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Festival di Sanremo 2023

Tutti i look di Chiara Ferragni a Sanremo e il loro significato

Il messaggio ricamato sulla stola, le critiche degli haters riprodotte sul vestito bianco, il look nude, la gonna-gabbia, i seni d’oro, l’outfit body painting, la collana-utero, i pantaloni: ecco il significato e le ispirazioni nascoste nei look di Chiara Ferragni a Sanremo.
A cura di Giusy Dente
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Amadeus ha fortemente voluto accanto a sé, in questa edizione del Festival di Sanremo, una donna che in passato aveva già invitato e che aveva sempre declinato l'invito. Questa volta, invece, Chiara Ferragni si è sentita pronta per il difficile palcoscenico dell'Ariston e ha detto sì, accettando il ruolo di co-conduttrice della prima e ultima serata della kermesse. La 35enne per l'avventura sanremese ha scelto di affidarsi a due Maison a lei particolarmente care: Schiaparelli e Dior. Coi rispettivi direttori creativi ha lavorato a stretto contatto per la realizzazione di abiti personalizzati a cui ha dato un tocco personale. L'influencer e imprenditrice non si è limitata a indossare delle creazioni d'Alta Moda, ma ha scelto di parlare col corpo e lanciare messaggi su tematiche a lei care, trasformando ogni vestito in un manifesto.

"Pensati libera": il significato del primo vestito di Chiara Ferragni

Per il primo ingresso in scena Chiara Ferragni ha puntato sull'intramontabile eleganza del nero, un abito da sera con scollatura strapless e gonna a ruota, abbinato a una stola color panna poggiata sulle spalle. Ma non una semplice stola qualsiasi. "Pensati libera": c'era scritto così sull'accessorio, due parole rivolte alle donne per ribadire l'importanza di uscire dalle gabbie imposte dal patriarcato, dal sessismo e dal maschilismo, in nome della propria indipendenza sotto ogni aspetto. Sul palcoscenico più popolare d'Italia, l'imprenditrice ha ribadito con due semplici parole l'importanza di potersi esprimere oltre ogni stereotipo, oltre le etichette e le aspettative altrui, mettendo al primo posto il proprio valore e la propria unicità.

Chiara Ferragni in Dior
Chiara Ferragni in Dior

L'idea di questo abito è nata da una conversazione tra la Ferragni, la Chiuri e Fulvia Carnevale del duo artistico Claire Fontaine. "Pensati libera" è proprio il claim di un'opera del duo, che tratta soprattutto temi legati al femminismo. Ha rivendicato la paternità di questa espressione anche cicatrici.nere, street artist e tatuatore bolognese, che nell'abito manifesto della Ferragni ha visto un plagio.

Pensati libera, opera di Claire Fontaine
Pensati libera, opera di Claire Fontaine

Perché Chiara Ferragni era "nuda" sul palco

Molto discusso è stato il look nude di Chiara Ferragni, sul palco dell'Ariston, ispirato a Eva di Lucas Cranach. L'imprenditrice ha scelto di osare: ha indossato un vestito con sopra disegnate le fattezze reali del suo corpo, le sue forme di donna. Il vestito era una rivisitazione di un modello della collezione Couture Primavera/Estate 2018 di Dior, una linea nata per volontà della Chiuri proprio per celebrare le donne.

Eva, opera di Lucas Cranach
Eva, opera di Lucas Cranach

E l'influencer ha voluto fare proprio questo: invitare le donne a non vergognarsi, a non sentirsi mai in colpa e in guerra col proprio corpo, ma piuttosto a volergli bene. Chiara Ferragni ha sottolineato l'importanza di essere padrone di se stesse e consapevoli del proprio corpo. Con questo abito, la Ferragni ha anche letto il suo monologo, una lettera indirizzata alla Chiara bambina, ma potenzialmente rivolta a tutte le donne che non si sentono "abbastanza".

Chiara Ferragni in Dior
Chiara Ferragni in Dior

Chiara Ferragni "indossa" le parole degli haters

Il secondo abito di Chiara Ferragni era nuovamente un look firmato Dior, una creazione unica nella sua semplicità. Sul candido vestito, infatti, erano state ricamate in nero alcune critiche degli haters rivolte nel corso del tempo all'imprenditrice. Si tratta di offese gratuite scagliate con violenza per ferire, per generare vergogna e senso di colpa in quanto donna, in quanto moglie e in quanto madre: da "disgustosa" a "rifatti il seno" fino a "mamma escort".

Chiara Ferragni in Dior
Chiara Ferragni in Dior

La scelta cromatica non è stata casuale. Le frasi di disprezzo ricamate con perline nere su tessuto bianco sono simbolicamente parole scritte su pagine di un libro tutto da completare: ma ognuno deve essere autore del proprio finale, senza farsi scalfire dall'odio e dalla cattiveria, senza farsi abbattere, ma andando sempre avanti con sicurezza in nome dell'amore, verso se stessi e il prossimo.

Il messaggio nascosto nella gonna-gabbia

Chiara Ferragni ha chiuso la prima serata sanremese con una tuta nude tempestata di cristalli abbinata a gonna-gabbia. Questo quarto look, come i precedenti, ha un significato ben preciso ed è stato scelto per lanciare un messaggio. La gonna-gabbia indica metaforicamente tutte le gabbie di cui le donne sono quotidianamente vittime: imprigionate da etichette, stereotipi, luoghi comuni, maschilismo, sessismo.

Chiara Ferragni in Dior
Chiara Ferragni in Dior

Prende ispirazione dall’opera di Jana Sterbak. Maria Grazia Chiuri ha voluto rappresentare questo concetto di "trappola", ma legandolo a un messaggio di speranza. Ecco perché Chiara Ferragni ha fatto indossare lo stesso identico look a sua figlia Vittoria. Le bambine di oggi sono le donne del domani: il mondo è proprio nelle loro mani.

Chiara Ferragni in finale con l'abito scultura

Chiara Ferragni ha debuttato sul palco dell'Ariston nella serata finale con un outfit firmato Schiaparelli Haute Couture abbinato a un paio di décolleté nere di Giuseppe Zanotti. Ha incantato tutti con un abito scultura impreziosito da un bustino sovrapposto a mo' di corazza, con seni e spalle d'oro (che in realtà è una resina dipinta). Come tutti i precedenti look, anche questo è stato pensato con uno scopo preciso: lanciare un messaggio, affrontare un tema di attualità.

Chiara Ferragni in Schiaparelli Couture
Chiara Ferragni in Schiaparelli Couture

La 35enne stavolta ha voluto concentrarsi su un argomento a lei caro, la maternità. Ha dedicato il look alle donne che si sentono in colpa per il solo fatto di voler essere donne, oltre che madri. Non casuale la scelta del blu, che ha spiegato lei stessa: "Da sempre il colore associato alla sacralità della maternità qui rappresentata come stereotipo della donna (…) Non essere considerate solo apparati riproduttivi è la scelta per cui combattere ogni singolo giorno".

Chiara Ferragni in Schiaparelli Couture
Chiara Ferragni in Schiaparelli Couture

Il look body painting è un inno di libertà

Di grande impatto visivo anche il secondo look firmato Schiaparelli abbinato a sandali effetto specchiato color oro di Giuseppe Zanotti (modello Intriigo). Stavolta la scelta è caduta su un look body painting, contenente ancora un messaggio indirizzato alle donne. L'imprenditrice ha sfoggiato sul palco un vestito "dipinto", con le forme femminili evocate attraverso delicate pennellate d'oro. La creazione è stata elaborata prendendo come ispirazione l'artista francese Yves Klein (1928-1962) e le sue tre Antropometrie in cui le modelle si coprivano di colore per poi stendersi sulla tela lasciando così l'impronta dei loro corpi. Il look vuol far riflettere sul necessario rinnovamento del ruolo della donna nella società, una donna libera piuttosto che una donna manichino.

Chiara Ferragni in Schiaparelli
Chiara Ferragni in Schiaparelli

Chiara Ferragni porta a Sanremo il tema dell'aborto

Per il quarto look, l'imprenditrice ha scelto un accessorio significativo. A un semplice abito di velluto nero con profonda scollatura ha abbinato nuovamente un paio di décolleté in velluto nero firmate Giuseppe Zanotti. A spiccare più di tutto era la collana manifesto d'oro. Il gioiello rappresenta un utero. Con la terza creazione firmata Schiaparelli l'influencer ha voluto porre l'accento su un tema caldo e attuale: l'aborto.

Chiara Ferragni in Schiaparelli
Chiara Ferragni in Schiaparelli

Come lei stessa ha spiegato: "I diritti riproduttivi sono diritti umani. Perché l’accesso all’aborto sicuro e alla procreazione assistita è una questione di diritti umani a cui non dobbiamo rinunciare". Ha quindi ribadito in modo fermo e deciso: il corpo delle donne è delle donne. In questo caso il riferimento artistico è Venere di Willendorf.

Venere di Willendorf
Venere di Willendorf

Perché Chiara Ferragni ha indossato i pantaloni

Chiara Ferragni ha scelto di chiudere l'esperienza sanremese con un look potente, nato per celebrare la "femminilità maschile", per ricordare che determinate caratteristiche se possedute da una donna non la rendono meno femminile. E che non bisogna per forza "mimare" i comportamenti di un uomo, per risultare credibili ed esser prese sul serio. Il messaggio del quarto e ultimo look è proprio questo: ribadire che essere donne non è una debolezza.

Chiara Ferragni in Schiaparelli
Chiara Ferragni in Schiaparelli

Per farlo, Chiara Ferragni ha scelto un look Schiaparelli disegnato dal direttore creativo Daniel Roseberry, composto da pantaloni svasati in velluto nero, top con spalle strutturate, giacca crop. Ha aggiunto un paio di sandali slingback in velluto nero e tacco stiletto (modello Lilibeth). Il dettaglio significativo, sono gli addominali riprodotti sul top, che sono un'allusione simbolica agli stereotipi sessisti. "Un messaggio agli uomini ancora convinti nella narrazione del “mostrare i muscoli" per essere definite donne degne di rispetto", ha spiegato.

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