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Ma che freddo fa? Come prepararsi all’inverno: dagli integratori alla temperatura in casa

L’inverno e le temperature basse incalzano: abbiamo chiesto all’esperto, il medico di famiglia Carlo Gargiulo, cinque consigli per non farsi trovare impreparati dai primi freddi.
Intervista a Dott. Carlo Gargiulo
Medico di famiglia
A cura di Francesca Parlato
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freddo inverno

Dopo l'estate più calda degli ultimi cinquant'anni è finalmente arrivato il freddo. Il termometro inizia a scendere ed è arrivato il momento di zuppe, tisane e plaid. Abbiamo chiesto al medico di famiglia Carlo Gargiulo cinque consigli per non arrivare impreparati alle basse temperature che ci aspettano.

1. Difese immunitarie: integratori sì o no?

Tra il Covid, i comuni raffreddori e l'influenza stagionale, in questo periodo la domanda sorge sempre spontanea: come si possono stimolare le difese immunitarie? Moltissimi ricorrono agli integratori, ormai in farmacia e parafarmacia ce ne sono di tutti i tipi e ognuno promette di contribuire a costituire la giusta barriera per il nostro organismo, ma sono davvero efficaci? "Partiamo sempre dal presupposto che, come dice la parola stessa, l'integratore deve integrare, ovvero deve essere assunto quando l'alimentazione manca di qualche elemento. – spiega Gargiulo – In questo periodo, dopo aver consultato sempre il proprio medico o anche il farmacista, è possibile ricorrere a degli stimolanti delle difese immunitarie. Sono molto utili quelli a base di vitamina C e di vitamina D". Per entrambi è necessario però fare delle valutazioni e stare attenti alle quantità. "Per la vitamina C la dose consigliata è quella di un grammo al giorno, per la D non superiamo le mille unità al giorno. Con quest'ultima dobbiamo stare particolarmente attenti perché essendo liposolubile tende ad accumularsi nel fegato e un suo eccesso potrebbe provocare tossicità". Per chi preferisce un'integrazione naturale ci sono anche l'Echinacea e la Propoli: "Sono considerati degli immunostimolanti, dal punto di vista scientifico non si può dire se siano efficaci o no, ma sicuramente non hanno effetti collaterali e assumendoli non c'è rischio di interazione con altri farmaci". 

2. Portiamo a tavola alimenti di stagione

Forse la frutta e la verdura invernale sarà meno colorata di quella estiva, ma certo non si può dire che scarseggi quanto a varietà. "Le brassicacee sono importantissime in questo periodo – continua Gargiulo – Cavolo, verza, broccoli: sono tutte verdure ricchissime di antiossidanti che aiutano il nostro organismo. E lo stesso discorso vale anche per la frutta: mele, pere, cachi, kiwi. Si tratta di frutta di nostra produzione che deve fare pochi chilometri per arrivare in tavola e a differenza degli alimenti che non sono di stagione, e che in questo periodo sono anche particolarmente costosi, sono ricche di nutrienti". 

3. Sport: non lasciatevi impigrire dal freddo 

Certo ora la voglia di andare a correre al mattino presto o di andare in palestra a fine giornata è sicuramente diminuita. Si ha voglia di godersi di più il caldo del letto al mattino e alla sera non si vede l'ora di bere una tisana calda sul divano sotto un bel plaid. E invece l'ideale sarebbe non rinunciare all'attività fisica e continuare a fare sport anche se le temperature sono meno miti. "Possiamo continuare tranquillamente a fare sport all'aria aperta – spiega Gargiulo – Non ci sono rischi nell'esposizione a basse temperature, l'unica accortezza è utilizzare una maglia termica che ci consente di mantenere la temperatura corporea stabile e limita la sudorazione, in modo da evitare il classico colpo di freddo". In alternativa per chi proprio non riesce a mettere il naso fuori di casa ed è restio a iscriversi in palestra, ci sono gli esercizi da poter fare nel proprio salotto. "Online troviamo tantissime pagine che ci illustrano esercizi aerobici per mantenerci in forma. Non servono necessariamente particolari attrezzi: l'importante è muoversi e cercare di mantenere sempre una certa costanza". 

4. Come proteggere la pelle in inverno

Screpolature, geloni: anche la pelle è a rischio quando le temperature scendono, in particolare quella delle mani. "Dobbiamo ricordarci che esistono due modi per proteggere la pelle: l'idratazione dall'interno e quella esterna. Nel primo caso basta l'acqua. Al mattino apriamo una bottiglia d'acqua da un litro e mezzo e a fine giornata, al di fuori di quello che beviamo durante i pasti, quella bottiglia deve essere finita". Fondamentale ovviamente anche l'apporto esterno di creme e nutrienti per aiutare a preservare l'aspetto e la salute della nostra pelle. "Le mani sono ovviamente le più esposte agli ‘effetti collaterali' del freddo. Utilizziamo sempre i guanti e evitiamo di appoggiarle su fonti di calore, termosifoni o scaldini. Il rischio è che il passaggio brusco dal freddo al caldo provochi una vasodilatazione e di conseguenza i geloni. Utilizziamo creme idratanti e stiamo attenti in questo caso a metterle quando siamo in casa, per evitare lo shock termico del passaggio di temperatura". 

5. La giusta temperatura in casa

In vista degli aumenti in bolletta è utile ragionare su quale è la temperatura giusta da tenere in casa. "Le case dovrebbero avere sempre una temperatura che varia tra i 19 e i 20 gradi: forse la percepiremo un po' come fredda ma questo solo perché abbiamo ormai assunto la pessima abitudine di stare in casa a maniche corte anche in inverno. Meglio coprirsi un po' di più, come facevano i nostri nonni che indossavano le giacche da camera". Il dottor Gargiulo consiglia anche di mantenere una differenza di temperatura in alcune stanze. "Un po' più caldo dove mangiamo, un po' più freddo dove dormiamo. Di notte infatti con le coperte addosso possiamo evitare di alzare troppo la temperature". Infine attenzione all'aria stagnante ("Apriamo spesso le finestre per favorire il ricambio, come il Covid ci ha insegnato") e all'aria secca: "Temperature troppo elevate rischiano di seccare le mucose e le ciglia vibratili che costituiscono il primo meccanismo di difesa dei nostri bronchi. Cerchiamo quindi di proteggerle evitando di seccare troppo l'aria". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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