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Cos’è lo “scandalo sandali” che ha coinvolto la Maison Prada (e perché c’entra l’India)

Cos’è il “sandal scandal” che ha coinvolto Prada? Ecco perché si sta tornando a parlare della sfilata della Maison andata in scena oltre una settimana fa a Milano.
A cura di Valeria Paglionico
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Poco più di una settimana Milano ha ospitato la Fashion Week dedicata alla Moda Uomo per la Primavera/Estate 2026 e tra le Maison che hanno sfilato non poteva che esserci anche Prada, da sempre una presenza fissa della Settimana della Moda lombarda. Per quale motivo ancora oggi si parla dello show? Come da tradizione, la griffe ha lasciato spazio al glamour e alle tendenze innovative ma è finita al centro di un vero e proprio incidente diplomatico a causa di un paio di sandali. Cos'è il "sandal scandal" di cui si discute tanto? E per quale motivo ha a che fare con l'India?

I sandali che hanno fatto scalpore

Tra i numerosi capi presentati qualche giorno fa in passerella da Prada c'erano anche un paio di sandali a T, un modello in cuoio color tabacco con la suola bassa, una fascia in cuoio sul collo del piede e un cordino collegato a un piccolo anello sull'alluce. Per quale motivo le calzature sono finite al centro del mirino dei media? Il loro design ricorda in modo impressionante la chappal di Kolhapur, ovvero l'iconico sandalo fatto a mano in India, per la precisione nella città di Kolhapur, nello stato di Maharashtra, ormai simbolo del ricco patrimonio culturale del paese. Se inizialmente la somiglianza aveva scatenato semplicemente l'ironia dei social, col passare dei giorni si è trasformata in una affare diplomatico, visto che ha scatenato l'intervento della Camera di commercio industria e agricoltura del Maharashtra (MACCIA).

Prada P/E 2026
Prada P/E 2026

La reazione di Prada

Il presidente dell'ente, Lalit Gandhi, ha inviato una lunga lettera al brand per difendere la cultura indiana e il talento degli artigiani locali che realizzano quei sandali a mano fin dal XII. Ciò che veniva chiesto a Prada era di ammettere pubblicamente di essersi ispirata alle iconiche scarpe indiane, valutando una possibile collaborazione con loro. La Maison non è rimasta indifferente alla questione, anzi, ha ammesso che alcuni modelli della collezione riprendono il design della chappal di Kolhapur ma non ha lasciato aperta la possibilità di dialogo con le comunità artigiani locali. Lo "scandalo dei sandali", però, ha portato l'attenzione su un dettaglio ben preciso: quand'è che l'ispirazione diventa appropriazione culturale? Prada è stata accusata di non aver dato la giusta attenzione a una tradizione secolare, facendo trionfare  (impropriamente) il potere creativo sul rispetto culturale.

Prada P/E 2026
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