Jannik Sinner si lascia andare in spogliatoio: “Bisogna farsi il c…o tutti i giorni”

Jannik Sinner conosce una sola ricetta per avere successo: lavorare, lavorare, lavorare. Niente succede per caso nel mondo del 23enne altoatesino, tutto va inseguito con dedizione totale alla fatica. Dopo aver fatto fuori agevolmente Nardi, Sinner è atteso a Wimbledon dall'incontro di terzo turno contro l'australiano Vukic, un match che lo vede chiaramente ancora strafavorito. Jannik in questi giorni si mostra sereno e concentrato, a dispetto della separazione – apparsa all'esterno come un fulmine a ciel sereno – col preparatore Panichi e col fisioterapista Badio. Né la mazzata della sconfitta con Alcaraz al Roland Garros con tre match point avuti di fila, e ancora la prematura uscita nel torneo successivo di Halle per mano di Bublik, sembrano aver incrinato la solidità granitica, mentale prima ancora che fisica, di Sinner.

Le parole dette da Sinner in spogliatoio all'allenatore di Elisabetta Cocciaretto: "Bisogna farsi il culo tutti i giorni"
È che quando sei abituato a sudarti tutto, lavorando, migliorando, dedicando le proprie giornate al tennis senza lasciare nulla al caso, sai di avere una base di certezze che è difficilmente distruttibile per un paio di episodi contrari, sia pure impattanti. È esattamente questo il senso delle parole dette ‘off records' da Sinner nello spogliatoio dell'All England Club a Fausto Scolari, coach di Elisabetta Cocciaretto, che a Londra ha clamorosamente eliminato al primo turno la numero 3 al mondo Jessica Pegula.
"L'altro giorno il mio allenatore Fausto era in spogliatoio con Jannik e gli ha chiesto come andassero le cose. Lui gli ha risposto: ‘Sei un montanaro come me, alla fine bisogna farsi il culo tutti i giorni e lavorare sodo'. Ed è proprio così, dobbiamo farci il mazzo tutti i giorni, la vita difficile è per le altre persone", ha detto la 24enne marchigiana, condividendo il pensiero del campione azzurro.

La filosofia di Sinner: "Siamo gente di montagna, quando si lavora, si lavora. Non esistono scorciatoie"
Peraltro curiosamente qualche ora prima il concetto del ‘montanaro' che si spacca di fatica era stato esplicitato dallo stesso Sinner nella conferenza successiva alla vittoria all'esordio su Nardi. "Siamo gente di montagna: quando si lavora, si lavora. Poi c'è tempo per tutto il resto – aveva detto l'altoatesino – Ho visto i miei genitori, erano sempre impegnati nel ristorante per giornate lunghissime, eppure quando tornavano a casa riuscivano a farci sentire il loro affetto. Magari avevano mille problemi, come tutti, ma per me e mio fratello c'erano sempre. Non esistono scorciatoie: la strada è quella, e sai cosa devi fare per arrivare in cima. Il tennis è importante e si sa io so da dove vengo. Da lì non si scappa: quando si lavora, si lavora. Punto".