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Come riciclare gli avanzi dei giorni di Natale: i consigli del dietista

Congelare, conservare, inventare: sono queste le tre parole chiave per gestire gli avanzi delle cene e dei pranzi di Natale. Le indicazioni del dietista Loreto Nemi,
Intervista a Dott. Loreto Nemi
Dietista e docente presso l'Università Cattolica di Roma
A cura di Francesca Parlato
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Un Natale ecosostenibile a tavola è possibile. Non importa quanti parenti abbiate avuto a cena e quanti ne avrete oggi per il pranzo dei pranzi, la parola d'ordine in questo caso è riciclo. Dalle schiscette alle bustine per congelare: degli avanzi del pranzo non si butta via niente, anzi gli si può dare una nuova vita.

La sostenibilità a tavola

Essere sostenibili a tavola vuol dire innanzitutto scegliere sempre prodotti di stagione e a chilometro zero, scegliere quello che la natura ci offre e prediligere realtà locali ci aiuta ad abbattere i costi della spesa e acquistare prodotti che arrivano dalla nostra regione o provincia vuol dire anche risparmiare in termini di trasporto, prodotti che viaggiano meno, inquinano meno. "E poi i prodotti di stagione ci fanno anche bene dal punto di vista nutrizionale – spiega a Fanpage.it il dottor Loreto Nemi, dietista – vuol dire portare in tavola alimenti che sono adatti a quel periodo. In inverno troviamo gli agrumi che servono per rinforzare il sistema immunitario che è più suscettibile a causa delle basse temperature". 

Non esagerare con le porzioni

Uno degli errori che più spesso si compie in questo periodo quando si hanno tanti ospiti a tavola è esagerare con le porzioni. "Dovremmo sempre tener conto del fatto che questi pranzi e cene prevedono tutte le portate, dall'antipasto al dolce, compresi contorni e la frutta e che quindi è facile sentirsi subito pieni". La migliore strategia antispreco, per consumare tutto, per arrivare a fine pasto senza sentirsi troppo appesantiti e soprattutto per evitare che ci siano troppi avanzi è proprio ridurre le porzioni. "Evitiamo di calcolare 80-100 grammi di pasta a testa come si fa di solito in queste situazioni, riduciamo leggermente le quantità".

Come gestire gli avanzi 1: le schiscette

Se non siamo riusciti a contenerci nelle quantità e gli avanzi occupano tutti i mobili della cucina, è fondamentale trovare un metodo per evitare di buttarli. "Pensiamo alla proteine animali: è davvero eticamente scorretto buttare della carne che non siamo riusciti a mangiare". Il primo metodo è sicuramente la schiscetta: ricordiamo ai nostri amici e parenti di portare dei tupperware da casa così che prima di andarsene possano portarsi quello che è avanzato (la classica doggy bag) e consumare i resti della cena entro uno o due giorni al massimo.

Come gestire gli avanzi 2: congelare

Il secondo metodo per gestire gli avanzi è il congelamento. Armatevi di sacchetti, svuotate il congelatore e cominciate a preparare le bustine, non dimenticando di segnare la data. "Carne e pesce possono essere tranquillamente congelati da cotti, magari conserviamoli in monoporzioni, più comode da gestire. Vietato invece congelare i cibi che erano stati già congelati in precedenza". Anche la pasta può essere congelata. "Certo forse ne perderà un po' in sapore e consistenza, ma possiamo tranquillamente conservarla in freezer e scongelarla nel microonde".

Come gestire gli avanzi 3: le ricette antispreco dai legumi al pandoro

Chi ha un congelatore piccolo sa bene che gestire lo spazio è sempre complicato. Allora si può provare a dare nuova vita agli avanzi usandoli come ingredienti per altre preparazioni. "Se in frigo abbiamo dei legumi e delle verdure, anziché congelarli, possiamo farli diventare delle polpette vegetariane. Oppure possiamo preparare una torta rustica ripiena di tutte le verdure avanzate". Anche i dolci tipici come pandoro e panettone, possono essere ripensati, esistono tantissime ricette per ‘riciclare' questi due evergreen dalla tavola, ma senza stravolgerli troppo semplicemente possiamo immaginarli come dei sostituti delle fette biscottate a colazione . "Ai miei pazienti consiglio sempre di non consumare pandoro e panettone a fine pasto, visto che siamo sicuramente già pieni – spiega Nemi – Possiamo mangiare una fetta di panettone o pandoro (tra i 50 e gli 80 grammi direi, a seconda del proprio stile di vita) al mattino, accompagniamolo con un caffè e con una fonte proteica, latte vaccino o di soia, oppure uno yogurt magro o vegetale, per una colazione equilibrata e allo stesso tempo natalizia".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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