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Djokovic squalificato, i precedenti: quando disse “Ci sono andato vicino e non è successo, quindi?”

Nole Djokovic è stato squalificato nel match degli ottavi di finale degli US Open 2020, sfida che ovviamente ha perso contro lo spagnolo Carreno, per aver colpito con una pallina una giudice di linea. Già in passato il numero 1 del tennis aveva rischiato la squalifica, fu vicinissimo al Masters del 2016, quando scagliò con forza una pallina in un incontro con Thiem.
A cura di Alessio Morra
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Nole Djokovic è stato squalificato nel corso del match degli ottavi di finale degli US Open contro lo spagnolo Pablo Carreno, che così si è qualificato per i quarti. La notizia dell’espulsione di Djokovic ha fatto il giro del mondo e ha generato numerosissime discussioni, forse pure troppe considerato anche il tenore di certi commenti. Un numero uno del mondo, comunque, non aveva mai subito una squalifica in una prova dello Slam, anche se Djokovic aveva già rischiato il cartellino rosso in un incontro del Roland Garros del 2016.

Il precedente di Djokovic, lancio di racchetta e multa

In un incontro dei quarti di finale con Tomas Berdych il serbo si infuriò e lanciò la racchetta, che sfiorò uno dei giudici di linea. Se lo avesse colpito sarebbe stato squalificato, proseguì il torneo e vinse a Parigi, comunque venne multato di 4000 dollari. Era un periodo di grande nervosismo quello per Djokovic, che allora come oggi era il numero 1 del mondo, e che poche settimane prima della multa del Roland Garros agli Internazionali d’Italia di Roma in disaccordo con l’arbitro Bernardes, in un incontro con Nadal, prese per un braccio l’arbitro e contestò una sua decisione. In quel caso non rischiò la squalifica, ma rischiò di avere una dura sanzione.

Quando Djokovic rischiò la squalifica al Masters del 2016

Nella gara d’esordio delle ATP Finals contro Thiem di quattro anni fa dopo aver perso il primo set il serbo si infuria e scaglia con violenza la pallina dove sono posizionati alcuni tifosi dell’austriaco e poco sopra l’allenatore del suo avversario. La pallina non colpisce nessuno, Nole viene ‘solo’ ammonito, ma se qualcuno fosse stato centrato la squalifica sarebbe stata certa. Dopo quella partita in un’accesa conferenza stampa minimizzò l’accaduto e respinse al mittente le critiche per quel gesto: Non è successo niente, non è un problema, non è la prima volta che lo faccio, se avessi colpito qualcuno forse sarei stato sospeso”.

La squalifica di Djokovic agli US Open

Quando Pablo Carreno ha ottenuto il break che lo ha portato a condurre 6-5 nel primo set, Djokovic si è arrabbiato per il servizio perso ha scagliato la pallina che aveva in tasca con grande forza verso i teloni del campo centrale e invece di prendere i teloni stessi con i nomi degli sponsor ha colpito in pieno una giudice di linea, che è rimasta a terra per qualche minuto per il durissimo colpo subito alla gola. Il destino di Nole era segnato da subito, sono passati una decina di minuti, poi è arrivata la sanzione. Djokovic squalificato, fuori dal torneo.

Le più note squalifiche del mondo del tennis

Non sono tantissime le squalifiche nel mondo del tennis. Il cambio di regolamento nel 1990 sfavorì John McEnroe che perse la testa più volte negli ottavi di finale degli Australian Open con lo svedese Pernfors, che si trovò vincitore a sorpresa dopo tre sanzioni comminate all’americano. Anche i correttissimi Pescosolido e Tim Henman hanno subito una squalifica, così come Nalbandian che gettò al vento un possibile successo nella finale del Queen’s contro Cilic per aver colpito per rabbia la sedia di un giudice di sedia, la sedia si ruppe, il giudice cadde, infine è toccato a Shapovalov, cartellino rosso in Coppa Davis. E proprio il canadese affronterà Carreno nei quarti degli US Open.

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