Raducanu ha un crollo emotivo in campo, lacrime durante la partita in Corea: “Non è stato facile”
Emma Raducanu ha avuto un momento di grande difficoltà durante l'ultimo match disputato. Nel corso della sfida vinta contro Jaqueline Cristian al Korea Open, la tennista britannica si è lasciata andare alle lacrime. Stato d’animo tutt’altro che sereno per l’ex campionessa degli US Open, che nonostante tutto è riuscita a non perdere la strada giusta vincendo poi il match in due set con il risultato di 6-3 6-4.
Raducanu in lacrime durante la sua ultima partita in Corea
Eppure il rischio di lasciarsi andare allo sconforto è stato alto: dopo due palle break sul 3-3 nel primo set, Emma Raducanu ha probabilmente pagato dazio allo stress. Le telecamere l’hanno immortalata mentre piangeva durante una pausa di gioco. Dopo essersi asciugata le lacrime, è tornata a giocare come se nulla fosse.
Un momento che le è servito anche per scaricare la tensione e riprendere il suo ritmo in campo. La ventiduenne alla fine ha superato la difficoltà e si è andata a prendere il successo. Basti pensare che i nove giochi del primo set sono durati 70 minuti e Raducanu ha dovuto fare i conti con 11 palle break su 12, rimontando da uno svantaggio di 3-1 con cinque game consecutivi.
Perché Emma Raducanu si è messa a piangere in campo
Non sono stati giorni semplici per la giocatrice, che aveva deciso di rinunciare a partecipare con la squadra del suo Paese alle fasi finali della Billie Jean King Cup per giocare appunto nel torneo di Seul. Inoltre, la stessa partita contro Cristian è stata travagliata anche a causa del maltempo, con rinvii e pause forzate. Dopo la sfida le sue parole sono state chiare: “Non è stato facile. Mi sento come se avessi giocato questa partita negli ultimi tre giorni. Sono super soddisfatta di come sono riuscita a farcela dopo aver aspettato. Jaqueline è un’avversaria davvero tosta e ha ottenuto ottimi risultati di recente. C’erano condizioni difficili, molto lente, scambi lunghi e punti lunghi, quindi sono felice di avercela fatta”.
