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Kimi Antonelli si lascia andare in radio dopo il GP Canada: Wolff risponde con una sola parola in italiano

Il giovane talento italiano conquista il suo primo podio in Formula 1 nel GP del Canada 2025. Un risultato storico per Mercedes e per il 18enne bolognese, celebrato via radio da Toto Wolff con un messaggio speciale e una parola, ripetuta più volte, detta in lingua italiana.
A cura di Michele Mazzeo
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Quindici giugno 2025, Montreal. Una data che resterà nella memoria del motorsport italiano: Andrea Kimi Antonelli ha centrato il primo podio in carriera in Formula 1, chiudendo terzo al termine di una gara del GP del Canada emozionante e ricca di colpi di scena.

Un risultato frutto di una corsa condotta con coraggio e lucidità, impreziosita da una partenza perfetta che ha permesso al rookie bolognese di superare subito Oscar Piastri. Il giovane della Mercedes ha poi resistito alla pressione della McLaren e di Lando Norris nel finale, chiudendo con merito sul podio alle spalle del vincitore George Russell e del secondo classificato Max Verstappen.

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Il podio canadese rappresenta una tappa fondamentale nella crescita di Antonelli, che dimostra di essere già pronto per l'élite della F1. Emozionante il team radio a fine gara, con Kimi in lacrime e Toto Wolff che, in un mix tra inglese e italiano, ha celebrato così la sua prestazione: "Il piccolo Kimi cresce e diventa il Grande Kimi!" ha infatti detto rimarcando più volte la parola "Grande" detta in lingua italiana .

Poco prima, anche l'ingegnere di pista Peter Bonnington, noto come Bono, aveva scherzato con il giovane pilota: "È stato dannatamente stressante!". Antonelli ha risposto con un ripetuto "Oh mio Dio", lasciando trasparire tutta la sua emozione per un risultato inseguito sin dalle categorie minori.

Nel post-gara, intervistato da Nico Rosberg ai microfoni della F1, il 18enne ha raccontato così la sua corsa: "Sono felicissimo ma è stato stressante! Gara tosta, non ho ancora realizzato quello che è successo. Posso dirvi però che me la sentivo… ed è successo davvero. Sono partito bene e sono riuscito a superare Piastri. Poi sono rimasto lì davanti. Bono mi parlava continuamente via radio per darmi i distacchi. Nel finale ho spinto molto dietro a Verstappen e ho finito per danneggiare la mia anteriore sinistra e le McLaren stavano arrivando, ma alla fine ho portato a casa il podio".

Nella successiva intervista ai microfoni di Sky Sport, il tono resta incredulo ma determinato: "Non ho realizzato ancora, è stata tosta, ho fatto una bella partenza superando Oscar. Quella è stata la chiave. Il passo era buono, stavo con quelli davanti, solo nell'ultimo stint ho degradato l'anteriore sinistra: è stato stressante perché le McLaren stavano arrivando. Ora posso tirare un sospiro di sollievo".

Decisiva, secondo il pilota bolognese, la gestione del settore 2, dove ha costruito margine per difendersi in rettilineo. Quando è uscita la safety car dopo il ritiro di Norris, Kimi ha ammesso: "Pregavo che la gara non ripartisse".  Il podio a Montreal è molto più di una semplice medaglia: è un segnale chiaro al paddock e un premio meritato per un weekend da incorniciare. E chissà che questa giornata non rappresenti davvero il trampolino di lancio per una carriera da protagonista.

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