video suggerito
video suggerito

Leclerc svela cosa ha imparato da Hamilton nell’anno insieme in Ferrari: “Mi concentravo su altro”

Charles Leclerc racconta cosa ha imparato da Lewis Hamilton nel primo anno insieme in Ferrari: meno istinto e più dati. Il bilancio di una stagione difficile.
A cura di Michele Mazzeo
19 CONDIVISIONI
Immagine

Il Gran Premio di Abu Dhabi ha chiuso il primo capitolo della coppia Leclerc-Hamilton in Ferrari, una convivenza che nei risultati è apparsa molto più sbilanciata di quanto ci si aspettasse al momento dell'ingaggio del sette volte campione del mondo. In una stagione complicata per la scuderia di Maranello, segnata da una SF-25 priva di veri punti di forza e da una lunga serie di occasioni mancate, è stato il monegasco a reggere il peso dei risultati.

I numeri raccontano un quadro chiaro: tutti e sette i podi della squadra del Cavallino Rampante portano la sua firma, con un margine finale vicino ai 90 punti sul sette volte campione del mondo, il più ampio mai registrato dall'inglese nei confronti di un compagno di squadra in Formula 1. Anche sul giro secco il confronto è stato netto, con il 28enne di Monte Carlo capace di imporsi nella maggior parte dei testa a testa in qualifica, mentre in gara il 40enne di Stevenage ha chiuso davanti solo in rare circostanze.

Immagine

Eppure, nonostante l'assenza di una vera rivalità sportiva interna, il rapporto non è stato sterile. Anzi, Leclerc ha ammesso apertamente di aver tratto benefici importanti dal lavorare accanto al pilota più vincente della storia della F1.

Parlando a L'Équipe, il monegasco ha spiegato come l'arrivo dell'ex Mercedes abbia inciso soprattutto sul suo metodo di lavoro: "Ho imparato moltissimo da Lewis, in particolare sul modo in cui lavora, su come analizza i dati e su quali sono importanti per lui". Un cambiamento profondo rispetto al passato, quando Leclerc ammette di essersi affidato maggiormente all'istinto: "Prima del suo arrivo mi concentravo di più sulle mie sensazioni istintive".

Immagine

Il punto di svolta riguarda soprattutto la gestione degli pneumatici e la preparazione alle qualifiche, ambiti in cui Hamilton ha mostrato una disciplina quasi maniacale: "Ora, soprattutto quando si tratta di portare le gomme in temperatura, sono molto più attento ai numeri e ai dati. Lewis è estremamente diligente ed estremamente preciso in questa finestra che permette alla gomma di funzionare bene, soprattutto in qualifica".

In un contesto tecnico povero di certezze e con una Ferrari spesso costretta a difendersi, Leclerc ha trovato proprio in questo confronto una leva motivazionale. "Con il suo arrivo, ho avuto molto da imparare. È stata una grande motivazione per me vederlo entrare in squadra", ha spiegato, chiarendo di non essersi mai sentito oscurato dalla presenza di Hamilton: "Lewis è stato di grande aiuto e non mi sono sentito nella sua ombra". Una lezione silenziosa, lontana dai riflettori delle polemiche che avevano accompagnato l'ingaggio dell'inglese, ma che racconta forse l'aspetto più solido di una stagione che in Ferrari, compreso lo stesso britannico, preferiscono archiviare in fretta, guardando già al 2026 e al nuovo inizio imposto dai regolamenti. Anche perché, come ha ricordato lo stesso Charles Leclerc nel post-gara di Abu Dhabi, "o ora, o mai più".

19 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views