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Leclerc ha il cuore rosso fuoco: “Non lascerei la Ferrari neanche se mi offrissero il doppio”

Alla vigilia del Gp di Imola, Charles Leclerc mostra tutto il rosso Ferrari del suo cuore. Non c’è offerta economica che possa sedurlo: anche se qualcuno arrivasse ad offrirgli il doppio di quanto guadagna con la Scuderia di Maranello, lui direbbe no. “Perché la Ferrari è speciale e voglio andare fino in fondo con la squadra che sognavo da bambino”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Alla vigilia delle prove libere del GP di Imola, Charles Leclerc si lascia andare ad una dichiarazione d'amore per la Ferrari che lascia pochi dubbi sulla sua voglia di imporsi con la Scuderia del Cavallino, anche se la china da risalire non si presenta facile. I soldi nella vita sono importanti, ma decisamente niente di fronte alla possibilità di diventare il primo ferrarista campione del mondo dopo tanti, troppi anni dal trionfo di Raikkonen nel 2007.

Il 23enne monegasco non ha dubbi se si trovasse di fronte ad un'eventuale offerta indecente: qualora qualcuno gli offrisse il doppio degli attuali 9 milioni che guadagna alla Ferrari, la risposta arriverebbe subito e senza tentennamenti.

"Direi di no al mio manager. Perché la Ferrari è speciale. I soldi sono importanti, ma io credo nel progetto e voglio andare fino in fondo con la squadra che sognavo fin da bambino – spiega a ‘Il Giornale' – Ci voglio provare e quando ho in mente qualcosa voglio arrivare fino in fondo. Non ci sono offerte che tengano: io sto benissimo qui e voglio raggiungere l'obiettivo che mi sono fissato e non me ne andrò fin che non lo avrò raggiunto. Sono in una situazione facile e fortunata per poterlo dire, perché di soldi ne ho a sufficienza"

Leclerc non vuole illudere nessuno, il traguardo che sognano lui e tutti i tifosi della rossa non è dietro l'angolo, anzi c'è molto da lavorare a Maranello.

"Per vincere dobbiamo fare ancora un grande passo. Ci siamo avvicinati anche tanto, ma resta ancora molta differenza da Mercedes e Red Bull. E non credo avremo il potenziale per vincere. In qualche pista saremo più vicini, ma non credo abbastanza. L’obiettivo per ora è stare davanti alla McLaren. A fine anno sarò contento se vincerò almeno una gara. Sarà difficile, ma la vittoria mi rende contento e io lotterò sempre per provarci. È nella mia mentalità anche quando parto indietro e so di non avere il ritmo per vincere, io punto alla vittoria. Non mi interessano un quarto o quinto posto".

Vincere sì, ma senza rischiare di compromettere tutto con mosse avventate. L'ex pilota della Sauber spiega i progressi fatti alla voce ‘pazienza'.

"Ci ho lavorato molto. Prima volevo tutto subito, soprattutto al mio primo anno in Ferrari. Adesso ho capito che è meglio essere paziente e lavorare per recuperare. Come in partenza in Bahrain quando non ho attaccato? Non è che sarò sempre così. Però ho capito che è inutile lottare con chi sai essere più veloce all’inizio di una gara. Sceglierò meglio le mie lotte in pista".

Appuntamento da oggi nel weekend di Imola: Leclerc proverà a mostrare qualche progresso fin da subito, ma per il bersaglio grosso serve tempo e lui è il primo a saperlo.

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