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Valentino Rossi nel team VR46 nella MotoGP 2022: “Lo vorrei in squadra con Luca Marini”

Nel corso dell’annuncio ufficiale dell’accordo con Ducati per le prossime tre stagioni della MotoGP, il principe saudita Abd al-Aziz Al Sa’ud, principale finanziatore del progetto del team VR46, ha rivolto un pubblico appello a Valentino Rossi che a breve deciderà sul suo futuro: “Sarebbe fantastico che il nove volte campione del mondo possa competere nei prossimi anni come pilota del nostro Aramco Racing Team VR46 insieme a suo fratello Luca Marini”.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il GP d'Olanda ad Assen Valentino Rossi deciderà il suo futuro. Dopo la pausa estiva della MotoGP sapremo se l'alfiere Petronas continuerà a correre anche nel 2022 oppure se opterà per il ritiro a fine stagione. C'è però chi tenta di convincerlo a proseguire la sua leggendaria carriera e farlo da pilota del suo team, l'Aramco Racing Team VR46, che per i prossimi cinque anni gareggerà nella classe regina del Motomondiale. Tra questi c'è anche il suo partner in affari e principale sponsor della sua squadra, il principe saudita Abd al-Aziz bin Abd Allah Al Sa'ud che, al momento dell'annuncio ufficiale della partnership triennale con la Ducati (di cui la VR46 sarà team satellite), ha lanciato un accorato messaggio al nove volte iridato affinché prenda in considerazione l'ipotesi di correre con la sua compagine nel corso della prossima stagione.

"Sarebbe per me fantastico che Valentino Rossi possa competere nei prossimi anni come pilota del nostro Aramco Racing Team VR46 insieme a suo fratello Luca Marini che già quest’anno gareggia con la sponsorship dei nostri marchi KSA New Cities, MAIC Technologies, TANAL Entertainment Sport&Media" sono state infatti le parole rilasciate dal principe saudita che appaiono come un tentativo di convincere il socio che ancora non ha deciso il proprio futuro.

Parole che dette in pubblico e in una circostanza ufficiale assumono un peso specifico molto importante soprattutto perché provengono da uno dei principali finanziatori del progetto avviato e portato avanti da Valentino Rossi e dal suo entourage, senza il quale l'approdo nella top-class sarebbe stato molto più complicato. La Tanal Entertainment Sport&Media e la Saudi Aramco, guidate dal principe Abd al-Aziz bin Abd Allah Al Sa'ud, sono infatti i principali sostenitori del progetto con VR46 sia nel mondiale MotoGP che in Moto2  e sono dunque legate da una consolidata partnership che rientra nel più ampio progetto politico Saudi Vision 2030, cioè il piano di sviluppo socio-economico che attraverso riforme strutturali, privatizzazioni e sviluppo delle piccole e medie imprese, vuole diversificare l'economia, creare nuove opportunità di lavoro e innalzare la qualità della vita in Arabia Saudita. Dietro dunque c'è molto di più di semplici gare di moto. Ed è per questo che l'appello pubblico del principe saudita a Valentino Rossi non può passare inosservato.

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