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Leclerc frenato da un doppiato, i sospetti della Ferrari: bandiere blu ignorate e strani messaggi

Dopo il mancato rispetto della bandiera blu nei confronti di Charles Leclerc nel GP di Monaco della Formula 1 2022 da parte del pilota Williams Alex Albon e un team radio sospetto diversi sostenitori della Ferrari hanno urlato al complotto pro Red Bull.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP di Monaco della Formula 1 2022 più che per la vittoria di Sergio Perez davanti a Carlos Sainz e Max Verstappen (con l'ordine d'arrivo confermato dalla decisione dei Commissari FIA di non accogliere il reclamo della Ferrari) sarà probabilmente ricordato per la grande occasione sprecata dall'altro pilota della scuderia di Maranello Charles Leclerc di vincere per la prima volta la gara di casa.

L'analisi del disastro del driver monegasco passato da saldo leader della corsa a fuori dal podio si è concentrata inevitabilmente sui gravi errori di strategia commessi dal muretto del Cavallino in fase di pit-stop, tralasciando però un altro episodio avvenuto durante la gara di Montecarlo che ha influito sul risultato di Leclerc e che ha scatenato i sostenitori del 24enne facendoli addirittura urlare al complotto.

Si tratta di quanto avvenuto durante il 20° giro della corsa monegasca quando il pilota della Williams, già doppiato, Alexander Albon è uscito dalla corsia dei box con gomme da asciutto appena davanti alla F1-75 di Leclerc (che montava invece gomme intermedie). Il ferrarista ha raggiunto il thailandese alla Massenet (curva 3) ma quest'ultimo, nonostante siano state esposte diverse bandiere blu, si è rifiutato di farlo passare per l'intero giro rallentando così l'incedere del monegasco e consentendo a Sergio Perez di entrare nella finestra per effettuare il secondo pit-stop (per passare su gomme da asciutto) e restare comunque davanti al pilota Ferrari.

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Leclerc infatti, dopo aver sbraitato in radio per il comportamento scorretto di Albon ("Dai! Che ca**o fa?" ha ripetuto più volte il padrone di casa), è riuscito a doppiare quest'ultimo solo alla Sainte Devote (Curva 1) della tornata successiva.  Questo episodio nel post-gara è stato eclissato dalle altre polemiche con solo il team principal del Cavallino Mattia Binotto ad averne fatto accenno: "Sui doppiaggi è incredibile come Latifi e Albon, che giravano quattro secondi più lenti con evidenti bandiere blu esposte, non lasciassero passare il leader della corsa" ha difatti detto il numero uno del muretto Ferrari a riguardo.

Se nelle analisi post-gara nel paddock di Montecarlo questo episodio non è stato preso granché in considerazione, non è stato così sui social network dove si è arrivati addirittura a gridare al complotto. A far sorgere dubbi a riguardo, oltre al fatto che pur correndo per la Williams motorizzata Mercedes Alex Albon sia ancora un pilota legato alla Red Bull, e il suo sospetto comportamento in pista (se vengono esposte bandiere blu ti devi spostare e agevolare il sorpasso), è anche il team radio andato in scena con il suo ingegnere di pista che lo avvertiva della bandiera blu per dare strada a Leclerc e contemporaneamente lo aggiornava sul distacco di Max Verstappen che stava sopraggiungendo alle loro spalle ("Bandiera blu Leclerc, Verstappen è dietro 6 secondi" è infatti la comunicazione fatta al thailandese).

I dubbi tra i sostenitori di Leclerc non sono però stati fugati anche dopo la spiegazione fornita da Alexander Albon (che comunque non è stato sanzionato dai Commissari FIA per questo suo comportamento evidentemente ritenuto conforme al regolamento): "È difficile da dire perché siamo usciti con le slick e avevamo un enorme vantaggio sul passo. È una di quelle situazioni in cui ti trovi in imbarazzo. Ci sarebbero volute tre curve per lasciarlo passare e poi sarei stato subito abbastanza veloce per sorpassarlo di nuovo. Secondo me saremmo stati più veloci entrambi se io fossi rimasto davanti perché mi sarei allontanato praticamente subito" ha difatti detto il thailandese della Williams giustificando il mancato rispetto delle bandiere blu.

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