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Il logo di Fendi ha una storia lunga 50 anni, qual è il significato dietro la doppia F

Il monogram della Maison è uno dei più evocativi ma in pochi conoscono la sua storia. Sembra che sia stata ideato da un famoso stilista in meno di 5 secondi.
A cura di Annachiara Gaggino
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Il vestito monogram della collezione Fendi Primavera/Estate 2024
Il vestito monogram della collezione Fendi Primavera/Estate 2024

La sfilata di Fendi ha lasciato tutti a bocca aperta. Tra i capi che si sono susseguiti in passerella ne abbiamo visto uno che ha lasciato il segno nel cuore del pubblico e che ha fatto impazzire i social: il vestito aderente stampato con il monogram della Maison romana. L'abito logato riprendeva tutti i colori della collezione e la semplicità del taglio si andava a scontrare con l'elaboratezza degli intrecci della doppia F, un disegno diventato il segno distintivo del marchio. Ma qual è la sua storia?

La storia del monogram di Fendi

Ogni grande Casa di moda ha il suo logo, impresso nell'immaginario collettivo e che crea inevitabilmente un legame mentale immediato, un'associazione simultanea con il brand. Ma se non è un mistero che quello di Louis Vuitton stia per le iniziali del marchio, la doppia C di Chanel per il nome della sua fondatrice Coco Chanel e quella di Gucci per il capostipite della dinastia, Guccio Gucci, non tutti conoscono l'origine del monogram di Fendi.

La sfilata di Fendi sulla Muraglia Cinese per la collezione Autunno/Inverno 2007
La sfilata di Fendi sulla Muraglia Cinese per la collezione Autunno/Inverno 2007

La famosa double F, anche chiamata "Zucca invertita" ha più di 50 anni ed è frutto del genio di Karl Lagerfeld. Era il 1965 quando il giovane tedesco arrivò nella Maison italiana, l'obiettivo era quello di dare nuova linfa vitale e modernizzare un'azienda che ormai aveva smesso di essere attraente. Le sorelle Fendi affidarono questo compito a Lagerfeld che, nel corso del loro primo incontro, in meno di 5 secondi ha avuto l'ispirazione per creare quello che nei successivi 50 anni sarebbe diventato il marchio di fabbrica dell'azienda.

Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi nel finale della sfilata Primavera/Estate 2016
Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi nel finale della sfilata Primavera/Estate 2016

L'idea era quella di dar vita a un'icona in grado di riassumere il significato del brand e, oltre ad avere un significato artistico e creativo, ne possedeva anche uno linguistico: Fun Furs. L'idea era quella di scardinare il classico ideale della pelliccia, che all'epoca era il capo must del marchio, indossato solo da eleganti donne ricche; ora, invece, diventava divertente, giocosa, stravagante ed eccentrica. L'idea piacque subito alle sorelle Fendi e la doppia F andò a sostituire il vecchio logo: la scritta "Fendi 1925" posta sotto il disegno di uno scoiattolo su un ramo e con una noce in mano, un animale non scelto a caso, visto che era il vezzeggiativo con cui Edoardo Fendi si riferiva alla moglie Adele (i due fondatori della maison, ndr).

Il vestito monogram della collezione Fendi Primavera/Estate 2024
Il vestito monogram della collezione Fendi Primavera/Estate 2024

Con un nuovo e iconico logo e una visione creativa completamente rinnovata, Karl Lagerfeld si avvia così verso la trasformazione della Maison. Il resto è storia, il kaiser della moda ha reso Fendi una delle Maison più celebri e amate fino a oggi, merito anche della nuova identità che il monogram le ha conferito, sopravvivendo per oltre 50 anni e venendo ancora utilizzato e riproposto.

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