Berrettini si rivolge al pubblico dopo la vittoria su Collignon in Coppa Davis: “Scusatemi”

Il martello ha colpito forte. Matteo Berrettini ha regalato all'Italia il primo punto contro il Belgio nella semifinale di Coppa Davis. Una prestazione importante quella dell'azzurro per regolare in due set Collignon (6-3, 6-4) e spianare la strada ai campioni in carica. Emozionato e anche un po' frastornato Matteo nella classica intervista in campo dedicata al vincitore, con tanto di "curiose" scuse al pubblico di Bologna.
Le parole di Berrettini dopo la vittoria su Collignon in Coppa Davis
Ha avuto bisogno di qualche secondo di silenzio Berrettini prima di rispondere alle domande di Supertennis. Questo perché, come accaduto al suo amico Sinner a Torino, sono arrivati i cori dei tifosi per celebrarlo. E Matteo si è goduto tutto, prima di prendere la parola: "I primi pensieri? Pochi. Tanta felicità, più che altro. Tanto calore, tanto affetto, tanta voglia di lottare".
Le scuse di Berrettini al pubblico di Bologna
E poi ecco le scuse per un secondo set un po' più sofferto. Questo anche per merito di Collignon che ha capito il momento e ha provato a cambiare le sorti dell'incontro trovando il break. Una gioia durata poco, visto che è arrivato l'immediato controbreak di Berrettini che ha ritrovato fiducia e il suo tennis migliore per chiudere il discorso: "La partita me la sono un po’ complicata, scusate. Per fortuna è andata bene, ho lottato fino alla fine. Come sempre cerco di scavarmi dentro, di tirare fuori tutte le energie che ho in corpo".
Ogni volta che il tennista romano gioca e vince con la maglia azzurra, il pensiero viaggia indietro nel tempo, a quando sognava questi momenti: "Neanche mi ricordo quanti anni avevo quando ho iniziato a sognare di poter giocare. Era forse con mio fratello che sta qui e mi guarda, che giocavamo con i palloncini in casa, mi ricordo. Facevamo finta di essere dei tennisti professionisti e adesso sono qui. Il tempo passa veloce, ma per fortuna queste emozioni non passano mai, quindi continuiamo così".