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Leclerc ha cambiato la strategia della Ferrari in Canada: ha rifiutato l’ordine dato dal muretto

I team radio tra il muretto Ferrari e Charles Leclerc nel GP del Canada della Formula 1 2023 svelano com’è nata la strategia azzeccata che ha permesso a lui e a Sainz di compiere una gran rimonta: gli strateghi del Cavallino volevano far rientrare il monegasco ai box, ma lui si è rifiutato.
A cura di Michele Mazzeo
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L'esito della gara del Gran Premio del Canada ha risollevato il morale in casa Ferrari creando un cauto ottimismo in vista del prosieguo del Mondiale di Formula 1 2023. La grande rimonta di Charles Leclerc e Carlos Sainz, finiti ai piedi del podio dopo esser scattati dalla quinta e sesta fila della griglia di partenza in seguito alle disastrose qualifiche del sabato, ha di fatto riportato un moderato entusiasmo tra gli uomini del Cavallino che sembrano aver avuto conferma di aver intrapreso la strada giusta per tornare da subito a lottare per il podio con Aston Martin e Mercedes (trainate dai due vecchi rivali tornati a duellare tra loro Fernando Alonso e Lewis Hamilton) e in futuro avvicinare la Red Bull di Verstappen (trionfatore a Montreal anche con un inconveniente occorso ai freni della sua RB19) con cui il divario sembra ancora ampio.

L'ottimismo all'interno della scuderia di Maranello deriva dal fatto che sul circuito Gilles Villeneuve l'imponente pacchetto di aggiornamenti introdotto a Barcellona, che ha di fatto rivoluzionato la SF-23 (che avrà altre novità nel prossimo GP d'Austria), ha dato i frutti sperati con le due monoposto che sembrano aver risolto l'atavico problema dell'elevato degrado delle gomme che ha condizionato in negativo le rosse nella prima parte di questo Mondiale F1. Le Ferrari infatti, nonostante stint molto più lunghi degli altri data la strategia ad una sola sosta, hanno costantemente girato sul ritmo dei migliori mostrando una tenuta mai vista prima d'ora in questa stagione.

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L'altro segnale positivo per la Ferrari è invece arrivato dal fatto che, per una volta, si è scelta una strategia azzardata che si è poi rivelata assolutamente azzeccata. Restando entrambi fuori al momento dell'ingresso in pista della safety car per l'incidente occorso a George Russell dopo 12 giri, i due piloti del Cavallino hanno difatti potuto liberarsi del blocco di monoposto che faceva da tappo, portarsi alle spalle del trio di testa, avere strada libera per sprigionare tutto il potenziale della rigenerata SF-23 Evo e tenersi alle spalle Sergio Perez che con l'altra Red Bull, contrariamente al resto del gruppo, era partito con gomme hard e pertanto sicuramente non si sarebbe fermato ai box.

Alla luce di ciò nel post-gara la strategia impostata dal muretto della Ferrari è stata giustamente incensata con i meriti che sono andati al nuovo stratega della scuderia del Cavallino Ravin Jain. L'analisi dei team radio della gara di Montreal sembra però riscrivere, almeno in parte, la genesi di quella decisione che si è poi rivelata azzeccatissima e che è stata determinante nella rimonta compiuta dai due alfieri della squadra di Maranello.

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Analizzando le comunicazioni radio tra muretto e piloti nel momento in cui la safety car è entrata in pista infatti appare evidente come la strategia pensata da Jain fosse molto più conservativa: la Ferrari aveva infatti deciso di diversificare le strategie dei due driver con Charles Leclerc che sarebbe dovuto rientrare ai box per il pit-stop (e andare quindi su una strategia a due soste) mentre Carlos Sainz sarebbe dovuto rimanere fuori (e azzardare dunque quella ad unica sosta).

Nessun dubbio su ciò dato che, mentre le due rosse si trovano alla Curva 10, l'ingegnere di pista Xavi Marcos ordina al monegasco di entrare in pit-lane ("Box in questo giro, box in questo giro") e contemporaneamente Riccardo Adami dice allo spagnolo di non rientrare ai box ("Se le gomme sono ok stiamo fuori") spiegando anche che faranno l'opposto con Leclerc che lo precedeva ("Charles sta per rientrare ai box"). Evidente dunque che la decisione iniziale del muretto Ferrari fosse quella di diversificare le strategie dei suoi due piloti.

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A questo punto viene da chiedersi cosa abbia fatto cambiare idea alla squadra guidata da Vasseur e mettere entrambi i driver sulla strategia ad un'unica sosta? Anche in questo caso la risposta sembra arrivare dall'analisi dei team radio tra muretto e piloti andati in scena in quelle centinaia di metri che separavano le due SF-23 dall'ingresso della pit-lane del circuito di Montreal. Decisivo a riguardo sembra essere stato infatti il rifiuto di Charles Leclerc: "Non voglio rientrare. Sto lottando…" ha difatti detto con tono deciso il monegasco mostrando di fatto il proprio disaccordo con la strategia pianificata dal muretto.

Contrariamente a quanto avvenuto in passato, questa volta, gli uomini del muretto della Ferrari cercano una soluzione per venire incontro alla volontà del 25enne di Monte Carlo trovando un compromesso, ossia subordinando la propria strategia a quella decisa dalla McLaren per Lando Norris (il pilota che in quel momento lo precedeva e che quasi certamente si sarebbe fermato ai box): "Facciamo l'opposto di Norris" gli comunica difatti Marcos mettendo fine alle discussioni.

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