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Cosa c’è dietro la battaglia tra Nadal e Djokovic che va oltre il campo da tennis

Novak Djokovic e Rafa Nadal sono al momento i rappresentati di due correnti di pensiero diverse riguardanti il futuro del tennis. Più progressista il primo, più conservatore il secondo: Nole vorrebbe che tutti i tornei si uniformassero alla formula dei 3 set (Grande slam compreso), mentre il maiorchino non cambierebbe nulla. Ecco cosa c’è dietro questa “sfida” tra titani fuori dal campo.
A cura di Marco Beltrami
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Novak Djokovic da una parte e Rafa Nadal dall'altra, questa volta però non nel campo da tennis. Il numero 1 e il numero 2 della classifica Atp, sono i rappresentanti di due "correnti di pensiero" diverse sul futuro del loro sport. Da una parte c'è il serbo, che sembra più progressista e vorrebbe uniformare tutti i tornei al meglio dei 3 set, eliminando la formula dei 5 in occasione dei prestigiosi appuntamenti del Grande Slam. Dall'altra il mancino di Manacor più conservatore, e intenzionato a rispettare la "tradizione". Ma cosa c'è dietro le due posizioni?

Djokovic promotore della rivoluzione nel tennis, addio ai tornei da 5 set

Novak Djokovic, ancora una volta ha sorpreso tutti anche fuori dal campo. L'attuale numero 1 della classifica mondiale sta spingendo per quella che sarebbe una rivoluzione nel mondo del tennis. Oltre ad essere l'ideatore di una nuova associazione tennistica la PTPA (opposta e in guerra alla storica ATP) di cui fanno parte anche Pospisil sconfitto in finale a Sofia da Sinner e diversi tennisti americani, il serbo vuole apportare delle novità importanti, anche nel gioco uniformando tutti i tornei sulla formula dei 3 set, pensando a partite senza giudici di linea, ma con la tecnologia a sostituire gli stessi. La prospettiva di togliere la formula dei 5 set nei tornei del Grande Slam, ovvero quelli più prestigiosi sarebbe un salto nel futuro non indifferente.

Nole in occasione della conferenza stampa del Masters di Londra ha dichiarato: "Non vedo motivo per giocare al meglio dei cinque set, anche se è una tradizione. Credo che il tempo di attenzione degli appassionati, specialmente dei giovani, sia minore. Così, per migliorare davvero il prodotto tennis dal punto di vista commerciale e del marketing dobbiamo adattarlo alle giovani generazioni. Sfortunatamente, c’era una statistica un po’ impressionante, secondo cui l’età media degli appassionati di tennis nel mondo è di 61 anni".

Perché Djokovic vuole solo tornei al meglio dei 3 set

La sua idea in sintesi nasce dunque dalla volontà di rendere il tennis uno sport più ricco, con maggiori introiti dunque anche per tutti i giocatori e gli addetti ai lavori. Partite al meglio dei tre set, sarebbero un prodotto televisivo più spendibile, non essendoci il rischio di un prolungamento eccessivo, con la possibilità dunque di un incastro migliore nei palinsesti. Un tennis dunque non troppo "lungo" e dunque noioso, ma anche capace di essere più televisivo, con accordi sui diritti più vantaggiosi.

Nadal vs Djokovic, il maiorchino più tradizionalista

Le idee di Djokovic non sono invece affatto condivise dagli altri due giganti del panorama tennistico internazionale, ovvero Rafa Nadal e Roger Federer (ma anche altri, come Thiem e Zverev). Il primo in particolare, si è rivelato più tradizionalista e senza troppi giri di parole ha dichiarato: "Sono totalmente contrario ad accorciare i tornei del Grande Slam al meglio dei tre set. Il formato attuale, che ti permette di vincere se ottieni ben tre set in un incontro rende questi tornei speciali. Questa è la storia del nostro sport. Per vincere un torneo dello slam, devi essere più forte mentalmente e fisicamente".

D'altronde il maiorchino è uno dei tennisti più popolari del mondo, e non vede di buon occhio anche possibili "rivoluzioni" a livello politico schierandosi dalla parte dell'Atp. Anche il discorso televisivo portato avanti da Djokovic non è sinonimo di successo: basti pensare a quanto accaduto alla Coppa Davis. Il torneo a squadre nazionali, modificato anche per renderlo più appetibile alle TV, si è rivelato un flop anche in termini di ascolti

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