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Australian Open

Il gesto più dolce di Sinner mentre non è inquadrato durante la premiazione: capisce cosa ha fatto

Jannik Sinner osservando il trofeo degli Australian Open, in un momento molto tenero della premiazione ufficiale, si è reso conto realmente della grandezza della sua impresa.
A cura di Alessio Morra
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Vincere una prova dello Slam era il sogno di Jannik Sinner come è il sogno di ogni tennista. Sin da quando si inizia a giocare da ragazzini si pensa a quel momento. In pochi ci riescono, pochissimi in realtà, in particolare negli ultimi vent'anni monopolizzati da Djokovic, Nadal e Federer. Poi quando succede, a quei pochi eletti, si finisce in una bolla e si vivono emozioni uniche, che solo chi ha vinto può descrivere. Sinner si è preso gli Australian Open 2024 ed è diventato il primo italiano campione Slam dal 1976. Ha capito bene subito la portata dell'evento, ma poi ha assaporato meglio tutto con il passare del tempo e durante la premiazione ha realizzato, forse per la prima volta, la grandezza della sua impresa in un momento preciso.

Jannik Sinner ha vinto il primo titolo Slam della carriera a 22 anni e mezzo, ci è riuscito al diciassettesimo Major giocato, come Roger Federer. Ha giocato un torneo meraviglioso l'italiano che non ha perso nemmeno un set nelle prime cinque partite, poi ha battuto Djokovic in semifinale e in finale ha rimontato due set a Medvedev, che dopo un'ora e mezza sembrava padrone totale dell'incontro. Un successo strepitoso, una partita indimenticabile. Per molti questo sarà il primo di una lunga serie di Slam per Sinner.

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Grande sobrietà al momento del successo per Sinner, che ha ricevuto i complimenti del suo avversario, ha ringraziato il suo staff composto da otto componenti, con in primis i suoi coach Cahill e Vagnozzi, e in particolare i suoi genitori, che lo hanno aiutato nel suo percorso. Un bel momento, con quelle parole hanno fatto il giro del mondo.

Quando è terminata la cerimonia di premiazione ufficiale, Medvedev e il giudice di sedia sono andati via e in campo sono scesi anche Cahill e Vagnozzi, che hanno ricevuto una busta dal direttore del torneo Craig Tiley. Tutto lo staff era in campo con Jannik e per Jannik, che voleva festeggiare anche con loro.

In quegli istanti c'è stato un momento preciso in cui il numero 4 ATP si è reso realmente conto di quello che aveva fatto. Il video è molto bello. In primo piano si vedono Cahill e Tiley, che si salutano. Il coach riceve una busta al connazionale, che poco dopo saluta anche l'altro coach Vagnozzi con una stretta di mano cordiale.

Sullo sfondo, mentre si notano anche tutti i componenti dello staff alle spalle dei due allenatori, si vede Sinner che rimira il trofeo, se lo guarda perbene, guarda l'albo d'oro, legge i nomi scritti alla base. E quello che vede gli fa venire un brivido forte sulla pelle. Perché sulla coppa del vincitore sono incisi i nomi di tutti coloro che hanno trionfato agli Australian Open. Ovviamente i vincitori sono tantissimi e quelli dell'era moderna sono su un'altra base. In quel momento quando vede il suo nome sul trofeo, e quello di chi lo ha preceduto, Sinner capisce realmente la portata dell'impresa.

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Il suo nome è preceduto da quello dei vincitori delle edizioni dal 2016 al 2023 e cioè Djokovic, Federer e Nadal. Praticamente il meglio del meglio. Il serbo ha vinto in totale dieci volte a Melbourne, in quel lasso di tempo ha trionfato quattro volte. Due i successi di Roger in quel determinato periodo, uno quello di Nadal, che rimontò anche lui due set a Medvedev in finale.

Sinner vede il suo nome dopo quello di giocatori leggendari, sono i nomi di chi ha vinto il maggior numero di prove Slam. In quel momento il tennista avrà provato un'emozione fortissima, un'emozione che potrà rivivere ancora in futuro, considerato che anche sugli altri trofei Slam ci sono in prevalenza i nomi di quei tre fenomeni.

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