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Correre raccogliendo i rifiuti: cos’è il plogging, l’allenamento che fa bene a noi e all’ambiente

L’attività più green da provare quest’estate? Si chiama plogging e arriva dalla Svezia, coinvolgendo appassionati in tutto il mondo grazie ai molti benefici sul corpo e soprattutto sull’umore!
A cura di Beatrice Manca
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Fa bene a noi, fa bene al pianeta: parliamo del plogging, l'allenamento più green che esista. L'idea di base è molto semplice: mentre si va a correre si raccolgono i rifiuti che si vedono lungo la strada. Questa attività fisica nasce in Svezia e il nome è la perfetta crasi tra il verbo "plocka upp" (raccogliere da terra) e il termine inglese jogging. Nonostante sia nato solo pochi anni fa, il plogging ha rapidamente conquistato appassionati in tutto il mondo. Se cercate un allenamento per l'estate, abbiamo la risposta: il plogging ha innumerevoli benefici sul corpo e sulla mente, oltre che sull'ambiente intorno a noi.

Alcune donne che praticano plogging
Alcune donne che praticano plogging

Come funziona il plogging

A differenze di altri sport o di altri tipi di allenamento, il plogging ha un preciso anno di nascita: il 2016. La disciplina è stata inventata in Svezia da Erik Ahlström, che dopo essersi trasferito a Stoccolma rimase scioccato dalla quantità di rifiuti abbandonati lungo la strada casa-lavoro. Così, durante le sue sessioni di allenamento, iniziò a raccogliere ciò che vedeva ai bordi della strada, accorgendosi che vedere la strada pulita lo faceva sentire meglio. Dal suo gesto è nata una comunità, Plogga, che si sta diffondendo a macchia d'olio in tutto il mondo, coinvolgendo sempre più runner e amanti della natura. Per praticare il plogging bisogna partire equipaggiati: oltre alle normali scarpe da corsa sono necessari guanti da lavoro o in gomma e un sacco trasparente per la raccolta dei rifiuti. Consigliato anche uno zaino e magari una t-shirt che spieghi agli altri runner cosa stai facendo.

Una sessione di plogging organizzata a New York
Una sessione di plogging organizzata a New York

I benefici del plogging sulla mente e sul fisico

L'allenamento in sé, in realtà, è molto semplice: è come fare jogging, ma con delle pause simili a affondi o squat per raccogliere i rifiuti. Secondo l'UN Enviromental Program, che ha parlato diffusamente del fenomeno, è assimilabile a quello che i professionisti chiamano "interval training". In più, sono coinvolte anche le braccia che devono portare il sacco della spazzatura. Ma gli effetti principali non sono sul fisico, ma sulle nostre endorfine: ogni volta che lasciamo il nostro quartiere, o il nostro parco, un po' più pulito avremo una sensazione di benessere e di soddisfazione. In più è un'attività sociale: molte città hanno i loro gruppi "Plogga" in cui organizzano gli incontri e le corse. Se poi l'attività vi appassiona, segnatevi queste date sul calendario: dal 29 settembre al 1 ottobre Genova ospita il World Plogging Championship che raduna i plogger da tutto il mondo!

Una sessione di plogging a New York
Una sessione di plogging a New York
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