 anni, ma la sua anima sarà sempre partenopea. La sua città gli è rimasta nel cuore, nei ricordi più belli e anche nella cucina, visto che oltreoceano continua a proporre le tradizioni del luogo in cui è nato e cresciuto. Ne è convinto: è solo a Napoli che si può imparare a fare la vera pizza, è solo lì dove la pizza è nata che la si può gustare e apprezzare fino in fondo. Alla BBC ha detto: "La pizza napoletana è un prodotto artigianale, quindi a volte non si trova il cerchio perfetto. Credo che rappresenti perfettamente la città. Napoli non è un cerchio perfetto. Napoli ha pregi e difetti, ma quando si morde, tutto ha un senso".

Il famoso pizzaiolo si è lanciato nella sua personale guida alla migliore pizza di Napoli e ha consegnato alla BBC la sua classifica. A suo dire, la pizza più buona è quella di La Notizia, locale guidato da Enzo Coccia. Benché lo chef sia noto per la sua sperimentazione e le sue proposte innovative, se la cava benissimo anche con le classiche e intramontabili pizze tradizionali: "La Margherita è speciale, perché ha il perfetto equilibrio tra i tre ingredienti. Tutto si fonde, niente è eccessivo". Al secondo posto Antonio Starita, menzionato non solo per la pizza ma anche per la montanara, prodotto tipico dello street food napoletano: "Il modo in cui frigge la pasta non la rende mai unta. È super leggera. E il sugo è cotto al punto giusto. Inoltre, la pizza che fa è spettacolare e lui è semplicemente un personaggio. Andate fuori orario. Non andate dritti quando aprono, perché di sicuro non troverete posto. Io vado nel primo pomeriggio o a tarda notte, quando stanno per chiudere".

Terzo posto per Concettina ai Tre Santi nel Rione Sanità, ristorante ora gestito da Ciro Oliva, il nipote di Concettina: "È uno dei pizzaioli più giovani di Napoli, ma si comporta come uno esperto. Si percepisce che le tradizioni napoletane sono al sicuro nelle mani di quest'uomo, perché se ne prende cura, ma senza mai annoiare. È stato il primo a pensare non solo alla pizza in sé, ma anche alla consistenza. La pizza può essere un'esperienza morbida, giusto? Lui invece ha detto: perché non mettiamo il tarallo sulla pizza? E ha funzionato".

Al quarto posto una donna, Isabella de Cham: "Mi piace il fatto che Isabella sia una donna. La pizza fritta un tempo veniva preparata solo dalle donne; la preparavano e la vendevano per strada. Abbiamo bisogno di più donne in questo lavoro; abbiamo bisogno di mani gentili, di approcci diversi. È questo che trovo nell'approccio di Isabella de Cham alla pizza fritta. Prepara una delle pizze più leggere che si possano mai mangiare in vita propria. È incredibile. E poi inventa sempre nuovi sapori".

Al quinto posto un nome decisamente noto: Diego Vitagliano, che si è appena aggiudicato anche il secondo posto nella classifica 50 Top Pizza 2025. Secondo Uditi è il miglior compromesso tra tradizione e innovazione: "Si tratta semplicemente di raccontare la storia della cucina napoletana usando la pizza come mezzo. Per me, è questa la genialità. La sua Margherita è uno dei piatti forti del menu. A volte la gente se ne dimentica. Ci vanno e vogliono provare le novità. Lui lo fa apposta. Nella degustazione, tira fuori la Margherita per ultima, perché vuole ricordarti: Sì, è divertente, ma è per questo che sei venuto".

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