Ruud allucinato da Sinner svela cosa ha pensato in campo, ma esagera: “Scusate per il linguaggio”

La performance offerta da Jannik Sinner sotto il cielo di Roma contro Casper Ruud agli Internazionali d'Italia è ancora nella testa di tutti i tifosi azzurri. Una prova di forza immensa da parte dell'altoatesino che si sbarazza del suo avversario con un netto 6-0 6-1 che non lascia scampo al norvegese. Sinner vola in semifinale senza fare troppi sforzi. Impressionante il suo tennis, il suo modo di gioco, la sua caparbietà e anche la sua incredibile dote di rendere facile anche ciò che in realtà è difficile per tutti coloro lo guardano, avversari compresi, come lo stesso Ruud.
Il tennista norvegese è senza parole dinanzi a quanto visto. Avrebbe voluto fare qualcosa in più ma Sinner lo ha bloccato sul nascere in ogni momento: "Penso che sia stato più divertente che altro – spiega subito dopo la partita -. Sinceramente non mi sento poi così male. Penso che sia stato più divertente che altro. Guardi semplicemente il ragazzo e dici: ‘Questa è una specie di, sì, me**a di livello successivo – scusate il linguaggio (risate) – ma non lo so non so cos'altro dire. È stato quasi divertente assistere a tutto questo allo stesso tempo".

Ruud si dimostra confuso quasi abbagliato da quanto accaduto sul terreno di Roma: "Certo, avrei voluto che fosse un incontro più serrato – sottolinea con maggiore lucidità -. Avrei voluto offrire al pubblico e ai tifosi un incontro più lungo e serrato. Ma nonostante io fossi lì pronto a giocare, lui era ancora più pronto. Ogni aspetto dei miei buoni colpi è stato compensato da un colpo ancora migliore. Non potevo replicare con un colpo migliore. Questa è stata la storia della partita". Una cruda realtà che Ruud però ha accettato senza alcun problema.
Ruud senza parole di fronte al tennis mostrato da Sinner
Il tennista però aggiunge ancora altro su Sinner: "Ha fatto una performance perfetta, è la cosa più vicina alla perfezione che abbia mai visto, almeno come giocatore che interpreta qualcuno – spiega -. Bisogna solo ammetterlo. Voglio dire, nei primi quattro game ho fatto forse un paio di errori non forzati sul dritto, dove ho provato a colpire, ma ho sbagliato. Tutto il resto che è uscito dalla sua racchetta e anche per tutta la partita, sembrava andasse a mille". E conclude: "Ogni singolo colpo, di dritto e di rovescio. Anche sui colpi che a volte mi sembravano piuttosto pesanti, tornava a colpire la palla con grinta. È semplicemente, immensamente, impressionante. È tutto quello che posso dire."