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Se il Natale non è solo un momento di gioia: come superare la solitudine e la tristezza

Per molti il Natale è tutt’altro che un momento di gioia e condivisione, anzi diventa una giornata in cui si acuiscono i sentimenti di tristezza e solitudine. Perché e a chi rivolgersi per superarli lo spiega il professor Pompili.
Intervista a Prof. Maurizio Pompili
Psichiatra e docente presso l'Università La Sapienza di Roma
A cura di Francesca Parlato
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I giorni di Natale sono fatti di regali, organizzazione di pranzi e cene, programmi per le vacanze. Un periodo stressante, ma che per la maggior parte delle persone, è anche di gioia e di allegria, di momenti passati con le famiglie o con i propri amici. Poi c'è l'altra faccia della medaglia. Il lato oscuro del Natale. Chi non ha famiglie numerose, chi non ha una cerchia di amici solida con cui passare le feste, può sentirsi travolto da tutte queste emozioni. "Pensiamo al Christmas Carol di Charles Dickens, a quell'atmosfera fatta di solidarietà, vicinanza, amicizia e famiglia, che ci fa mettere da parte i sentimenti di egoismo per questo motivo ci si riunisce con i propri cari, si cerca di combattere la solitudine – spiega a Fanpage.it il professor Maurizio Pompili, psichiatra e docente presso l'Università La Sapienza di Roma – Chi non prova queste emozioni vive una vera e propria frattura, si rompe qualcosa tra lui e l'atmosfera che c'è intorno. E questo può generare sconforto, tristezza".

Se il Natale non è solo un momento di gioia

Lo scorso Natale l'organizzazione di volontariato Telefono Amico, che si occupa di dare sostegno (rispettando l'anonimato) a tutti coloro che stanno attraversando un momento di difficoltà emotiva ha registrato un incremento del 26% in più di chiamate nei giorni di Natale e Santo Stefano (rispetto al 2021) rispondendo a circa 640 persone (un incremento del 78% rispetto al 2019, l'ultimo anno prima della pandemia). "Anche se molti studi ormai consolidati ci dicono che non c'è un aumento di suicidi nel mese di dicembre, è vero che chi non prova i sentimenti tipici del Natale e si sente estraneo a tutto questo, vive sicuramente un momento critico e l'assenza di una rete di affetti può peggiorare la situazione. Le feste sono il momento dell'anno in cui si ricongiunge con propri cari, per questo è bene stare attenti con chi non ha questa possibilità".

Come riconoscere la depressione

Pensiamo sempre che una persona che soffre di depressione viva chiusa in casa, perennemente triste, incapace di avere qualsiasi contatto esterno. In realtà non è proprio così: "Depressione è un termine generico – chiarisce Pompili – Può avere diverse forme. Ma sicuramente essere depressi non vuol dire stare a letto e non riuscire ad alzarsi. Chi soffre di un disturbo depressivo può portare avanti, anche se con fatica e demotivazione, le sue attività quotidiane". I segnali possono essere diversi, anche alcuni frasi possono darci delle indicazioni sullo stato di salute di una persona. "Frasi come ‘A che serve vivere' ‘Niente più ha senso' sono un campanello d'allarme importante". Ma anche notare se una persona ha cambiato atteggiamento nei confronti del Natale può essere un segnale: "Se prima viveva la festa con gioia e ora la sua visione è completamente ribaltata, anzi rifugge i momenti di convivialità, anche questo diventa un elemento da considerare. Insieme ovviamente alla presenza di altri segnali classici della depressione, come il cambiamento di tono dell'umore, la tendenza a piangere, la fatica, la difficoltà di concentrazione". 

Non sottovalutare la salute mentale

Sottovalutare la salute mentale oggi è anacronistico. Non dobbiamo provare vergogna se avvertiamo un sentimento di tristezza, se sentiamo di avere difficoltà ad affrontare il nostro vivere quotidiano. La salute mentale non è una salute di serie B rispetto a quella fisica. "Dobbiamo curarcene esattamente come curiamo il cuore, un muscolo, le ossa. La mente è complessa ma uno psichiatra può trattare i disturbi in maniera efficace e evitare che la sofferenza peggiori, che aumentino le difficoltà lavorative e sociali". Per sostenere chi si trova in difficoltà in questi giorni, l'organizzazione Telefono Amico garantisce il servizio di sostegno anche nei giorni della vigilia e di Natale (il numero è 02 2327 2327). "Trovare una persona a cui appoggiarsi, anche se al telefono, quando stiamo attraversando un momento di forte difficoltà e solitudine è fondamentale. Una semplice telefonata può aiutarci a superare il momento critico, ma è altrettanto fondamentale non sottovalutare il problema e rivolgersi sempre a uno specialista".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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