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Allegri via dalla Juve a fine stagione, è muro contro muro: vuole tutti i soldi previsti dal contratto

La Juventus ha deciso di sostituire Massimiliano Allegri al termine della stagione ma la trattativa per un’eventuale separazione consensuale con buonuscita è in stallo: l’allenatore e il suo staff non intendono rinunciare nemmeno ad un centesimo di euro dei soldi che spettano loro dal contratto con scadenza nel giugno del 2025. A Giuntoli dunque non sembrano essere rimaste alternative oltre a quelle di un costosissimo esonero.
A cura di Michele Mazzeo
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Alta tensione in casa Juventus dove, nonostante la finale di Coppa Italia appena conquistata e una qualificazione alla prossima Champions League che al momento non sembra essere in discussione, in tanti sono sulla graticola per la deludente serie di risultati ottenuti negli ultimi tre mesi (3 sole vittorie in 14 partite disputate tra campionato e coppa) e per un gioco che non ha mai esaltato tifosi e addetti ai lavori. Tra questi c'è ovviamente anche quel Massimiliano Allegri considerato il principale responsabile del mancato passo in avanti di un progetto tecnico che sembra ormai giunto al capolinea nonostante il tecnico livornese e il suo staff siano legati per ancora un altro anno alla società bianconera.

Dopo il terremoto della passata stagione e il conseguente vuoto dirigenziale seguitone, da qualche mese il periodo di adattamento del nuovo responsabile dell'area tecnica Cristiano Giuntoli è terminato con quest'ultimo che ha preso definitivamente in mano le redini del nuovo progetto tecnico che partirà proprio dalla stagione 2024-2025 e, per diversi motivi, non può prescindere da un cambio in panchina (con Thiago Motta e Antonio Conte che restano al momento gli unici due nomi presenti sulla lista del ds juventino), nonostante le recenti smentite pubbliche dello stesso Giuntoli.

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Il primo motivo per il quale la Juventus non vuole iniziare la prossima stagione con ancora al timone Massimiliano Allegri è di natura tecnica dato che, nonostante sia ancora in corsa per gli obiettivi prefissati ad inizio anno (la qualificazione in Champions e la vittoria della Coppa Italia), non c'è stata quell'evoluzione sul piano del gioco e quella valorizzazione di quei calciatori considerati un patrimonio del club che ci si aspettava. Il secondo riguarda invece la sfera logistica dato che, guardando il calendario della prossima stagione (che per i piemontesi comincerà ad agosto con la Serie A e terminerà con il nuovo Mondiale per Club che si conclude il 13 luglio, cioè 10 giorni prima che inizi la stagione successiva), non può essere condotta da un allenatore a cui il 30 giugno 2025 scade il contratto. Ed essendo l'ipotesi prolungamento scartata a priori, non sembrano dunque esserci margini affinché la Juventus cominci la stagione 2024-2025 con il livornese come guida tecnica.

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Inevitabile quindi che in casa Juventus si sia cominciato già a parlare di come concludere questo matrimonio al termine dell'attuale stagione. L'idea di Giuntoli e della società era quella di trovare una soluzione bonaria con buonuscita per rescindere consensualmente il contratto con un anno d'anticipo. Idea che non ha però trovato d'accordo Massimiliano Allegri che, stando a quanto riporta Tuttosport, ha chiuso la porta a qualsiasi tipo di trattativa economica per favorire un suo addio.

Il tecnico toscano e il suo staff al momento non intendono rinunciare nemmeno ad un centesimo dei soldi che, da contratto, spettano loro anche per la stagione 2024-2025, circa 12 milioni di euro netti che per la società bianconera vorrebbe dire un esborso di una cifra vicina ai 20 milioni di euro tra emolumenti e tasse. Un muro contro muro dunque che, visto l'eccessivo nervosismo di Allegri durante il match di Coppa Italia contro la Lazio (dove addirittura è stato invitato alla calma dal suo calciatore Cambiaso), sembra ripercuotersi anche sulla squadra. Trovare la soluzione spetta ora a Cristiano Giuntoli a cui però non sembrano essere rimaste alternative oltre a quelle di un costosissimo esonero dell'allenatore a fine stagione.

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