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Ferrari, l’ex boss Montezemolo: “Dopo di me inesperti e incompetenti. Pensavano fosse facile…”

L’attuale crisi della Ferrari in Formula 1 secondo l’ex presidente della Ferrari ha origini lontane e dipende dagli errori commessi dai suoi successori alla guida della Scuderia del Cavallino: “I problemi sono arrivati dopo il 2014. Le persone che gestivano la Ferrari allora non avevano né esperienza in Formula 1 né competenza in Formula 1. E pensavano che si potesse schioccare le dita e vincere rapidamente in F1”.
A cura di Michele Mazzeo
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Alla vigilia del GP d'Italia, ottava prova del campionato Mondiale 2020 di Formula 1, la Ferrari arriva malissimo. Un quinto posto in classifica costruttori, una SF-1000 che mostra molte carenze e i due piloti Charles Leclerc e Sebastian Vettel che, nell'ultima gara a Spa, sono finiti entrambi fuori dalla zona punti (dietro all'Alfa Romeo di Kimi Raikkonen). Un momento nero per la storica scuderia italiana che mai nell'era dei motori ibridi aveva toccato tale livello. Un disastro che secondo Luca Cordero di Montezemolo, presidente Ferrari per 25 anni, ha origini lontane, vale a dire dal suo addio alla squadra di Maranello dopo il 2014 (primo anno della Formula 1 ibrida).

"Nel 2014 abbiamo pagato un prezzo molto alto – ha detto infatti l'ex numero uno del Cavallino in un'intervista alla tv tedesca RTL –. Abbiamo sottovalutato la complessità del progetto del nuovo propulsore. Rispetto alla Germania, non c'era nemmeno la cultura ibrida in Italia. I problemi però – ha sottolineato Montezemolo – sono arrivati ​​dopo il 2014, purtroppo. Le persone che gestivano la Ferrari allora non avevano né esperienza in Formula 1 né competenza in Formula 1. E pensavano che si potesse fare così (schioccare le dita, ndr) e vincere rapidamente in Formula 1.

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Un grosso errore per esempio – ha poi proseguito – è stato quello di lasciare andare James Allison (ora direttore tecnico Mercedes, ndr). Nomino lui, ma potrei anche citarne altri. E poi – ha aggiunto ancora – hanno commesso l'errore di trasferire tecnici molto bravi dalla produzione di vetture stradali alla Formula 1. Ma questa richiede competenze completamente diverse.

Enzo (Ferrari, ndr) – ha poi detto ricordando una massima del Drake – mi ha sempre detto che se il miglior pilota è in Guatemala, va preso. Lo stesso vale per i tecnici. Dobbiamo assumere le persone migliori per migliorare le prestazioni. E questi tecnici – ha concluso Montezemolo – devono poi aiutare i giovani talenti tra loro a crescere".

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