41 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Torneo di Wimbledon 2023 di tennis

Imbarazzo a Wimbledon, stanze per la preghiera usate come alcove: “Si sentono strani rumori”

Si chiamano “quiet room” e, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, hanno un fine inclusivo: rendere più accogliente e inclusivo il soggiorno dei visitatori nel villaggio sportivo di Wimbledon. Ma la cosa sembra essere sfuggita di mano.
A cura di Maurizio De Santis
41 CONDIVISIONI
In questa edizione del torneo di Wimbledon le "quiet room" rappresentano una novità per l'accoglienza degli spettatori all'interno del villaggio sportivo.
In questa edizione del torneo di Wimbledon le "quiet room" rappresentano una novità per l'accoglienza degli spettatori all'interno del villaggio sportivo.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Una coppia esce trafelata e con atteggiamento sornione. Lo sguardo è complice, i due si tengono per mano e guardano intorno come nel timore di essere scoperti. Gli sguardi ironici sono tutti per loro, cosa avranno mai fatto di strano? Si allontanano in maniera furtiva dalla "quiet room", una sorta di stanza relax che – almeno nelle intenzioni delle organizzatori – è a disposizione del pubblico per raccogliersi in meditazione, preghiera oppure ritagliarsi un spazio privato per sfuggire alla folla che c'è all'interno del villaggio sportivo di Wimbledon.

Un membro del personale addetto alla sicurezza ha l'incarico di sorvegliare gli ingressi nelle camere ma in alcune ore della giornata restano incustodite e può accadere di tutto… anche che siano utilizzate per scopi differenti rispetto a quelli pensati dalla direzione.

La struttura è una novità di questa edizione del trofeo inglese di tennis e si trova in un settore più a sud del luogo dell'eventi. È dotata di alcune camere all'interno delle quali ci sono un paio di poltrone, un tavolo a scomparsa e punti per la ricarica di apparecchi elettronici e informatici.

Il pubblico gremisce la zona dell'All England Club usufruendo dei servizi a disposizione degli avventori.
Il pubblico gremisce la zona dell'All England Club usufruendo dei servizi a disposizione degli avventori.

Un piccolo ‘centro di gravità permanente' e inclusivo per rendere più accogliente il soggiorno dei visitatori, che intendono vivere lo spazio di Wimbledon non solo per assistere ai match in programma, e supportare qualsiasi esigenza religiosa. Un portavoce dell'All England Club ha raccontato così a The Guardian qual è il senso di quei monolocali che si trovano nei pressi del Campo 12.

La tentazione, però, è dietro l'angolo ed è difficile resistere. L'unico modo per liberarsene – sosteneva Oscar Wilde – è cedere e la testimonianza resa da alcuni spettatori rende bene l'idea di quel che sta accadendo: "Non c'erano dubbi su quello che avevano combinato", ha raccontato. Qualcun altro, invece, si è spinto oltre alzando il velo su ulteriori dettagli imbarazzanti: "Dalla porta della stanza affianco si sentivano chiaramente strani rumori… atteggiamenti intimi".

Le zone d'accoglienza riservate al pubblico che si reca ai campi per assistere ai match in calendario.
Le zone d'accoglienza riservate al pubblico che si reca ai campi per assistere ai match in calendario.

Il regolamento e le raccomandazioni fatte al pubblico sono molto chiare: "Gli appassionati di tennis in visita sono pregati di rispettare il nostro parco e i nostri boschi. Non saranno tollerati comportamenti antisociali come droghe, alcolici e feste sessuali. La polizia pattuglia regolarmente quest'area. Sei stato avvisato, grazie per la tua collaborazione. Goditi lo spettacolo del tennis". E anche qualcos'altro, a giudicare dalla piega che ha preso la situazione

41 CONDIVISIONI
257 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views