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Giorgia Soleri e l’ossessione di piacere a tutti: ma il nostro corpo non è proprietà altrui

“Non importa che tu stia male: sforzati di essere bella”: così ha ironicamente scritto Giorgia Soleri, in risposta a un hater che mentre era in un momento di difficoltà, le ha fatto notare di avere sopracciglia troppo folte, invitandola a depilarle.
A cura di Giusy Dente
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Sui social, dove condivide molto della sua vita professionale e privata, Giorgia Soleri non ha mai fatto mistero della sua scelta di non depilarsi. Ultimamente sono sempre di più le donne che decidono di mettere da parte rasoio e ceretta, rivendicando il diritto a essere davvero libere quando si tratta del loro corpo, dicendo addio a una serie di condizionamenti e imposizioni che derivano unicamente dalla società dell'apparenza, dal "come si dovrebbe essere" per piacere e essere accettati. Nonostante siano qualcosa di naturale, i peli sul corpo femminile sono diventati un tabù: ci hanno abituati a pensare a loro come a qualcosa di totalmente estraneo al concetto di femminilità, sui social siamo sommersi di immagini di donne dalle gambe liscissime, senza peli in ogni parte del corpo. Giorgia Soleri invece li mostra fiera, sulle gambe e sotto le ascelle, anche se questo ancora le costa commenti fuori luogo. Ma a cui risponde sempre a tono.

Giorgia Soleri contro la facile oggettificazione del corpo altrui

Giorgia Soleri sa benissimo di esporsi a commenti non sempre gradevoli, quando mostra le ascelle non depilate. La sua è la scelta di chi, decostruendo stereotipi e canoni di bellezza, sceglie senza condizionamenti esterni, autodeterminandosi oltre ogni imposizione sociale, oltre le apparenze, ma soprattutto oltre lo sguardo altrui da assecondare. Non depilarsi è il suo modo per rivendicare la propria libertà, l'autonomia sul proprio corpo, senza che prenda il sopravvento l'ossessione per il dover piacere a tutti i costi. E si sa: se non sei perfettamente depilata, non sei abbastanza piacente agli occhi dell'altro. O almeno così ci hanno insegnato a pensare.

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Per lo sguardo altrui i peli sul corpo femminile sono inaccettabili: a quanto pare, anche quelli delle sopracciglia. Sì, perché l'ultimo attacco a Giorgia Soleri arriva in risposta a delle stories in cui la modella stava confidando un momento di difficoltà e particolare stanchezza. La 26enne soffre di dolori molto forti ed è costretta a prendere medicine, per l'endometriosi che combatte da tempo. Ma piuttosto che soffermarsi sul suo dolore un utente ci ha tenuto a farle notare di avere le sopracciglia in disordine e troppo folte, invitandola a curarle di più. "Giudicare corpi a prescindere dal contenuto espresso dalla persona si chiama oggettificazione" ha spiegato l'influencer.

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La felicità non è nell'approvazione altrui

Giorgia Soleri ha voluto rispondere a tono ribadendo quanto sia mortificante ridurre tutto all'esteriorità, al dover piacere a tutti i costi anche quando si sta male, come se rispettare certi standard e certi stereotipi fosse l'unico modo per essere presi in considerazione, per essere presi sul serio ed essere considerati meritevoli.  "L'imperativo di dovere bellezza al mondo. E non importa che tu stia male, sotto antidolorifici devastanti, con due ore di sonno addosso: sforzati di essere bella, di aderire agli standard il più possibile. Perché è questo il tuo compito e dovrebbe essere il tuo massimo desiderio" ha scritto ironica. E a proposito di ironia: "La cosa amaramente divertente? Se fossi stata truccata, depilata e vestita bene il risvolto sarebbe stato: non puoi stare male, guarda come sei curata e carina!". Insomma, qualunque cosa si faccia ci sarà sempre qualcuno pronto a puntare il dito, a giudicare, cercando di sminuire e denigrare: forse sarebbe il caso di mettere l'approvazione altrui in secondo piano, rispetto al proprio benessere. Fare ciò che è realmente aderente al nostro essere e al nostro sentire: solo questo può renderci felici, non un like in più su Instagram.

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