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Coronavirus, anche Mattia Pasini in fuga da Milano

Il nuovo decreto che allarga la zona rossa alla regione Lombardia e ad altre 14 province del Nord Italia allarma anche i cronisti e commentatori della MotoGP che si trovavano nella cabina di commento di Sky MotoGP a Milano Rogoreto. Come lui, anche Mauro Sanchini ha rapidamente lasciato il capoluogo lombardo. Meda: “Temendo fosse difficile rientrare nelle loro zone, sono tornati a casa”.
A cura di Valeria Aiello
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Mattia Pasini, 34 anni / Getty
Mattia Pasini, 34 anni / Getty

La bozza del nuovo decreto per contenere l’emergenza Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti e le ultime notizie sulla situazione) filtrata nella serata di ieri e firmata nella notte dal premier Giuseppe Conte con cui si amplia la cosiddetta zona rossa a tutta la regione Lombardia e ad altre 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola) ha creato grande panico in chi che si trovava in queste aree dal momento che, con l’entrata in vigore, non si potrà più entrare o uscire da queste zone.

Anche Mattia Pasini in fuga da Milano

Una preoccupazione, quella di rimanere bloccati e non poter fare ritorno alla propria dimora, che ha creato una vera e propria fuga dalle zone ritenute a più alto rischio contagio. Il timore ha assalito anche le due voci tecniche del Motomondiale, il pilota della Moto2 Mattia Pasini e l’ex pilota Superbike Mauro Sanchini che fino a ieri erano in cabina di commento impegnati nella telecronaca del GP del Qatar della Moto2 e Moto3 (le sole sue classi in pista questo weekend a Losail per la cancellazione del round MotoGP).

A darne notizia è il direttore di Sky Motori Guido Meda che, poco prima della partenza dei warm up delle classi minori, ha spiegato quanto accaduto nella notte. “Non ci sono Pasini e Sanchini, in quanto romagnolo-marchigiani, ieri sera, nel momento in cui è circolata la bozza del decreto del Presidente del Consiglio che rende la Lombardia zona rossa e così anche le province dove vivono Pasini e Sanchini, temendo che fosse difficile uscire dalla Lombardia e rientrare nelle loro zone, a titolo prudenziale, per non essere colti di sorpresa, sono tornati a casa loro e quest’oggi ci seguono in tv”. Al loro posto, ad affiancare Meda, è il direttore di Motociclismo,Federico Aliverti.

Anche se difficile da accettare, c’è da dire l’esodo incontrollato dalle zone ritenute ad alto rischio – per quanto ciascuno abbia avuto le proprie buone motivazioni nel voler tornare a casa – rischia di aumentare la diffusione del virus alle altre zone d’Italia. Quanto accaduto sera ieri sera, con la stazione di Milano presa d’assalto da centinaia di persone per salire sugli ultimi treni in uscita dalla Lombardia, spaventa le altre Regioni italiane dove si sta cercando di contenere il numero di casi. In queste ore non mancano gli appelli alla calma e senso di responsabilità, oltre alle richieste di controlli sui treni e disposizioni di quarantena per chi arriva dalle zone rosse.

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