Zverev si sente vittima di un pregiudizio: “Qualcuno dimentica che sono il numero 3 al mondo”

Nella conferenza stampa del torneo Atp 500 di Halle Alexander Zverev si lascia prendere la mano e reagisce male alle critiche che spesso riceve. Il tennista tedesco si sente vittima di un pregiudizio feroce che c'è nei suoi confronti. A Roma, in occasione degli Internazionali, sbottò perché definito il "peggior numero due al mondo" in base alla posizione di allora nel ranking. E oggi, a pochi giorni da Wimbledon, gonfia il petto e lascia che sia l'orgoglio a sostenere le sue motivazioni: "Merito rispetto… qualcuno dimentica che sono il numero tre al mondo".
È consapevole che competere adesso con Jannik Sinner (che lo ha strapazzato agli Australian Open) e Carlos Alcaraz è quasi impossibile, considerato il livello che hanno raggiunto (prova ne è stata la finale del Roland Garros), ma non accetta di vedersi sminuito perché – a suo dire – è messo sempre in controluce e giudicato con severità eccessiva. "Jannik e Carlos sono meritatamente davanti a me, ma io credo di poter colmare questo gap e avvicinarmi a loro".
Zverev è reduce da una serie di risultati deludenti: la sconfitta in finale a Stoccarda con Taylor Fritz ("meglio se non ti fai vedere più qui"), l'eliminazione allo Slam francese per mano di Djokovic (sopraffatto da un lungo scambio col serbo e… dalle zanzare), il brusco stop ad Amburgo ("ma ho giocato nonostante il vomito"), la battuta d'arresto con Musetti scandita da uno sfogo plateale per colpa delle palline e, prima ancora, lo scivolone a Monte Carlo con Matteo Berrettini.
Tutti risultati e riscontri oggettivi rispetto ai quali gonfia il petto e fa la voce grossa. In buona sostanza, crede che nulla gli perdonino e la critica stia col fucile contro di lui. Ecco perché ha voluto lanciare un messaggio ai detrattori e al mondo del tennis: ritiene che i suoi sforzi in questa stagione non abbiano ricevuto il giusto e meritato riconoscimento pur avendo vinto 32 partite nel 2025. Una tendenza sicuramente positiva inficiata, però, dalle perplessità che scaturiscono dai confronti con gli avversari della top 10
"So che tutti sono incredibilmente sorpresi dal fatto che io stia vincendo partite in questo momento – ha ammesso il tedesco dinanzi alla platea di giornalisti -, ma sono ancora il numero tre al mondo e il terzo miglior giocatore dell'anno, nonostante abbia avuto un anno pessimo, come la gente sembra pensare". A Zverev non resta che fare una cosa per ribaltare la narrazione che c'è su di lui: vincere, ridurre il distacco dai primi due e far sì che Wimbledon sia per lui passerella e non calvario. Sinner e/o Alcaraz permettendo.