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Toto Wolff e il primo Mondiale F1 senza Niki Lauda: “Mi manca, ma ‘ricevo’ ancora i suoi consigli”

Toto Wolff ha parlato della sua prima vera stagione in Formula 1 senza l’amico e consigliere Niki Lauda scomparso nel maggio del 2019. Il team principal Mercedes ha ammesso che sente molto la mancanza del tre volte campione del mondo con cui ha condiviso tutta la sua avventura in F1 ma ha rivelato di aver trovato una soluzione per ricevere ancora consigli da lui.
A cura di Michele Mazzeo
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Il 2020 per Toto Wolff team principal della Mercedes è stato un anno ricco di successi personali e di squadra, ma è stato anche il primo Mondiale di Formula 1 interamente trascorso senza avere al fianco il suo grande amico e consigliere Niki Lauda. Il manager austriaco, che dopo aver visto la sua squadra trionfare per il settimo anno consecutivo nella classifica costruttori e il suo pupillo Lewis Hamilton centrare il settimo titolo iridato eguagliando così Michael Schumacher è da poco divenuto proprietario alla pari con Ineos e Mercedes del team, in un'intervista concessa alla rivista ufficiale della Formula 1 ha ammesso di aver sentito molto l'assenza del tre volte campione del mondo scomparso lo scorso 20 maggio 2019 durante questa stagione.

"Mi è mancato più che mai quest'anno – ha infatti detto Toto Wolff al magazine del Circus –, perché nel 2019 ero quasi in uno stato di shock per la sua morte e ho continuato ad andare avanti. Mi sono reso conto veramente che il mio buon amico se n'era andato solo alla fine dell'anno. Il mio compagno di viaggio se n'era andato e il mio confidente non c'era più. Il rapporto che avevamo – ha aggiunto il team principal della Mercedes – era una parte così importante della mia vita: volare alle gare insieme, discutere, cenare ogni singolo giorno".

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A riguardo il manager austriaco ha poi voluto sottolineare quanto fosse importante per lui avere al suo fianco ogni giorno Niki Lauda: “Lasciava il circuito alle quattro o cinque del pomeriggio, poi mi presentavo a cena alle otto e lui sarebbe stato lì con il suo iPad dicendo che era rimasto seduto annoiato per un'ora ad aspettarmi – ha ricordato il 48enne di Vienna –. Sarebbe partito per il circuito la mattina prima che ci fosse tutto il catering, ma gli piaceva andare lavorare al primo turno mentre io avrei preso il secondo turno. Mi manca davvero – ha ammesso –, soprattutto come amico ma anche come consigliere".

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Sebbene nella stessa intervista a cuore aperto Toto Wolff ha confessato che ci sono state diverse volte nel 2020 in cui avrebbe voluto poter chiedere il consiglio di Lauda, ​​tuttavia ha anche rivelato che dato l'approccio schietto e diretto alle questioni del suo compianto amico ha trovato un modo per continuare a "ricevere" consigli da Niki Lauda anche dopo la sua morte.

"Ci sono state situazioni quest'anno in cui avrei voluto avere la sua opinione – ha infatti rivelato Wolff –. Ma tutte le volte chiedo ‘cosa avresti fatto, Niki?' e la risposta mi viene subito, perché era così semplice. Quando chiedevo a Niki di varie situazioni lui rispondeva sempre con certezza: ‘Penso che dovresti farlo …' ".

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