Lorenzo Musetti ha in serbo qualcosa per Jannik Sinner: “Al solo pensiero mi sembra d’impazzire”

Lorenzo Musetti la chiama "pazza idea" e nella notte italiana (ore 3:00), quando giocherà la partita dei quarti degli US Open contro Jannik Sinner, capirà se è davvero folle, folle, folle pensare di fare lo sgambetto al connazionale, numero uno al mondo, che ha preso a pallate Bublik ed è uno dei favoriti per la vittoria dell'ultimo dei Grandi Slam della stagione. Basta riguardare il trattamento che l'alto-atesino ha riservato al kazako e quasi vengono i brividi addosso: non gli ha lasciato nemmeno il tempo di ragionare. Come si fa ad affrontare un avversario del genere? La tentazione c'è, ed è fortissima. Nasce un poco strisciando, gli solletica fantasie sportive che sono un azzardo. "Al solo pensiero di poter interrompere la lunga serie che Jannik ha accumulato mi sembra di impazzire", dice Musetti.
È comprensibile quale sia il suo stato d'animo: è la parttia della vita, sperando che il fisico regga, sperando di lasciare alle spalle le sofferenze dell'ultimo mese per quanto accaduto a Wimbledon e poi a Cincinnati. Sperando in un esito differente rispetto a quando contro Carlos Alcaraz è andato vicinissimo a fare l'impresa ma ha fallito per problemi fisici: gli è successo agli Internazionali d'Italia, il copione s'è ripetuto al Roland Garros quando non gli bastò sfoderare colpi da cinema, tali da meravigliare anche Dustin Hoffman, perché i muscoli non ressero più allo sforzo.

"In questo momento Jannik è il migliore giocatore del mondo, quindi penso che sia la sfida più grande che esista nel nostro sport in questo momento", ha spiegato nei giorni scorsi dopo aver triturato Munar. Lo disse in campo, a caldo. Lo ha ripetuto nelle conferenze stampa successive. Se in Italia si farà l'alba per assistere al match, sarà anche per vedere se proprio gli riuscirà di stracciare la trama che sembra già scritta. Ovvero, Sinner diretto verso l'ennesima finale contro Alcaraz, sempre che, oltre a Musetti, riesca a scollinare anche la semifinale contro de Minaur o Auger-Aliassime.
La pressione è tutta su Jannik che non può permettersi passi falsi dopo il ritiro a Cincinnati, più ancora se Alcaraz – che si batterà con Djokovic dall'altra parte del tabellone – riuscirà a vincere e ad accomodarsi in finale sul cemento di Flashing Meadows. E giocare con lo spagnolo per il titolo a New York sarà come una resa dei conti. Musetti permettendo, che pure ha qualcosa in serbo per sorprendere il connazionale. "Jannik ha una mentalità straordinaria – ha concluso Musetti -, ma penso di doverla sfruttare ed essere pronto a vincere la partita".