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Pronto il piano per sabotare il budget cap in F1 dopo il caso Red Bull: Mercedes minaccia la FIA

Le sanzioni che la FIA dovrà comminare alla Red Bull per lo sforamento del buget cap nel Mondiale di Formula 1 2021 potrebbero decretare il fallimento dell’intero regolamento finanziario: la Mercedes fa sapere di avere già un piano a riguardo qualora la punizione per gli austriaci fosse troppo soft.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo l'annuncio della FIA sul mancato rispetto del budget cap 2021 da parte della Red Bull il paddock della Formula 1 si è trasformato in una polveriera pronta ad esplodere da un momento all'altro. Determinanti in tal senso saranno le sanzioni comminate alla squadra austriaca (vincitrice degli ultimi due Mondiali piloti con Max Verstappen e, a breve, anche del titolo Costruttori 2022) per l'infrazione "minor overspend" (spesa extra inferiore al 5% della cifra complessivamente consentita dal regolamento finanziario) certificata dal Cost Cap Administration della Federazione Internazionale.

Una punizione troppo pesante (decurtazione di punti nella classifica iridata piloti nel Mondiale 2021 che di fatto toglierebbe il titolo a Max Verstappen e lo consegnerebbe a Lewis Hamilton) farebbe insorgere la Red Bull che, tramite le parole del superconsulente Helmut Marko, se ciò dovesse verificarsi si è già detta pronta ad intraprendere una feroce battaglia legale contro la FIA. Dall'altro lato una sanzione troppo soft (una multa o sanzioni sportive che non penalizzino adeguatamente la scuderia di Milton Keynes) innescherebbe una agguerrita reazione da parte delle due rivali Mercedes e Ferrari (i due team che hanno conteso i titoli a Verstappen e alla stessa Red Bull nelle ultime due annate nonché le principali avversarie di quest'ultima per il campionato 2023) e farebbe perdere ogni credibilità alla Federazione Internazionale e al suo regolamento finanziario presentato come la panacea di tutti i mali della Formula 1.

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La cosa potrebbe anche chiudersi con un patteggiamento qualora la compagine austriaca e la FIA riuscissero a raggiungere un accordo bonario, ossia il cosiddetto ABA (Accepted Breach Agreement) che però ha come condizione imprescindibile l'ammissione da parte del team di aver infranto il regolamento, cosa che la Red Bull finora non ha fatto (e non sembra intenzionata a fare), l'accettazione passiva della sanzione inflitta (che ovviamente in questo caso sarebbe più mite) e la rinuncia a qualsiasi tipo di appello. Ma anche in questo caso la Federazione non potrà avere una mano troppo leggera per evitare di creare un precedente che di fatto metta in discussione la regola stessa del budget cap.

Le sanzioni previste dal regolamento finanziario FIA per chi sfora il budget cap commettendo un'infrazione "minor overspend" come nel caso della Red Bull
Le sanzioni previste dal regolamento finanziario FIA per chi sfora il budget cap commettendo un'infrazione "minor overspend" come nel caso della Red Bull

Sia se vi sarà un patteggiamento, sia che la palla passi al Cost Cap Adjudication Panel (una giuria di 12 giudici nominati dall'assemblea Generale della FIA) ad essere sotto i riflettori sarà l'entità delle sanzioni comminate alla Red Bull per questa violazione (seppur lieve) del regolamento finanziario nel corso del campionato Mondiale della Formula 1 2022. Ed è per questo che il paddock F1 è attualmente in subbuglio. Proprio qui infatti già circolano possibili soluzioni che metterebbero quasi tutti d'accordo come quella che vorrebbe punire sensibilmente la scuderia austriaca in vista del 2023 con sanzioni sportive penalizzanti (riduzione del budget cap e limitazioni alle ore in galleria del vento e alle CFD, Computational Fluid Dynamics, ossia le simulazioni al computer).

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Nel paddock però c'è anche chi vuole scongiurare la possibilità che la Red Bull se la cavi solo con una multa (indipendentemente dal suo importo) e per questo fa trapelare informazioni che suonano come una vera e propria minaccia alla FIA. È il caso da quanto fuoriuscito da Brackley in queste ultime ore con la Mercedes che avrebbe già deciso il comportamento da tenere nel caso la scuderia austriaca venga punita soltanto con un'ammenda per lo sforamento del budget cap.

A Singapore sul caso Red Bull è nata l'alleanza tra Ferrari e Mercedes.
A Singapore sul caso Red Bull è nata l'alleanza tra Ferrari e Mercedes.

Se questa eventualità dovesse divenire realtà infatti i tedeschi partirebbero nel prossimo campionato già con l'idea di sforare del 4,9% il budget cap a loro disposizione mettendo da parte già ad inizio anno un plafond con i soldi necessari per pagare la multa. Cosa che molto probabilmente faranno poi anche gli altri top team (Ferrari, McLaren e Alpine, e forse anche chi, come l'Aston Martin del magnate Lawrence Stroll, può disporre di cifre nettamente superiori a quelle previste dal regolamento finanziario). Inutile sottolineare che questa eventualità decreterebbe di fatto il fallimento della regola del budget cap, nata allo scopo di rendere economicamente sostenibile la Formula 1 e allo stesso tempo rendere più equilibrato e quindi più spettacolare il campionato azzerando il gap di disponibilità economica tra le varie scuderie, e di conseguenza il fallimento della FIA che del regolamento finanziario ne ha fatto il proprio vessillo.

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