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Ecclestone risponde a Hamilton: “Se fossi istruito la F1 di cui hai beneficiato non esisterebbe”

L’ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone risponde a Lewis Hamilton che lo aveva accusato di essere ignorante in quanto ritiene che il razzismo non sia un problema nel Circus: “Se non fossi ignorante la Formula 1 di cui tu hai beneficiato non esisterebbe. Non pensare al colore della tua pelle, pensa a che colore è la tua mente. Non invidiare gli altri. Migliora e raggiungili”
A cura di Michele Mazzeo
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Continua il dibattito a distanza tra Lewis Hamilton e i "vecchi" protagonisti del Circus della Formula 1 sul tema razzismo. Il pilota britannico, così come fatto anche con Mario Andretti e Jackie Stewart, ha risposto anche all'ex patron del circus Bernie Ecclestone tacciandolo di essere "ignorante" in quanto nega che in Formula 1 esista il problema razzismo. Il creatore della F1 moderna però ha voluto nuovamente replicare al sei volte campione del mondo protagonista di una vera e propria crociata a sostegno di Black Lives Matter, come dimostra l'incitamento fatto agli altri piloti affinché si mettano in ginocchio prima dei GP o il pugno chiuso alzato in stile "Black Power" sul podio in Austria.

"Lewis potrebbe cominciare facendo sapere che anche persone non bianche sono impiegate da squadre e hanno le stesse opportunità – ha detto l'89enne Ecclestone in un'intervista rilasciata al tabloid britannico Daily Mail –. Lewis, afferma che sono ignorante e ignorante. Ho lo stesso suo livello di istruzione. Ma almeno io avevo un motivo: andavo a scuola durante l'ultima guerra, non sempre nelle migliori condizioni" ha incalzato l'ex boss della Formula 1.

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Il deus ex machina della F1 moderna ha continuato rivolgendosi direttamente ad Hamilton: "Sei fortunato perché se fossi stato adeguatamente istruito forse la Formula 1 non sarebbe quella di cui hai beneficiato. Anch'io l'ho fatto, ma io avevo cominciato a guadagnare anche prima di entrare in Formula 1 – il messaggio rivolto al pilota Mercedes –. Quando vincerai un altro campionato, sarà per il tuo talento ma anche per essere nel posto giusto al momento giusto. Come la maggior parte delle persone di successo, hai avuto un po' di fortuna e hai lavorato duramente. Ma sei un pilota speciale e una persona speciale – ha proseguito Bernie Ecclestone –. Non pensare al colore della tua pelle, pensa a che colore è la tua mente. Siamo tutti umani con gli stessi movimenti. Dobbiamo pensare allo stesso modo. Non invidiare gli altri. Migliora e raggiungili. Tutti abbiamo qualcosa di diverso dagli altri.  Alcuni di noi sono più corti, più alti, più sottili, più grandi, più belli. Questo è quello che abbiamo alla fine. Usalo per soddisfare te stesso, ma non per ferire gli altri. Siamo nati tutti allo stesso modo ed è così che dovremmo vivere".

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Per quanto riguarda i miei sentimenti per la nostra società nera, ho ritirato la F1 dal Sudafrica dopo che un bianco sudafricano ha ucciso un giornalista nero a causa dei suoi commenti. Durante un weekend di gara – ha infine raccontato l'ex numero uno del Circus –, mi hanno dato una macchina e un autista. Ero con Jochen Rindt, il pilota di F1, sulla strada per la pista. Una persona di colore stava camminando sulla strada e l'autista bianco aprì il finestrino della macchina e, con un bastone, colpì la persona di colore facendola cadere a bordo della strada. Ho gridato all'autista di fermare la macchina. Jochen e io abbiamo tirato fuori l'autista e messo la persona di colore in macchina e abbiamo portato il nostro nuovo passeggero in una zona più sicura per lui. Sono stato quasi arrestato dalla polizia. Ho spiegato loro i fatti, ma non volevano capire. Così è stato. Ho avuto molti altri incidenti come questo. La vita non è giusta – ha concluso – e abbiamo il compito di educare una generazione più giovane".

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