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“Valentino Rossi e Marc Marquez hanno vinto barando”: l’ex pilota spara a zero contro la FIM

La legittimità dei titoli vinti dai due campioni della MotoGP messa in dubbio dall’australiano Anthony West che su Facebook attacca duramente la Federazione Internazionale del Motociclismo.
A cura di Valeria Aiello
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Valentino Rossi, 40 anni, e Marc Marquez, 26 / Getty
Valentino Rossi, 40 anni, e Marc Marquez, 26 / Getty

Hanno lasciato che Valentino Rossi vincesse il titolo della 500 dandogli gomme speciali realizzate per le piste sui cui si correva. Hanno permesso a Marc Marquez di vincere il campionato della Moto2 consentendogli di barare con la sua centralina. Quando il team di Tom Luthi è andato a lamentarsi, gli hanno risposto che la Spagna aveva bisogno di un nuovo campione. Doveva accettare il secondo posto, o l’anno dopo non avrebbe gareggiato”. Così l’ex pilota Anthony West, da tempo infuriato per le vicissitudini dovute al doping, spara a zero contro la Federazione Internazionale del Motociclismo (FIM), tirando in ballo anche i due campionissimi della MotoGP.

West spara a zero contro la FIM

L’australiano, sospeso la prima volta per un mese dopo che un test antidoping svolto nel 2012 al GP di Francia di Le Mans aveva rivelato la presenza di metilexaneamina, nel 2016 era passato alla Superbike e due anni dopo alla Supersport. Tuttavia, in seguito a un ulteriore controllo dopo il round di Misano del 2018, era stato nuovamente squalificato per doping. Nonostante la sospensione, nel 2019 West si era iscritto al campionato brasiliano Superbike ma, nel mese di giugno, in seguito a una segnalazione della FIM alla Federazione carioca, è stato costretto al ritiro dalle competizioni. Adesso, a distanza di mesi, attraverso un post pubblicato su Facebook, l’ex pilota è tornato a parlare della vicenda, affidando ai social un lungo sfogo su quanto sia poco pulito il mondo delle corse, in particolare quelle del Motomondiale.

Mi ritiro. Ho finito. Queste persone corrotte sono fuori controllo e vogliono distruggermi – scrive West – . Ho corso in Brasile in un campionato che era non affiliato alla FIM e ora inventano le loro regole come se potessero controllarmi. Mi hanno già impedito di correre quando sono andato alla Kawasaki in Giappone e facendo interrompere la mia sponsorizzazione in Brasile. Odio la vita così com’è, e stavo cercando di fare del mio meglio per non tornare al verde. Sono stato cacciato di casa da mio padre. Non ho soldi. E non riesco a trovare un lavoro decente perché tutto quello che ho fatto nella mia vita è stato perdere tempo a correre in moto. Che perdente che sono! Ecco alcuni consigli per tutti: non pensate che riuscirete mai a vincere soltanto lavorando sodo. Per farlo, devi pagare.

Hanno permesso a Marc Marquez di vincere il campionato della Moto2 (nel 2012, ndr) barando con la centralina. Quando il team di Tom Luthi è andato a lamentarsi, gli hanno detto di stare tranquillo perché la Spagna aveva bisogno di un nuovo campione. Dovevano accettare il secondo posto o meno, altrimenti non avrebbero gareggiato l’anno dopo. Hanno lasciato che Rossi vincesse tutto il suo campionato 500 (nel 2001, ndr) dandogli gomme speciali realizzate per le piste su cui si correva. Hanno utilizzato elicotteri (per trasportare) gli pneumatici dalla fabbrica solo per Rossi. Così poteva vincere le gare.

Tutto quello che vedi è falso e controllato. Non credere a niente di ciò che vedi. Controllano chi vince le gare e chi no. Sono così f**********e arrabbiato. Ho altre 100 storie come queste da raccontare. Mi arrendo. Avevo programmato di tornare a correre a settembre ma non posso più prendere questa merda dalla FIM. Ha distrutto la mia vita al punto che vorrei essere morto. Odio la vita. F*****o di nuovo FIM”.

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