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Sun Yang perde l’ultimo ricorso: il tre volte oro olimpico squalificato in via definitiva per doping

Il nuotatore cinese dal 2016 è sempre stato al centro di accuse di doping. L’attuale squalifica risale ad un episodio del 2018 quando impedì venissero effettuati i test, spaccando le provette.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sun Yang ha perso anche la sua ultima sfida in Tribunale con la corte Federale che non ha accettato il suo ricorso e ha confermato, in via definitiva, la condanna a quattro anni e tre mesi di squalifica per utilizzo di sostanze illecite. Il tre volte campione olimpico era stato fermato nel febbraio 2020, per un controllo antidoping del 2018, e da allora aveva sempre provato a ribaltare il verdetto attraverso tutti i gradi di giudizio possibile, fino all'attuale sentenza davanti alla quale non potrà più appellarsi.

La speranza da parte di Yang era fondamentalmente ben riposta perché un primo ricorso era stato già accettato. Quando nel febbraio 2020 il TAS di Losanna si era pronunciato decretando all'atleta cinese  una sospensione di 8 anni per violazione delle regole antidoping della Federazione internazionale di nuoto, Yang era riuscito a farsi abbassare la pena: il Tribunale aveva accolto le note difensive e abbassando il periodo di sospensione alla metà della durata iniziale. Il tutto per uno ‘scivolone' via social di uno dei giudici, l'italiano Franco Frattini che aveva commentato l'episodio lasciando trasparire una sorta di pregiudizio verso Yang e la volontà di punire il nuotatore cinese. Da sempre chiacchierato nel mondo del nuoto.

Mentre in Cina Sun Yang è quasi venerato, inserito tra i più grandi atleti del Paese, sul fronte internazionale è sempre stato al centro di discussioni, illazioni ed episodi che ne avevano compromesso la credibilità. Indimenticabili le dichiarazioni nei suoi confronti, risalenti alle Olimpiadi estive di Rio del 2016, da parte del nuotatore francese Camille Lacourt: "Mi rattrista vedere come si sia ridotta questa disciplina, la federazione internazionale dovrebbe mettere un freno a tutto questo. Quello (riferendosi a Sun Yang che nell'occasione conquistò la medaglia d'oro, ndr) fa passerella lassù sul podio ma ha truffato. Quello fa la pipì viola".

Rio de Janeiro 2016: Sun Yang festeggia una contestatissima medaglia d'oro. Due anni più tardi sarà al centro del caso doping
Rio de Janeiro 2016: Sun Yang festeggia una contestatissima medaglia d'oro. Due anni più tardi sarà al centro del caso doping

Due anni più tardi scoppia il caso di doping che lo riguarda e che fa il giro del mondo, per le incredibili vicende accadute. Nel settembre 2018, sottoposto ad un controllo antidoping a sorpresa, impedisce l'esecuzione dei test facendo rompere le fiale dei prelievi effettuati dalle proprie guarde. Senza più alcuna prova, malgrado l'inchiesta successiva del 2019, viene assolto ma la WADA (l'Agenzia Mondiale anti Doping) ricorre al TAS con la richiesta di una squalifica per otto anni. Un processo lungo e complesso dove testimonia a favore di Yang anche Ba Zhen, il suo medico personale, noto per essere stato già squalificato per doping. Nel febbraio 2020 il TAS accoglie il ricorso ed infligge una squalifica di 8 anni. Poi, la riduzione e infine la sentenza definitiva del Tribunale Federale che conferma lo stop di 4 anni e tre mesi.

La protesta nei confronti di Sun Yang arriva violentissima anche durante la cerimonia di premiazione ai Mondiali di nuoto 400 stile libero a Gwangju in Corea del Sud, nel 2019. In occasione del podio l'australiano Mack Horton, medaglia d'argento, per protesta, si allontana rifiutando di onorare la medaglia d'oro vinta proprio da Sun Yang.

La protesta di Mack Horton nei confronti del Cinese Sun Yang, già al centro di polemiche per doping
La protesta di Mack Horton nei confronti del Cinese Sun Yang, già al centro di polemiche per doping

Oggi Sun Yang ha 30 anni e in carriera è stato tra i migliori nuotatori sulle medie e lunghe distanze in cui si è confrontato ripetutamente anche con il nostro Gregorio Paltrinieri. Ha vinto i 1.500 e i 400 metri stile libero ai Giochi Olimpici di Londra nel 2012 e i 200 metri stile libero in quelli di Rio de Janeiro nel 2016. La squalifica terminerà nel maggio 2024, a ridosso delle Olimpiadi estive di Parigi, dove potrebbe pensare di ripresentarsi.

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