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La crema solare non è questione di bellezza ma di salute: “C’è una correlazione coi tumori della pelle”

Esporsi al sole senza un adeguato prodotto che faccia da filtro contro i raggi UV è pericoloso. La dottoressa Ines Mordente ha spiegato a Fanpage.it come comportarsi sotto al sole.
Intervista a Dott.ssa Ines Mordente
specialista in Dermatologia e Venereologia
A cura di Giusy Dente
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Oggi come oggi siamo attentissimi alla skincare, spendiamo centinaia di euro per scrub e maschere, per poi dimenticarci di qualcosa di essenziale: la protezione solare. Sembra un paradosso, perché così come stiamo attenti a detergere la pelle la mattina ed esfoliarla la sera, dovremmo anche essere propensi a proteggerla quando ci esponiamo al sole. Non si può prendere la tintarella per ore senza un adeguato prodotto che faccia da filtro contro i raggi UV. Eppure, ci sono ancora molte persone restie ad adottare questa abitudine. Di base la colpa è l'errata convinzione che mettendo la crema solare non ci si abbronzi: la dottoressa Ines Mordente ha ribadito che è un falso mito. Ecco cosa ci ha spiegato.

C'è una correlazione tra sole e tumori della pelle?

Assolutamente sì, c'è una correlazione soprattutto per i tumori della pelle che riguardano la parte più superficiale coma lo spinalioma. C'è una stretta correlazione proprio con la quantità di esposizione solare che facciamo nell'arco della vita. Studi recenti dimostrano che se ho avuto delle scottature in un'età compresa fra i 15 e 20 anni, almeno cinque scottature accumulate in questo periodo, ho un rischio maggiore di sviluppare anche dei melanomi in futuro. E chi non ha avuto scottature in quella fascia di età!

Qual è la modalità corretta di applicazione della crema solare?

Il concetto di protezione solare dovrebbe essere un concetto ben radicato in tutti, anche se ancora tutt'ora vedo gente che si ostina a non mollare sull'argomento, convinti che faccia bene. I filtri solari hanno degli ingredienti che aiutano a proteggere la pelle dai raggi ultra violetti. Possono essere fisici o minerali. Il consiglio in generale è applicarli almeno 20 minuti prima dell'esposizione solare perché così diamo il tempo anche di attivarsi. E poi vanno riapplicati ogni due ore. I filtri fisici sono quelli utilizzati prevalentemente nei bambini, sono quelli che danno proprio quell'aspetto biancastro un po' più denso, corposo e agiscono riflettendo le radiazioni ultraviolette. La radiazione va sulla pelle e fa tipo specchio. Dato che vengono utilizzati per i bambini, non hanno un tempo di attivazione, quindi sono molto immediati. Invece i filtri minerali hanno degli ingredienti diversi e vengono utilizzati prevalentemente agli adulti. Quando i raggi ultravioletti arrivano sulla pelle, li assorbono e trasformano quei raggi in calore. Ma in entrambi i casi che sia un filtro chimico o sia un filtro minerale va riapplicato ogni due ore, perché la traspirazione cutanea inevitabilmente ti fa perdere questi filtri.

Il make-up con SPF è una protezione sufficiente?

Nello schema di routine la crema solare viene applicata alla fine, è l'ultima rispetto a tutto il resto. Il make-up con SPF è già una buona condizione, ma di base comunque meglio mettere anche la crema. Il make-up non è del tutto sostitutivo.

Come si sceglie la crema solare?

Gli oli non sono protettivi per la pelle. I fattori di protezione al di sotto del 30 hanno dei valori molto bassi di protezione, sono quasi paragonabili a creme idratanti. Un atteggiamento corretto potrebbe essere iniziare con una protezione 50, aspettare che la pelle si abbronzi un po' in maniera graduale senza scottarsi e solo nel momento in cui si è sviluppata un po' di abbronzatura, abbassare SPF, ma arrivando comunque a un 30, minimo 25. Al di sotto di una percentuale del genere, sono praticamente creme idratanti. SPF 5 è fuffa, è fumo negli occhi.

Nei ed esposizione solare: come comportarsi?

Vorrei ricordare che quando noi parliamo di protezione solare dobbiamo proteggere tutta la pelle, anche quella sana, non soltanto il neo. Il problema non è soltanto il neo a rischio, ma proprio prevenire neoformazioni su altre zone della pelle. Questo significa che bisogna comunque proteggersi dalla testa ai piedi, letteralmente anche la testa, ma ce ne dimentichiamo. Ci sono delle formulazioni spray adatte anche per il cuoio capelluto.

Una volta per tutte: la protezione impedisce l'abbronzatura?

In realtà non è così, perché quando usi la protezione solare ti abbronzi ugualmente, soltanto che arriva al processo di abbronzatura in maniera graduale. L'abbronzatura di per sé non va demonizzata: il problema è come arrivi alla abbronzatura. Se ci arrivi con una scottatura significa che la tua pelle ha subito un'infiammazione e hai fatto un processo errato. Ma se ci arrivi gradualmente, perché la tua pelle piano piano ha risposto a uno stimolo esterno sviluppando melanociti come è giusto che sia per proteggersi, hai fatto quello che si doveva fare. Il sole ha comunque dei benefici: ha degli effetti positivi come la vitamina D, migliora pelle, ha un effetto antidepressivo. Fa male solo prenderlo in un determinato modo.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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