Ralf Schumacher rivela: “Colloqui segreti tra Verstappen e Wolff”. E spuntano gli yacht in Sardegna

Max Verstappen e Toto Wolff, lontani dai circuiti ma molto vicini in Sardegna, con i rispettivi yacht ormeggiati a poca distanza l'uno dall'altro. A gettare benzina sul fuoco ci pensa Ralf Schumacher, che in un'intervista a Formel1.de ha confermato le voci su un incontro tra il tre volte campione del mondo e il boss Mercedes: "Ci sono buone probabilità che abbiano preso un caffè insieme".
Un'indiscrezione che si somma a una lunga catena di segnali. Wolff ha già ammesso pubblicamente di aver parlato con Verstappen per un possibile trasferimento in Mercedes, nonostante il contratto dell'olandese con la Red Bull sia valido fino al 2028. Ma clausole legate alle performance potrebbero aprire già nel 2026 la porta per un addio anticipato.

L'ipotesi di un passaggio clamoroso alla scuderia tedesca, che corteggia Verstappen da anni, è tornata a farsi concreta dopo il licenziamento di Christian Horner dalla direzione sportiva Red Bull, fatto che ha riaperto scenari di rottura interna. Mentre in molti vedono nell'addio di Horner un passo verso la permanenza del pilota (schierato nella fazione contraria all'ex team principal nella lotta per il potere interna al team austriaco) , Schumacher va nella direzione opposta: "Penso che sia abbastanza chiaro cosa voglia Max".
Verstappen, secondo l'ex pilota tedesco oggi opinionista di Sky Sport Germania, si sarebbe ormai reso conto che la Red Bull non è più un ambiente vincente: "Domenica si è visto che nemmeno lui poteva salvare la situazione. Quando capisci che qualcosa è irrecuperabile, è difficile tornare indietro".

Vacanze in Sardegna, yacht e indiscrezioni: i segnali che fanno tremare Red Bull
A confermare l'alta tensione ci sono i movimenti privati dei protagonisti. Il jet personale di Verstappen è atterrato venerdì in Sardegna, dove già si trovava Toto Wolff a bordo del suo Mangusta 165 "V". A poca distanza, ormeggiato, anche lo yacht dell'olandese, il Mangusta GranSport 22 "Unleash the Lion". La scena ha subito alimentato ipotesi e voci sui social, diventate quasi certezze dopo le parole di Schumacher.
Come se non bastasse, anche Nelson Piquet Jr, cognato di Verstappen, ha "spoilerato" il trasferimento nel corso di un podcast brasiliano, salvo poi correggere il tiro e ammettere che "non c'è ancora nessuna firma".
Lo scenario, però, resta tutto aperto. "Max non prenderà questa decisione alla leggera – ha aggiunto Schumacher –. Sa bene chi lo ha portato dove è oggi. Ma ciò che conta per lui è avere una macchina vincente". Un obiettivo che, secondo l'ex pilota tedesco, la Red Bull oggi non può più garantire: "Pierre Wache non è Adrian Newey. I dati in galleria del vento sono buoni, ma non bastano. Max vuole vincere di nuovo, e questa stagione non cambierà nulla".

Annuncio dopo la pausa estiva?
L'idea che l'addio possa concretizzarsi presto prende forma anche sul piano temporale. "Se Verstappen dovesse restare, non sarà solo per il 2026 ma anche oltre. Altrimenti, annuncerà il trasferimento quest'anno. E credo che l'annuncio arriverà dopo la pausa estiva", ha concluso Schumacher.
La Mercedes, nel frattempo, non ha ancora rinnovato il contratto a George Russell, nonostante un ottimo inizio di stagione, e sembra pronta a fare spazio al campione olandese. D'altra parte, Toto Wolff si è mosso con decisione fin da quando sono emersi i segnali di crisi interna in Red Bull. "Se si muove uno come lui, poco credibile pensare che ci sia chi dentro Mercedes si oppone a Verstappen".

L'incontro in Sardegna, al riparo da occhi indiscreti, diventa così un tassello chiave di un puzzle che potrebbe stravolgere la griglia di Formula 1 nel 2026. Perché se Max dovesse davvero dire addio alla Red Bull, la nuova era della F1 inizierà con un colpo di scena degno dei migliori giri di qualifica.