La Ferrari mette a disposizione test sierologici a dipendenti e famiglie
In attesa di sapere che fine farà l'attuale stagione di Formula1 continuano le misure medico-sanitarie per cercare di contenere il contagio del virus anche all'interno delle scuderie. Tra queste, in prima fila c'è ovviamente la Ferrari. Il teamdel Cavallino Rampante ha predisposto un test sierologico con cui si potrà stabilire per ogni dipendente che entra in azienda se è affetto da coronavirus. Un metodo scientifico e sanitario che permette di controllare non solo nuovi casi di contagio ma anche chi ha potuto sviluppare eventuali anticorpi perché ha superato la malattia, anche in modo asintomatico, cioè senza subirne gli effetti più pericolosi per la propria salute.
Il progetto Back to Track
La Ferrari aveva messo a punto nei giorni passati un progetto per salvaguardare la salute dei propri lavoratori per cercare di ritornare a produrre. Il "Back to Track", che ha coinvolto una delle principali realtà di analisi medica italiana, la "Lifebrain" che ha permesso l'utilizzo di oltre 300 test ad altrettanti dipendenti. Il processo, poi subirà una fase due in cui verranno controllati anche i familiari dei dipendenti coinvolti nel progetto, in attesa che vi sia la fine del lockdown attuale.
Testa solo ai volontari
Fino al prossimo 3 maggio ogni attività sarà sospesa ma intanto la Ferrari si porta avanti nella sicurezza e nella salvaguardia dei propri lavoratori. Nel pieno del rispetto della volontà altrui perché il test non è imposto dalla azienda ma è solo per volontari. Così come lo sarà per i loro familiari ed eventuali fornitori che entrano in contatto con la società.
L'assistenza sanitaria e la copertura assicurativa
Oltre ai test e all'eventuale assistenza medica, la Ferrari ha messo in atto anche un altro aspetto fondamentale per tutelare i dipendenti: una assicurazione dedicata, oltre al sostegno medico e sanitario necessario in caso di contagio, non ché alloggi e staff medico per tutta la durata del'isolamento