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“Valentino Rossi oggi deve vincere Mondiali, non fare l’ambasciatore Yamaha”

Jarvis, direttore responsabile delle corse Yamaha, ha voluto mettere in chiaro il ruolo del pesarese all’età di quasi 41 anni: “Il suo compito è quello di vincere le gare e cercare di vincere campionati. Vedremo cosa accadrà in futuro e che direzione prenderà la sua carriera”.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi, 41 anni il prossimo 16 febbraio, insieme a un fan / Getty
Valentino Rossi, 41 anni il prossimo 16 febbraio, insieme a un fan / Getty

Una dichiarazione che lascia ben poco spazio all’immaginazione, quella di Lin Jarvis in un’intervista tv alla CNN. Il direttore responsabile delle corse Yamaha ha voluto mettere in chiaro quale sarà “il compito di Valentino Rossi” all’età di 41 anni e 25 di carriera. Il Dottore festeggerà il compleanno con il nuovo anno, esattamente il 16 febbraio, e per l’intera stagione 2020 sarà sotto contratto con la Yamaha. Accanto a lui, per il quarto anno consecutivo, ci sarà lo spagnolo Maverick Vinales mentre a dividere il box del team satellite SRT saranno nuovamente Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Tuttavia, la stagione che partirà in via ufficiale con i test invernali di Sepang (7-9 febbraio) sarà determinante per la definizione delle line-up del 2021.

Valentino deve vincere Mondiali, non fare l'ambasciatore Yamaha

Nonostante le tante voci che vorrebbero Vinales in Ducati e Quartararo al suo posto nella squadra ufficiale, la Yamaha ha diversi dubbi sulla definizione del suo futuro. “Dobbiamo pensare all’oggi, al domani e anche al futuro, ma è difficile dire quale sarà la soluzione –  ammette Jarvis – . Chiaramente Fabio ha un grande potenziale e ci piacerebbe che continuasse con la Yamaha perché sembra che si sia perfettamente adattato alle caratteristiche della nostra moto. È un grande talento per il futuro. E anche Maverick  – aggiunge – è sicuramente un grande talento. Quando ha iniziato con noi, nel 2017, è stato molto forte, ha vinto tre gare quasi subito e ora sta tornando ad esserlo. Non sappiamo se resterà con noi e non sappiamo se Fabio rimarrà, ma faremo del nostro meglio per mettere insieme il pacchetto più forte, insieme al team satellite”.

Il vero nodo da sciogliere, tuttavia, è quello del rinnovo di Rossi. “Valentino è un’icona, un pilota ancora molto competitivo ma non sappiamo quale sarà il suo futuro” spiega il manager inglese che, sebbene l’indiscusso richiamo mediatico del pesarese rappresenti un buon motivo per sfruttare la sua immagine anche in altro modo, ha voluto mettere in chiaro il ruolo del Dottore all’interno del team.

Quando gli è stato infatti chiesto se esiste l’ipotesi che Valentino possa ricoprire una posizione diversa in Yamaha, magari diventando ambasciatore del marchio nel mondo, Jarvis ha mostrato ben poche incertezze. “No, credo non ancora. Valentino è un pilota ufficiale e il suo compito è quello di vincere le gare e cercare di vincere campionati. Vedremo cosa accadrà in futuro, a seconda della direzione che prenderà la sua carriera, ma per noi non sarebbe corretto spingerlo in quel ruolo quando è un pilota ufficiale”. In ogni caso, la speranza della Yamaha per il nuovo anno è quella di ritrovare al più presto la strada del successo: “Con Maverick direi che in questo momento è ritrovata, spero che la trovi anche Valentino, con alcuni cambiamenti della moto e il cambio di organizzazione del team della prossima stagione”.

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