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“Red Bull ha barato sul budget cap”: in FIA è arrivata una lettera, Ferrari trova nuovi alleati

Lo scorso 12 ottobre sul tavolo della FIA è arrivata una dura lettera riguardo allo sforamento del budget cap da parte della Red Bull con una precisa richiesta di sanzioni sportive e suggerimenti di modifiche all’attuale regolamento finanziario della Formula 1 da parte della McLaren che dunque si allea in questa battaglia con Ferrari e Mercedes.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Mondiale di Formula 1 2022 è pronto a tornare in pista ad Austin dopo una settimana di pausa ma, complice anche i titoli iridati già praticamente assegnati (Verstappen a Suzuka ha già matematicamente conquistato quello piloti e Red Bull a breve si porterà a casa quello riservato ai Costruttori), l'attenzione del paddock è interamente rivolta alla violazione del budget cap 2021 da parte della scuderia austriaca e alle sanzioni che la FIA le comminerà.

La squadra di Milton Keynes è stata giudicata colpevole di un'infrazione minore del tetto massimo spendibile nella passata stagione (ha dunque sforato per una cifra inferiore al 5% del budget regolamentare, insomma da 1 euro a 7,4 milioni di euro e avrebbe anche utilizzato uno stratagemma fraudolento per togliere dal computo totale un maxi-stipendio) e, pur professandosi innocente, si attende delle penalità non troppo pesanti da parte della Federazione (di fatto una grossa multa o poco più). E questa, leggendo tra le righe la nota ufficiale con cui è stata annunciata la violazione, è anche la sensazione che hanno gli avversari e molti addetti ai lavori.

Le sanzioni previste dal regolamento finanziario della Formula 1 in caso di infrazione minor overspend del budget cap (quella commessa dalla Red Bull nella stagione 2021)
Le sanzioni previste dal regolamento finanziario della Formula 1 in caso di infrazione minor overspend del budget cap (quella commessa dalla Red Bull nella stagione 2021)

Come è ormai chiaro a tutti però una sanzione troppo leggera nei confronti della Red Bull (che ha anche usufruito di quell'extra budget per vincere il Mondiale all'ultimo giro dell'ultimo gran premio della passata stagione e inevitabilmente ne ha tratto beneficio per il campionato attualmente in corso praticamente dominato dopo un'iniziale testa a testa con la Ferrari) sarebbe accolta molto male dal resto del paddock della Formula 1 dove già si sta studiando una soluzione che, pur senza modificare i risultati sportivi del 2021 e del 2022, vada comunque a penalizzare seriamente la compagine austriaca e consenta al nuovo regolamento finanziario e alla stessa FIA di mantenere una certa credibilità.

A Singapore dopo la notizia dello sforamento di Red Bull del budget cap 2021 è nata l'alleanza tra Ferrari e Mercedes.
A Singapore dopo la notizia dello sforamento di Red Bull del budget cap 2021 è nata l'alleanza tra Ferrari e Mercedes.

Le più agguerrite nel chiedere severe sanzioni per la Red Bull sono le due grandi rivali Mercedes e Ferrari che, già ancora prima che la notizia dello sforamento del budget cap fosse ufficializzata, hanno stretto una strana alleanza politica coalizzandosi per far sì che questa violazione (che, seppur considerata "minore", è pur sempre una grave irregolarità che ha influito sul campionato) non rimanesse impunita. Una lettera arrivata improvvisamente sul tavolo del presidente FIA Mohammed Bin Sulayem (divenuta pubblica tramite l'emittente britannica BBC) svela però che, su questa questione, il fronte anti-Red Bull non è composto solo dalla scuderia italiana e da quella tedesca. Anche un altro dei team più blasonati della F1 si è infatti unito alla richiesta di una pesante penalità nei confronti degli austriaci.

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La missiva datata 12 ottobre 2022 indirizzata al capo della Federazione Internazionale (e, per conoscenza, al boss della Formula 1 Stefano Domenicali) infatti è firmata dal Ceo della McLaren Zak Brown e i toni utilizzati non lasciano spazio ad alcun dubbio. Secondo il numero uno della squadra inglese difatti "la violazione del budget cap, così come le gravi violazioni procedurali, costituisce un imbroglio in quanto offre un vantaggio significativo rispetto ai regolamenti tecnici, sportivi e finanziari. Una squadra che ha speso di più di quanto consentito – prosegue la lettera riferita alla condotta irregolare da parte della Red Bull certificata dal Cost Cap Administration al momento del rilascio dei certificati di conformità al regolamento finanziario nel corso della stagione 2021 – ha guadagnato un vantaggio ingiusto sia nello sviluppo dell'auto dell'anno in corso che in quello successivo".

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Secondo il numero uno della McLaren inoltre la Red Bull non avrebbe alcuna giustificazione né motivo di dirsi sorpresa dall'interpretazione delle regole del budget cap dato che "nel 2020 ci è stato persino concesso un anno di prove generali, con ampie opportunità di chiedere chiarimenti alla FIA se i dettagli regolamentari non fossero chiari". Premesso ciò inevitabile che anche la scuderia di Woking, così come Ferrari e Mercedes, chiede che il team austriaco venga sanzionato pesantemente: "Non riteniamo che una multa da sola sarebbe una sanzione adeguata per una violazione del budget cap o una grave violazione procedurale. In questi casi è chiaramente necessario che ci sia una sanzione sportiva, come stabilito dalla FIA" chiede difatti chiaramente Zak Brown.

Nella lettera però il capo della McLaren non si limita soltanto ad avvertire la Federazione Internazionale sulle conseguenze che una sanzione troppo leggera alla Red Bull avrebbe all'interno del paddock della Formula 1 (così come invece ha fatto la Mercedes che, per l'eventualità, ha già studiato un piano per sabotare la regola del budget cap), ma ha anche suggerito una serie di penalità da infliggere alla squadra di Milton Keynes che, secondo il suo parere, sarebbero considerate adeguate in relazione alla gravità dell'infrazione commessa:

"Suggeriamo che lo sforamento del budget cap venga sanzionato con una riduzione del budget cap della squadra in questione per l'anno successivo alla sentenza, e che la sanzione sia pari alla spesa extra sostenuta più un'ulteriore multa: ad esempio, un eccesso di spesa di due milioni di dollari nel 2021, individuato nel 2022, comporterebbe una detrazione di quattro milioni di dollari nel 2023 (due milioni di dollari per compensare l’eccesso di spesa più due milioni di dollari di multa) – si legge infatti nella lunga ed esaustiva missiva inviata alla FIA da Zak Brown –.

Per contestualizzare, due milioni di dollari rappresentano un miglioramento del 25-50% del budget annuale per lo sviluppo di una monoposto e quindi rappresenterebbe un vantaggio significativo e duraturo. Inoltre, riteniamo che debbano essere previste sanzioni sportive per i piccoli sforamenti, pari a una riduzione del 20% del tempo dedicato alla CFD e alla galleria del vento. Queste – aggiunge – dovrebbero essere applicate l'anno successivo, per mitigare l'ingiusto vantaggio di cui la squadra ha beneficiato e continuerà a beneficiare".

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Secondo il Ceo della McLaren inoltre, in virtù del caso Red Bull, sono necessarie anche delle modifiche al regolamento finanziario della Formula 1 sia per quanto riguarda la recidività che per quel che concerne la relazione tra la gravità dell'infrazione commessa e la sanzione: "Per evitare che le squadre accumulino e traggano vantaggio dall'effetto moltiplicatore di diverse violazioni minori del budget, suggeriamo che nel caso di una seconda violazione minore del budget cap alla squadra venga contestata automaticamente una violazione grave. Infine, alla luce dei dati finanziari in gioco, una soglia del 5% sembra troppo ampia per essere considerata una violazione minore. A riguardo – chiosa Zak Brown nella sua dura lettera indirizzata a Bin Sulayem e Stefano Domenicali – suggeriamo che una soglia più bassa, pari al 2,5%, sia più appropriata".

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