181 CONDIVISIONI

Vettel già rassegnato: “E’ andata bene che mi sono girato solo una volta”

“Macchina difficile da guidare”, è così che Sebastian Vettel ha definito la Ferrari a bordo della quale ha affrontato il primo appuntamento del Mondiale di Formula Uno. Il pilota tedesco è stato protagonista del contatto sfiorato con Sainz e ha chiuso in decima posizione sul circuito austriaco.
A cura di Maurizio De Santis
181 CONDIVISIONI

È

Immagine

Un esordio al Mondiale di Formula Uno da dimenticare. La domenica di Sebastian Vettel è di quelle da archiviare alla voce "cosa da dimenticare in fretta". Week-end negativo per il campione tedesco della Ferrari, iniziato sotto tono nelle libere e nelle qualifiche e poi finito in testacoda sul circuito austriaco. Il primo Gran Premio di una stagione anomala è iniziato sotto una cattiva stella e il quasi incidente con Carlos Sainz – l'uomo che prenderà il suo posto a Maranello –  sembra foriero di ciò che accadrà quando calerà il sipario anche su questa edizione ridotta del "circus". Lo spagnolo gli chiude la strada, gli sbarra il passo in curva e ne frena il tentativo di sorpasso: più chiaro di così…

A rendere ancora più opaca la gara di Vettel è anche la bella prestazione di Leclerc che è riuscito a conquistare un podio insperato a bordo di una vettura che, alla luce di quanto visto in pista, appare più lenta di quella dell'anno scorso. Dal settimo al secondo posto: meglio di così non era possibile fare e il monegasco lo ha fatto regalando alla Rossa un sorriso in tre giorni abbastanza grigi. Nulla da fare, invece, per il compagno di scuderia che così ha commentato la sua prestazione.

Sono quasi contento di essermi girato una volta sola – ha ammesso Vettel con ironia -. Per me oggi era davvero difficile.

Immagine

Vettel ha poi raccontato cosa è accaduto in occasione del contatto sfiorato con la McLaren di Sainz. Il tedesco ha ripercorso la manovra tentata in quella frazione di secondo.

Io e Carlos ci siamo ritrovati molto vicini, lui si è spostato leggermente sull'interno, io ero proprio al limite perché volevo avvicinarmi il più possibile ma ho perso il posteriore. Mi è successo almeno un paio di volte. La macchina era complicata da guidare, io ho provato a dare il massimo ma ovviamente il risultato non è stato quello che avrei voluto.

181 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views