Minardi non ha dubbi sul crollo di Leclerc a Budapest: “Impossibile che la Ferrari non sapesse il motivo”

Il crollo improvviso di Charles Leclerc nella gara del GP d'Ungheria della Formula 1 2025 continua a far discutere. Dopo aver guidato la gara per oltre 40 giri, il monegasco è sparito dalla scena, chiudendo addirittura fuori dal podio e parlando poi di un presunto problema al telaio. Una versione ripresa anche dalla Ferrari nella nota post-gara anche se le parole a caldo di Vasseur hanno instillato dei dubbi (ai quali si sono aggiunti i sospetti provocati dall'inquietante ipotesi avanzata da George Russell), una versione che anche chi conosce bene le dinamiche di un team di F1 come Gian Carlo Minardi fatica a mandare giù.
"È impossibile che non sapessero in tempo reale cos'era successo – spiega infatti l'ex patron dell'omonima scuderia ai microfoni di Fanpage –. In un box con 30 ingegneri e altrettanti al remote garage, non si può dire ‘dobbiamo controllare'. Dopo 40 giri in controllo, non si possono perdere 45 secondi in 30 giri senza una spiegazione". Un attacco chiaro alla gestione della comunicazione Ferrari, accusata di nascondere dietro genericità e frasi fatte una situazione ben più complessa. "È da inizio anno che sentiamo raccontare cose che poi non si avverano – aggiunge il 77enne di Faenza –. Servono chiarezza e verità. Non si può più scaricare tutto sui piloti".

Nemmeno sulle spalle di Lewis Hamilton, finito nel mirino dopo le sue esternazioni nel post-qualifica a Budapest ("forse dovrebbero cambiare pilota, io mi sento inutile"). Minardi però lo difende: "Lewis non ha alzato bandiera bianca. Viene da una struttura vincente, oggi si trova in una realtà diversa. Ma sa perfettamente che in qualifica Leclerc è più veloce di lui. L'ha riconosciuto con brutale onestà".

Il recente rinnovo di Vasseur, intanto, chiude almeno uno dei capitoli aperti. Ma ora servono i risultati. "Basta proclami. È il momento di far vedere cosa si è costruito. E se c'è un vero organigramma. Ferrari ha mezzi e persone per fare sviluppo: deve almeno blindare il secondo posto e cercare di vincere una gara". Uno sviluppo che, secondo Minardi, può essere anche utile in ottica 2026, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento.
Infine, il pensiero va al giovane Kimi Antonelli, al centro delle critiche per il suo momento difficile in Mercedes. "È un talento. Ma serve lasciarlo lavorare, senza pressione. Oggi basta un piccolo errore per passare dalla prima alla sesta fila. Deve staccare, prendersi una vacanza e pensare solo alla sua crescita. Senza farsi condizionare".

Cosa pensa di quanto accaduto a Charles Leclerc nel GP d'Ungheria 2025, dove è crollato dopo 40 giri di gara?
"Quello che è accaduto a Leclerc non deve dirlo Gian Carlo Minardi, lo deve dire la Ferrari. E non devono continuare a dire ‘dobbiamo valutare, dobbiamo vedere, dobbiamo controllare'. È impossibile che in un box con 30 ingegneri, e altri 30-40 nel garage remoto, non si abbia almeno in tempo reale una motivazione. Dopo, certo, vanno studiati i dati, ma non si può continuare dire ‘dobbiamo capire'. Qualcosa è successo, perché non si può essere in controllo per 40 giri e poi perdere 45 secondi in 30 giri. Dall'inizio dell'anno ci vengono raccontate cose che poi non avvengono: miglioramenti piccolissimi contro lo strapotere non solo della McLaren ma a fasi alternate anche di altri team che, con modifiche, qualcosa fanno vedere. È arrivato il momento di essere chiari e dire la verità, perché è corretto esserlo con chi ama questo sport".
La Ferrari ha parlato di un possibile problema al telaio. È plausibile identificarlo così subito dopo la gara?
"Questo lo ha detto più che altro Leclerc, poi la Ferrari l'ha riportato in una nota ufficiale. Con gli strumenti che hanno in mano, possono a grandi linee individuare il problema. Poi certo, dopo va studiato il perché si è verificato. Dovranno essere loro a fare dei chiarimenti in merito. Perché non si può continuare, come avvenuto in passato, a scaricare le responsabilità sui piloti. Oggi siamo oltre la metà del campionato e le modifiche che fin qui hanno funzionato sono state poche. E sinceramente non credo proprio che i piloti siano responsabili di questa stagione così difficile. E questo andrebbe detto chiaramente".
A proposito di responsabilità, Vasseur è stato appena riconfermato…
"Auguriamoci che sia stato fatto in nome di quella continuità indispensabile in Formula 1. Però adesso ci devono far vedere se esiste davvero un organigramma chiaro, se c’è qualcuno che possa dire la verità, scegliere le persone, cambiare il management e ciò che non funziona. Perché al momento, da osservatore in poltrona, risultati positivi non ne vediamo. E se non si è limpidi e chiari, il tifoso rimarrà sempre deluso".

Lewis Hamilton ha dichiarato che la Ferrari dovrebbe cambiare pilota, perché lui si sente inutile: cosa ne pensa?
"Ma lui non è inutile. E non pensiate che non sia motivato. Ha alternato cose da sette volte campione del mondo a momenti difficili perché viene da un team che ha vinto otto titoli Costruttori e sette Piloti: oggi si trova in una macchina e in un'organizzazione completamente diversa. Lui sa benissimo che in qualifica Leclerc è più forte di lui in questo momento, lo riconosce in modo brutale. Con quell'esternazione ha voluto dire che riconosce che Leclerc con quella macchina in questo momento è più veloce di lui. Ma non credo minimamente che sia abbattuto e che abbia alzato bandiera bianca, anzi".
Se fosse lei a prendere le decisioni in Ferrari: punterebbe su qualche vittoria quest'anno o penserebbe solo al 2026?
"Una squadra come la Ferrari, che ha risorse umane ed economiche, deve continuare a sviluppare. Anche perché se le modifiche che vengono apportate adesso sono modifiche positive questo può dare lo slancio giusto a chi sta costruendo la macchina del 2026 al fine di avere delle idee nuove in vista di un campionato che sarà estremamente difficile sia aerodinamicamente che a livello di motore. Prima di tutto deve farlo per blindare almeno il secondo posto nel Mondiale Costruttori, e poi per cercare di vincere almeno una gara. Ricordiamoci che l'anno scorso ha vinto gare e lottato fino all'ultima corsa per il Costruttori. Poi ci sono stati cambi tecnici e organizzativi che non hanno dato i risultati sperati. Ora Vasseur ha il contratto, quindi è giusto che mostri cosa ha già messo in piedi per il futuro. E che porti risultati".
Capitolo Kimi Antonelli: lo conosce bene. L'Italia si è forse illusa troppo? Ha troppa pressione addosso?
"La domanda contiene già la risposta. In Italia siamo specialisti nel mettere alle stelle chi fa il proprio dovere e nel distruggere chi sbaglia, senza analizzare i motivi. Andrea è un ragazzo fantastico. Potrà e dovrà migliorare. Ma bisogna smettere di mettergli pressione. Oggi basta un errore minuscolo, che uno o due anni fa non si notava nemmeno, per finire dalla seconda fila alla sesta. Deve staccare, farsi una bella vacanza, liberare la mente da ciò che pensa o pretende la gente. Deve andare avanti per la sua strada".