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Dov’è girato “Il clandestino”: le location a Milano della serie tv Rai

Il clandestino, nuova serie tv Rai con Edoardo Leo, è ambientata a Milano. L’ex ispettore Luca Travaglia si trasferisce nel capoluogo meneghino per ricominciare una nuova vita: ecco le location.
A cura di Arianna Colzi
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Edoardo Leo ne Il clandestino
Edoardo Leo ne Il clandestino

Va in onda lunedì 15 aprile Il clandestino, serie Rai che ha come protagonista Edoardo Leo nei panni di Luca Travaglia, ex ispettore capo dell'antiterrorismo che ha deciso di lasciare le forze dell'ordine. La scelta è arrivata dopo la morte della compagna Khadija, scomparsa in seguito a un attentato organizzato da lei, nel quale è rimasto paralizzato anche Sergio Bonetti, uno degli agenti di Travaglia. L'ex ispettore decide di trasferirsi a Milano, dove lavora come buttafuori e anche come investigatore privato.

Le location della serie tv "Il clandestino" a Milano

Come anticipato, la serie è ambientata a Milano: le riprese si sono tenute in città nei primi mesi del 2023. In un'intervista rilasciata a Fanpage.it, Edoardo Leo, romano doc, ha commentato così il suo rapporto con la città meneghina: "Noi diciamo che Milano è la nostra città europea, non solo perché ha un'anima difficile da afferrare, ma anche perché Milano cambia ogni anno: ogni volta che torni la trovi diversa. È una città che mi piace molto, non l'ho mai nascosto".

Edoardo Leo ne Il clandestino
Edoardo Leo ne Il clandestino

Tra i luoghi simbolo della città che ritroviamo ne Il clandestino c'è ovviamente piazza Duomo, la galleria Vittorio Emanuele. Questi due simboli della città di Milano sono tra i luoghi più visitati dai turisti italiani e internazionali. Se il Duomo non ha bisogno di presentazioni, non tutti conosco la galleria Vittorio Emanuele, che collega la piazza con la cattedrale cittadina a piazza della Scala, dove si trova l'omonimo teatro e Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.

Una scena girata in piazza Duomo
Una scena girata in piazza Duomo

La galleria milanese è nata su modello dei passage presenti in altri grandi capitali europee: l'influenza delle altre città dell'Impero austriaco, di cui Milano faceva parte, ha influito anche sull'architettura meneghina. Tuttavia, quella intitolata a uno dei re d'Italia non è stata la prima galleria costruita in città: la galleria de Cristoforis, voluto dall'omonima famiglia, collegava corso Vittorio Emanuele II con via Montenapoleone, tagliando in due il palazzo De Cristoforis. Questa venne poi demolita tra il 1932 e il 1935 durante la risistemazione di piazza San Babila. La galleria Vittorio Emanuele II, dopo diversi bandi e appalti, venne costruita per il neonato Regno d'Italia, tra il 1865 e il 1867.

Una scena de Il Clandestino girata nella Galleria
Una scena de Il Clandestino girata nella Galleria

Altre location de Il clandestino sono i Navigli e anche la Darsena, luogo molto caro a Edoardo Leo, come confermato a Fanpage.it. "Durante le riprese ho scelto di stare in una casa, invece che in un albergo, proprio per stare più in solitudine: a volte mi portavo a casa il giubbotto e le scarpe di Luca Travaglia e qualche sera me ne sono andato in giro da solo per respirare quella sensazione di solitudine e clandestinità che ha il personaggio. Quando vai sulla Darsena alle undici di sera, dove ci sono pochi locali, è più facile starsene per conto proprio. A Milano si può davvero restare invisibili". Tra le location che vediamo nelle 12 puntate de Il clandestino la Darsena e il Naviglio Pavese vengono spesso riproposte, perché sono i luoghi in cui passeggia da solo Luca Travaglia.

La Darsena di Milano
La Darsena di Milano

Le scene girate all'Università Statale di Milano

All'interno della Ca'Granda, ex sede dell'ospedale Maggiore di Milano, oggi sede dell'Università Statale di Milano, c'è un piccolo cortile che è un vero gioiello architettonico. Il Cortile della legnaia è stato costruito nel 1486: qui sono state ambientate delle scene che vedono sempre un Luca Travaglia in solitaria. Questa corte interna all'università era rinominata anche cortile delle donne, riservato un tempo alle degenti, o cortile delle nizuola, poiché nel Settecento vi si trovava una grande pianta di nocciolo. Il nome attuale è stato utilizzato a partire dal 18esimo secolo quando si hanno notizie di una legnaia istituita nel Cortile. All'interno del cortile troviamo un pozzo: ancora non sappiamo l'uso che ne veniva fatto, se serviva per raccogliere acqua o per fare defluire quelle di scarico.

Il Cortile della legnaia ne Il clandestino
Il Cortile della legnaia ne Il clandestino
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