Durante la notte i tifosi del Napoli hanno festeggiato lo scudetto. Ci sono stati anche diversi feriti e un uomo è morto. Inizialmente si pensava che la morte di questo ragazzo di 26 anni fosse dovuta proprio alle feste. Ma sia il sindaco che il Prefetto di Napoli hanno smentito ciò e hanno fatto sapere che questa morte è slegata dai festeggiamenti per il terzo titolo dei partenopei.

Napoli ha festeggiato tutta la notte per uno Scudetto atteso 33 anni. Una festa bella, rumorosa, caotica e che è durata molto molto a lungo. Momenti intensi per una città intera, per un popolo che ha avuto modo di celebrare uno scudetto vinto con cinque giornate di anticipo.

Come previsto il Napoli è rimasto nella notte a Udine e solo in giornata tornerà a casa. Ma i campioni d'Italia non sbarcheranno all'aeroporto di Capodichino. Il Napoli atterrerà all'aeroporto di Grazzanise, in provincia di Caserta. L'arrivo previsto è per le ore 15. Di sicuro ci saranno decine di migliaia di tifosi pronti ad acclamare Spalletti e i suoi calciatori, che da lì poi si trasferiranno a Castel Volturno.

Il presidente è rimasto a Napoli, dove ha assistito dal Maradona a quello che è stato il match Scudetto. Dopo la partita è stato intervistato anche dalla televisione americana e in quell'intervista: "Quando prevedo di vincere la Champions? Se l'UEFA non mi ferma, come ha fatto con l'arbitro negli ultimi due match, probabilmente il prossimo anno sarò capace di vincere la Champions League".

Il terzo scudetto è oramai realtà e anche a notte inoltrata non cessa la festa dei tifosi del Napoli che esulta per il tricolore conquistato con 5 giornate di anticipo. Sia per le vie di Napoli, città trasformatasi in un enorme stadio festante, sia nelle principali città italiane dove i tifosi partenopei si sono riversati con sciarpe e bandiere. Da Milano a Torino, immagini di un entusiasmo che è esploso dopo 33 anni di attesa.

Dopo aver pareggiato 1-1 alla Dacia Arena contro l'Udinese, il Napoli ha lasciato l'impianto friulano per ritornare in albergo, dove pernotterà e resterà fino a domani, venerdì 5 maggio. Per poi fare rientro nel pomeriggio a Napoli. Tantissimi i tifosi che hanno atteso e accolto la squadra partenopea, fresca del 3° scudetto della propria storia.

Scene di assoluta gioia al momento del fischio finale e diversi minuti più tardi, tra le vie di Napoli che festeggia il 3° scudetto. Conquistato lontanissimo, a Udine, ma seguito in diretta da centinaia di migliaia di tifosi sparsi per le vie della città che poi sono state prese d'assalto tra caroselli, cori, bandiere e sciarpe, in un tripudio infinito.

Entusiasmo incontenibile da parte dei tifosi che a Napoli hanno esultato a fine partita, per festeggiare lo scudetto 2023, il terzo nella storia del club. Per molti il primo, tanti giovanissimi, che stentano a credere a quanto si è riusciti a realizzare in una stagione perfetta. "Ce lo godiamo, per noi è il primo" dicono alcuni tifosi davanti alle telecamere di fanpage.it. "Sembra un sogno, forza Napoli!" urlano altri. Mentre i caroselli impazzano e la festa è solamente all'inizio.

Per lo scudetto del Napoli si è "scomodato" anche Silvio Berlusconi. L'ex presidente del Milan, attuale patron del Monza, malgrado le precarie condizioni di salute che lo affliggono in questi mesi,  non ha voluto far mancare il proprio affetto verso tutti i napoletani che in questo momento stanno vivendo un sogno ad occhi aperti: "Una città in festa, una città che se lo meritava, complimenti. Una città incredibile, i napoletani davvero se lo meritano e noi siamo tutti con loro. Evviva, evviva, evviva! E lo dico col cuore anche io che mi sono sempre considerato un napoletano nato a Milano. Forza #Napoli!"

Incontenibile anche la gioia di Luciano Spalletti che non riesce più a tenere l'entusiasmo sotto controllo e ai microfoni di DAZN nel post gara di Udinese-Napoli si è addirittura commosso, soffermandosi su quanto fatto: "A Napoli per vincere? Era obbligatorio. Qui sono passati grandi allenatori, chi ha visto giocare Maradona è stato abituato a qualcosa di grande. Mi è sempre stato chiesto di tenere il Napoli in Champions, ci siamo arrivati e sembrava non fosse abbastanza e questo non mi è piaciuto. Dedico questo scudetto alla squadra. Napoli, è per te!". E poi  l'emozione che travalica ogni confine quando ripensa alla famiglia e alla scomparsa di suo fratello Marcello, scomparso 4 anni fa.

Alle 22.37 è inizia la festa a Napoli: cori, fumogeni e fuochi d'artificio da Fuorigrotta al Vomero, passando per il Centro Storico ed il Lungomare. Il carosello di tifosi ha invaso le strade, una lunga onda azzurra sta attraversando tutta la città, in una euforia spontanea e genuina, per uno Scudetto che mancava da 33 anni all'ombra del Vesuvio.

Mentre il Napoli festeggia il terzo scudetto, arrivano tantissimi elogi e complimenti per la squadra di Spalletti che ha vinto meritatamente un campionato dominato da quasi inizio stagione senza rivali. Così, tra le prime avversarie ad applaudire tecnico e giocatori c'è la Juventus che, tra il serio e il faceto, ha pubblicato un tweet rivolto ai neo campioni d'Italia: "Visti i tanti complimenti ricevuti in questi anni non potevamo esimerci… Congratulazioni al @sscnapoli per la conquista del suo terzo scudetto!"

La festa contagia ovviamente anche i giocatori che negli spogliatoi della Dacia Arena hanno dato vita a balli, cori e festeggiamenti sfrenati. "Siamo noi, siamo noi, i Campioni dell'Italia siamo noi" si sente cantare da parte di capitan Di Lorenzo e i suoi compagni in un video twittato dalla lega Serie A che così elogia il Napoli, neo vincitore del Campionato 2023 con 5 giornate d'anticipo.

La reazione dei 54 mila tifosi che hanno vissuto la partita Udinese-Napoli dalle tribune del Maradona davanti ai maxi schermi è stata pazzesca al fischio finale del match. Scene di immensa e incontenibile gioia, tenuta dentro da 33 lunghissimi anni.

L'entusiasmo e la gioia per festeggiare lo scudetto ha vissuto purtroppo anche attimi di pura tensione con l'invasione ei tifosi del Napoli al 90′ subito dopo la fine di Udinese-Napoli 1-1. Una marea di persone hanno riempito il terreno di gioco e non sono mancati purtroppo scontri con la tifoseria avversaria. Momenti di pura tensione che sono durati diversi minuti, poi è tornata la calma ed è continuata la festa.

Mentre proseguono i festeggiamenti da Udine a Napoli per il 3° tricolore dei partenopei, è impressionante riascoltare quanto è accaduto al Maradona nel momento in cui Osimhen ha segnato la rete che è valsa il tricolore. Un boato assordante di gioia e di entusiasmo che ha ha fatto letterlamente esplodere l'ex San Paolo.

E' scudetto per il Napoli, il terzo ed è festa per tutto il popolo partenopeo. Adesso si attende solamente di sapere quando e dove atterrerà la squadra di rientro in città. Lo dovrebbe fare nel pomeriggio di domai venerdì 5 maggio, ma non c'è ancora conferma di orario e aeroporto. Scartato quasi sicuramente l'atterraggio a Copodichino per evitare assembramenti pericolosi dei tifosi.

Lo scudetto conquistato dal Napoli alla Dacia Arena ha fatto scattare il piano viabilità nella città di Napoli. un piano straordinario per permettere di festeggiare il tricolore senza creare difficoltà o problemi a livello di traffico: l'enorme area pedonale allestita con tempismo durerà praticamente fino a mattina e così anche confermato il prolungamento della presenza dei mezzi pubblici. La metro resta straordinariamente aperta fino alle 2 di notte per permettere il deflusso e gli spostamenti dei tifosi in festa.

Subito a caldo le parole del patron del Napoli, Aurelio de Laurentiis che ha rilasciato un paio di battute veraci sulla stagione straordinaria della squadra. Esaltando lo spirito di un'intera città che attendeva il tricolore da 33 anni: "Mi avete sempre chiesto: Vogliamo vincere. E abbiamo vinto…adesso tutti domenica allo stadio per la festa con la Fiorentina!"

Il presidente del Napoli è senza freni, la gioia enorme, il coronamento di un sogno ad occhi aperti: "E' il coronamento di un aspettativa di 33 anni. Abbiamo impiegato dieci anni per andare in Europa e l'abbiamo fatto, altri dieci anni per lo scudetto e l'abbiamo fatto in anticipo. Adesso ci manca di rinvicerlo, rivincerlo e rivincerli… e poi ci manca la Champions".

"Questa squadra si era appesantita di responsabilità e ci voleva una manciata di aria nuova" ha continuato de Laurentiis rivolgendosi al popolo partenopeo: "Come gruppo e senza individualità che remassero come un freno"

Incontenibile gioia dei tifosi del Napoli che invadono il campo della Dacia Arena festeggiando lo scudetto. Scene di incredibile esultanza dei tantissimi sostenitori azzurri che hanno seguito la squadra in Friuli.

E' finita alla Dacia Arena: il Napoli pareggia 1-1 ed è campione d'Italia per la terza volta nella sua storia. L'ultimo tricolore, 33 anni fa con Maradona

I tifosi del Napoli presenti alla Dacia Arena sono oramai incontenibili: cori e applausi per tutti. Con il punteggio di 1-1 che significa Scudetto matematico a cinque giornate dalla conclusione del campionato.

Tutta Napoli attende con trepidazione il fischio finale di Udine che assicurerebbe, in caso di pareggio, lo scudetto matematicamente alla squadra azzurra. Via Toledo, piazza Trieste e Trento, piazzale Tecchio davanti allo stadio Maradona, ma anche il murale dedicato a "D10s" ai Quartieri Spagnoli strapieni di persone che con smartphone o attraverso schermi messi a disposizione da bar e pub stanno guardando la partita.

Allo stadio 10 maxi-schermi e migliaia di persone a guardare il match. Per ora nessun problema di ordine pubblico, vige un blocco stradale controllato dalle forze dell'ordine in una vasta zona del territorio napoletano.

Passano i minuti, Spalletti chiede calma e tranquillità ai propri giocatori, ma la gara si è rimessa sui binari del Napoli che ha preso fiducia dopo il gol e sta gestendo al meglio il match mentre i tifosi presenti alla Dacia Arena hanno oramai rotto ogni indugio iniziando cori e festeggiamenti

Partita che si è accesa alla Dacia Arena con un Napoli indemoniato dopo il gol del pareggio di Osimhen che vale al momento lo scudetto. L'attaccante trova ancora il gol ma l'azione era stata fermata per un gioco pericoloso precedente di Elmas. Quindi risultato ancora fermo sull'1-1 tra Udinese e Napoli