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Mercedes lontanissima da Ferrari e Red Bull pure in Australia, Hamilton: “Così è frustrante”

Nelle prove libere del GP Australia di Melbourne la Mercedes è uscita dalla top ten. Molto delusi i piloti Lewis Hamilton e George Russell: “Non migliora niente”
A cura di Alessio Morra
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La Mercedes non migliora, nemmeno a Melbourne. Certo il venerdì conta poco, non si assegna la pole position né ci sono in palio i punti del Gp d'Australia. Ma dopo una prima sessione accettabile, nella seconda Hamilton e Russell sono sprofondati. Entrambi fuori dalla top ten. E lo spettro dell'eliminazione in Q1 o Q2 torna forte, dopo la delusione di Jeddah. Entrambi i piloti si sono lamentati profondamente al termine della seconda sessione di prove libere.

Settimo nella prima sessione di libere, solo tredicesimo nella seconda, fuori pista compreso. Hamilton ha parlato della sua Mercedes, che anche cambiando assetto non è riuscita a trovare ritmo e velocità. Che la casa tedesca sia in difficoltà è chiaro, ma non ci si aspettavano così tante difficoltà anche in un tracciato come questo di Melbourne, in cui il motore non è assoluto dominatore. Il sette volte campione del mondo era piuttosto sconsolato, già il settimo posto della mattina era un mezzo disastro considerato il ritardo di oltre un secondo: "Non c'è molto che possiamo fare. Questo è frustrante perché cerchi di spingere e fai anche quando un giro decente, ma sei a un secondo e due decimi, è molto difficile. Nulla di quello che si cambia sulla macchina al momento fa la differenza".

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Ha espresso bene il suo stato d'animo Lewis aggiungendo che c'è sempre voglia di primeggiare, ma poi in pista è tutto diverso: "Entri molto ottimista, poi fai dei cambiamenti, poi sembra che non si migliora. Quindi abbiamo apportato alcune modifiche nella FP2, ma è andata molto peggio. La Mercedes è solo un'auto complicata".

Non è andata meglio a George Russell, che è stato fuori dalla top ten in entrambe le sessioni di prove libere, anche se nell'ultima si è messo davanti a Hamilton. Pure lui era molto deluso. Ha capito l'inglese che dovrà lottare pure con Alpine, McLaren e Alfa Romeo, e non potrà farlo con Red Bull e Ferrari: "C'è molto lavoro da fare, ci sono diverse macchine a metà gruppo che sono davanti e noi siamo distanti. Dobbiamo lavorare, la macchina non ha dato brutte sensazioni, con la soft non andavo male. C'è qualcosa che dobbiamo risolvere per andare più veloce. Dobbiamo continuare l'analisi dei dati per capire, perché con l'assetto abbiamo cambiato radicalmente ma i problemi restano gli stessi. Guidare è sempre bello, su una pista come questa anche di più; ma ti diverti di più quando scendi dalla macchina e sei vicino alle prime posizioni. Quando sei convinto di aver fatto un bel giro e sei undicesimo, e allora vuol dire che c'è un problema". 

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