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Ferrari spiega la disastrosa strategia di Monaco, sbagliati i calcoli con Leclerc: “Ci ha sorpreso”

Il capo degli strateghi della Ferrari ha spiegato le motivazioni e le cause che hanno portato ai due gravissimi errori commessi nel GP di Monaco della Formula 1 2022 che hanno penalizzato enormemente il pilota Charles Leclerc.
A cura di Michele Mazzeo
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La Formula 1 si appresta ad un weekend di pausa in vista di ripartire da Baku con il GP dell'Azerbaijan in programma dal 10 al 12 giugno, il tema che ancora tiene banco nel paddock, oltre all'improvviso cambio al vertice della sezione F1 della FIA, è ancora il disastro della Ferrari nell'ultimo GP di Monaco che ha visto il poleman Charles Leclerc finire fuori dal podio dopo esser partito in pole.

A penalizzare il monegasco nella gara sulla favorevole pista di Montecarlo due gravi errori commessi dal muretto del Cavallino che prima, in seguito al rifiuto del compagno di squadra Carlos Sainz, lo ha fatto rientrare per coprirsi su Sergio Perez rientrato ai box per montare le intermedie facendogli perdere la posizione nei confronti del messicano e dello spagnolo, e poi con un doppio pit-stop (che si è cercato di evitare, ma solo quando ormai era troppo tardi) che ha permesso anche al rivale per il titolo iridato Max Verstappen di sopravanzarlo.

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Due clamorose topiche commesse dagli strateghi della squadra di Maranello che, oltre alla prima vittoria nel gran premio di casa, hanno anche fatto perdere al monegasco punti importanti nella lotta per il Mondiale con l'olandese della Red Bull. Errori di cui gli uomini della rossa si sono assunti le proprie responsabilità ammettendo le proprie colpe per aver sottostimato le gomme intermedie.

Nel tradizionale debriefing post-gara infatti il responsabile della strategia della Ferrari Inaki Rueda ha spiegato quali sono stati i ragionamenti che hanno portato il suo team a prendere quelle decisioni che di fatto hanno compromesso irreparabilmente la gara di Charles Leclerc svelando che dietro i due gravissimi errori ci sono dei calcoli sbagliati.

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Il primo errore nasce infatti dall'aver sottostimato la differenza di velocità tra la Red Bull di Sergio Perez con le intermedie e la F1-75 del monegasco con gomme da bagnato: "Mentre con Carlos Sainz ci siamo resi conto solo alla fine che non potevamo coprire Perez, con Charles Leclerc avevamo un grande distacco e pensavamo quindi di poterlo fare tranquillamente – ha difatti detto l'ingegnere spagnolo riguardo alla prima chiamata ai box di Leclerc –.

All'inizio del 18° giro Charles aveva più di dieci secondi di vantaggio su Perez e sapevamo che questo vantaggio si sarebbe ridotto perché Perez con gomme intermedie era molto più veloce di Charles con gomme da bagnato. Avevamo guardato gli altri piloti e i dati in tempo reale dalle auto e pensavamo che quel divario si sarebbe ridotto da circa dieci secondi a forse cinque, quattro, tre secondi al massimo – ha poi aggiunto il 43enne madrileno –.

Mentre stavamo entrando abbiamo visto però il divario di dieci secondi ridursi: sette, sei, cinque, quattro. Mentre Charles stava attraversando la zona della Piscina, l'ultimo riferimento temporale che avevamo ci indicava che sarebbe uscito con un secondo di vantaggio su Perez. Quello che non ci aspettavamo però – ha infine chiosato sull'episodio – era che Perez sarebbe andato complessivamente nove secondi più veloce di Leclerc in quel giro. Per questo abbiamo perso la gara con Charles".

L'aver calcolato male il tempo che Perez con gomme intermedie nuove avrebbe potuto recuperare in due giri su Leclerc che montava ancora le gomme da bagnato con cui ha cominciato la gara su una pista che stava via via asciugandosi è stata dunque la causa del primo errore che ha compromesso la gara del monegasco. Un errore di calcolo dunque così come da un calcolo sbagliato nascerebbe, secondo Rueda, anche il secondo errore del muretto della Ferrari a Montecarlo che appare ancora più grave del primo.

Il capo degli strateghi della scuderia di Maranello ha difatti rivelato che, dando ormai per perse le possibilità di vittoria con Leclerc, nel momento in cui la pista era pronta per le gomme da asciutto, si è pensato al doppio pit-stop per anticipare la Red Bull e permettere a Sainz di mantenere la prima posizione e al monegasco di riprendere quella persa dal messicano: "Volevamo mettere entrambe le vetture ai box con gomme da asciutto. Al 21° giro pensavamo che la pista fosse buona per le gomme da asciutto. A quel punto abbiamo chiamato Carlos per cercare di mantenere il comando, e abbiamo pensato ‘Portiamo Charles per sorprendere Perez in modo da poter finire P1 e P2'. Mentre stavamo entrando, stavamo guardando i dati. Il divario tra le nostre vetture era di 5 secondi. Era l'ora del Doppio, un doppio pit stop. Un comodo Doppio si fa con 6 secondi di distanza tra le vetture ma abbiamo pensato che 5 secondi e mezzo potessero essere sufficienti" ha quindi raccontato Inaki Rueda in merito a cosa abbia spinto il muretto della Ferrari ad effettuare il doppio pit-stop.

Il piano però non va come programmato dalla Ferrari che si accorge solo quando ormai era troppo tardi del pasticcio combinato facendo scattare la rabbia del pilota di casa. Ancora una volta infatti ad essere penalizzato e Charles Leclerc e ancora una volta la causa è un calcolo errato fatto dagli strateghi del Cavallino: "Man mano che le vetture si avvicinavano sempre di più all'ingresso ai box, il divario si è ridotto e all'ingresso dei box il divario era di soli 3 secondi e mezzo. Abbiamo fatto un tentativo all'ultimo secondo per dire a Charles di stare fuori, ma ormai era troppo tardi. Era già entrato in pit lane. In quel doppio Charles ha perso due secondi, quei due secondi che il giro successivo hanno permesso a Verstappen di uscire davanti a Charles" ha difatti chiosato Inaki Rueda terminando il debriefing post GP di Monaco della Formula 1 2022.

Un errore dunque ancor più clamoroso di quello commesso pochi giri prima: se infatti sottostimare la velocità delle intermedie montate da Perez nel primo pit-stop è stato un errore grave, non aver tenuto conto del fatto che Leclerc con gomme intermedie nuove e strada libera su una pista ormai asciutta (dato che li stai richiamando al box per montare le slick) nel corso di un quasi un giro riducesse sensibilmente il suo ritardo da Sainz che montava ancora le gomme da bagnato con cui aveva iniziato la gara è una topica clamorosa.

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