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Ferrari, le voci sul flop nato da una spy-story e dalle rivelazioni alla FIA di un team rivale

A cosa è dovuto il sorprendente flop della Ferrari? Tutto potrebbe essere nato dall’inchiesta aperta dalla FIA sul motore della Rossa nella scorsa stagione e chiusasi con un “compromesso segreto” che avrebbe inciso poi sul nuovo assetto della macchina. Dietro l’indagine della Federazione potrebbe esserci stata la soffiata di un team rivale.
A cura di Marco Beltrami
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La Ferrari non va. Anche il Gran Premio d'Ungheria ha confermato il momento no, e la crisi della Rossa. Dietro questo notevole e impressionante flop potrebbe esserci una vera e propria spy-story, iniziata prima della vittoria di Leclerc nel Gp di Monza del 2019. La Fia infatti in quel momento ha aperto un'inchiesta sul motore della Ferrari considerato troppo potente. Una vicenda chiusasi con un accordo confidenziale tra la Federazione e la scuderia di Maranello sul famigerato power unit. Secondo le ultime indiscrezioni riportate sul Corriere della Sera da Giorgio Terruzzi, tutto sarebbe nato da un'operazione di spionaggio di un team rivale. Dopo quel "compromesso segreto", sono di fatto iniziati i guai delle Rosse.

Emergono indiscrezioni sorprendenti sull'indagine aperta dalla FIA sul motore della Ferrari nella scorsa stagione. Ci sarebbe stato dunque un team rivale, con una vera e propria storia di spionaggio industriale, dietro la "soffiata" che spinse la Federazione a voler vederci chiaro sulla potenza del motore della Rossa, e sulla tanto discussa Power Unit. La scuderia di Maranello insomma avrebbe sfruttato una "zona grigia" del regolamento per far esprimere al meglio il proprio motore, anche se probabilmente non c'erano gli estremi per una squalifica. Si tratta infatti di situazioni che spesso e volentieri, sono "all'ordine" del giorno, con le varie scuderie che pensano a come poter sfruttare le proprie caratteristiche, muovendosi al limite del regolamento.

Il tutto si è concluso con un "compromesso segreto", con la Ferrari che ha di fatto azzerato tutti gli sviluppi su cui si basava l'attuale monoposto. Da lì in poi la competitività del motore della Rossa è stato compromessa, in quanto l'intero progetto della SF1000 era stato immaginato su carichi di potenza nettamente superiori, portando ad un mancato bilanciamento. Ecco allora gli squilibri e il rendimento non all'altezza. Una situazione che, se confermata sarebbe grave, anche perché non mancano i sospetti su altre scuderie e sulla reale potenza del loro motore.

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