Le regole di Francesca Fagnani, parla la stylist: “E’ molto scaramantica, il viola non lo accetterebbe”

Con le sue interviste graffiati e con la sua intelligente ironia è riuscita a conquistare il pubblico, ormai stanco dei soliti programmi in cui vanno in onda profili spesso melensi e chiaramente concordati con i personaggi pubblici. Francesca Fagnani è tornata al prime time di RaiDue con una nuova edizione di Belve, partita con le interviste a Sabrina Impacciatore, Nathalie Guetta e Marcell Jacobs, mentre nella seconda puntata gli ospiti attesi sono Milly D'Abbraccio, Paola Iezzi e Alessandro Preziosi.

Fagnani conquista tutti anche con il suo stile, così preciso e ben studiato, sempre centrato e mai troppo estremo. Le sue scelte diventano una cornice mai troppo invasiva, mai troppo evidente: il centro di tutto sono e restano le interviste agli ospiti. Per questo la conduttrice di Belve non indossa mai color sgargianti, fantasie vistose o abiti con decori troppo visibili, i gioielli sono l'unico scintillio che Fagnani si concede, indossando preziosi di brillanti che illuminano gli outfit minimal ed estremamente essenziali. Per capire meglio cosa c'è dietro le scelte di stile di Francesca Fagnani abbiamo intervistato Claudia Scutti, stylist di nomi celebri dello spettacolo, come Alessia Marcuzzi, che da diversi anni crea i look per la conduttrice a Belve.
Raccontaci lo stile scelto per Francesca Fagnani in questa edizione di Belve?
Abbiamo mantenuto lo studio sull'immagine che è iniziato da quando abbiamo cominciato a lavorare insieme, cioè con delle linee molto grafiche, sempre con look in nero o bianco, sempre senza fantasie. Anche quest'anno la nostra scelta si limita a questi elementi che ci saranno per tutto il programma. L'idea è quella di avere una linea essenziale e pulita, ma molto d'impatto, molto di carattere. Francesca non indosserà cose troppo femminili, non ci saranno orpelli e nulla che distragga eccessivamente: l'attenzione dello spettatore deve focalizzarsi sull'intervista, non sull'abito.
Ci sono novità rispetto al passato?
Quest'anno ci sarà l'introduzione di un brand nuovo che non avevamo mai indossato, lo vedrete nell'ultima puntata.
A quali brand vi siete affidate per il look di Belve?
I brand sono sempre i suoi, quelli che le stanno bene e sono anche dei brand amici. Quest'anno partiamo con con Giorgio Armani, poi nella seconda puntata veste Dolce&Gabbana.
Riguardo ai gioielli?
Riguardo ai gioielli, invece, saranno sempre diversi di puntata in puntata. Per la prima messa in onda abbiamo quelli di Fabio Collection, che è un brand di Milano emergente che fa solo pezzi con brillanti. Poi per la seconda puntata indosserà gioielli Roberto Coin. Abbiamo puntato su pezzi che siano un po' nuovi e non troppo identificabili.
Come mai avete optato per accessori "meno identificabili"?
In passato avevamo utilizzato gioielli di Pasquale Bruni, che ci dava dei pezzi in prestito per il momento in cui registravamo, erano pezzi molto particolari e con forme molto importanti. Ora abbiamo fatto una scelta diversa, in ogni puntata avremo un brand di gioielli diverso.
Qual è stata l'evoluzione di stile di Francesca Fagnani? C'è stato un cambiamento rispetto agli anni in cui non lavoravate insieme?
Ho iniziato a lavorare con Francesca circa 4 anni fa, ci sono delle differenze rispetto ai suoi programmi precedenti. Con lei abbiamo lavorato su un'immagine molto decisa e molto precisa, abbiamo scelto di seguire una logica lineare, senza scegliere ogni volta qualcosa di troppo diverso e senza puntare sui colori, in maniera tale che l'immagine risultasse d'impatto pur essendo sempre molto simile. Mentre in passato avevo notato che da un punto di vista di stile c'erano delle cose che un po' cozzavano l'una con l'altra, magari una era troppo femminile, un'altra era troppo maschile, cioè non c'era una linea ben precisa.

Come riesci nell'obiettivo di creare la cornice giusta al focus principale che è l'intervista?
Secondo me con il lavoro di styling attuale stiamo dando una linea molto precisa e ci terrei che rimanesse sempre la stessa. Questo ovviamente fa si che la scelta dei capi sia limitata, quando vai a vedere i campionari per scegliere i look chiaramente devi eliminare tutta una serie di cose che sono le fantasie, i colori, alcune cose che magari sono troppo poco da giornalista o troppo distraenti. Perché magari una cosa troppo evidente sul collo ti fa notare quella mentre lei sta facendo un'intervista e sarebbe bene che non si notasse proprio solo quella cosa là. Insomma, diciamo sono tutti questi gli accorgimenti fondamentali.
Quali sono state le richieste di Francesca per questa edizione? C'è qualcosa che ti chiede di non inserire mai nello styling?
In realtà niente in particolare, anche perché siamo quasi sempre d'accordo, cioè, non mi presenterei mai con un vestito giallo o con un vestito troppo scollato o troppo corto, quindi siamo in perfetta sintonia. Quando inizi a lavorare con una persona è chiaro che ti fai un'idea, si fanno due chiacchiere, si parla un po' prima. Poi ognuno ha le sue fisse, al di là di quello che è giusto o quello che è sbagliato, quello che a me piace o quello che a me non piace.

Francesca Fagnani ha qualche fissa?
Nessuna in particolare. Certamente la richiesta è sempre legata a un programma giornalistico che deve rimanere tale, non è un varietà, non è uno show, quindi certe cose che sono troppo eccessive le evitiamo. Su questa linea siamo perfettamente d'accordo.
Che tu sappia c'è qualche richiesta che Fagnani fa ai suoi ospiti lato look, magari di non indossare un colore o una fantasia?
No, assolutamente nessuna, sono tutti liberissimi di venire come vogliono e infatti se ci fai caso sono tutti molto diversi. Su quello non c'è nessun controllo, perché loro vengono come più si sentono e via, quindi c'è chi viene elegante, c'è chi viene molto sportivo, quello tra l'altro rappresenta molto la personalità del personaggio, quindi secondo me ci sta che non ci sia una linea. Senza dubbio lei è molto scaramantica, il viola non lo accetterebbe, ma probabilmente nessuno si è mai presentato vestito di viola, ma magari glielo direbbe qualcuno prima.
Avete mai pensato a un look per creare scalpore o per far parlare?
No, perché non è attraverso un abito che si deve creare scalpore. Anzi lato look siamo molto mansuete, proprio perché non deve essere quello l'argomento.