210 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

GP Ungheria, Lewis Hamilton: “Poco impegno di F1 e FIA nella lotta al razzismo. È imbarazzante”

Nonostante la vittoria nel GP d’Ungheria, Lewis Hamilton è preoccupato per quanto accaduto all’Hungaroring in tema di lotta al razzismo: “È imbarazzante che molti team di Formula 1 non abbiano assunto alcun impegno pubblico, così come il fatto che il gesto di inginocchiarsi è stato fatto di fretta e senza organizzazione. La Fia e la F1 devono fare molto di più”.
A cura di Michele Mazzeo
210 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo il dominio nel GP d'Ungheria valsogli la 86ª vittoria in Formula 1 e il ritorno in vetta alla classifica iridata del Mondiale 2020, il pilota della Mercedes Lewis Hamilton non era del tutto soddisfatto. Ma a preoccupare il sei volte campione del mondo non sono le prestazioni in pista, dove né lui né la sua scuderia sembrano avere rivali all'altezza, ma il modo in cui Fia, Liberty Media e gli altri team di F1 stanno gestendo l'impegno nella lotta al razzismo, tema molto caro al primo pilota nero della storia del circus.

Lewis Hamilton infatti non ha nascosto la sua delusione per come è stato gestito all'Hungaroring l'ormai consueto momento che precede la gara quando tutti i piloti, alcuni inginocchiandosi altri stando in piedi, indossando una maglietta con l'eloquente scritta "End Racism" condannano ogni forma di razzismo e mostrano il proprio sostegno a quei movimenti impegnati proprio nella lotta al razzismo.

"Oggi ho corso per tutti quelli che stanno spingendo per fare cambiamenti positivi e combattere la disuguaglianza, tuttavia, purtroppo, come sport dobbiamo fare molto di più – così ha esordito infatti Lewis Hamilton in un post pubblicato sul suo profilo Instagram –. È imbarazzante che molte squadre non abbiano assunto alcun impegno pubblico nei confronti della diversità o che non siamo riusciti a trovare correttamente il tempo per compiere un gesto simbolico a sostegno della fine del razzismo prima della gara – ha proseguito il pilota Mercedes –. Oggi si avvertiva che si andava di fretta e mancava enormemente l'organizzazione e lo sforzo, che a sua volta diluisce il messaggio e fa sembrare che ci fosse qualcosa di più importante – ha evidenziato –. Non importa se ti alzi o ti inginocchi, ma dovremmo mostrare al mondo che la F1 è unita nel suo impegno per l'uguaglianza e l'inclusività. F1 e la FIA devono fare di più. Non esiste una soluzione rapida per la disuguaglianza razziale, ma è certamente qualcosa che non possiamo riconoscere una volta sola e poi andare avanti. Dobbiamo rimanere concentrati – ha poi concluso il 35enne britannico –, continuare a evidenziare il problema e rendere responsabili quelli con il potere".

210 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views